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33 metri di tecnologia e comfort per il Solaris 111 CeFeA

“Il via al progetto nel 2018 quando l’armatore di un Solaris 72 disse al cantiere che voleva salire di categoria”, racconta Lorenzo  Mascarucci, product manager di Performance Boats, la divisione superyacht di Solaris Yachts.

A luglio 2021 il varo di un nuovo Solaris Yachts di 33 metri. Sono le due date del Solaris 111, sceso in mare col nome di CeFeA, mentre quello dell’armatore che voleva salire di dimensioni è Marc Giorgetti, manager lussemburghese oggi alla guida di Solaris Group che racchiude quattro brand: Solaris, Solaris Power, Performance Boats e CNB. Lungo fuori tutto 33,77 metri per un baglio di 7,90 metri il Solaris 111- CeFeA è l’ammiraglia di Solaris Yachts, ma anche il primo modello di una linea composta di un 99 piedi e un 130 piedi e porta la firma di un progettista profondamente legato alla storia del cantiere italiano.

Le linee sono infatti di Javier Soto Acebal, progettista per altro ben conosciuto da Giorgetti che, come sua seconda imbarcazione aveva appunto avuto un Solaris 72 disegnato proprio dalle yacht designer argentino. “Il briefing dell’armatore”, prosegue Mascarucci, “era stato molto chiaro. La barca doveva avere grandi spazi abitabili all’esterno e all’interno. Essere marina e comoda. Un raffinato blue water cruiser”. Indicazioni chiare anche per il layout generale. “La richiesta era in pratica di un’imbarcazione flush deck, ma con la sala macchina ben accessibile, sotto il salone. Poi l’armatoriale a poppa e un’organizzazione interna con spazi definiti e separati per ospiti ed equipaggio”.

Per rispondere a queste richieste, mantenendo però netti i richiami a quella che Mascarucci definisce “la storia di Solaris”, Performance Boats, oltre che sull’esperienza di Soto Acebal  e sul proprio team, ha potuto contare su Carlo Torre e il suo Monaco Yacht Temptation a cui si devono project management e design generale.  

Costruzione in carbonio prepreg con processo Sprint, anima in Corecell da 45 mm (“Assicura la migliore coibentazione e isolamento dai rumori”), post cure a 90°C, dislocamento di 78 tonnellate con 28 tra chiglia a bulbo, lifiting keel (da 3,90 metri a 6,05 metri), albero Southern Spars di 43,6 metri, Magic Trim by Cariboni e Harken in coperta. A questa costruzione, impostazione e attrezzatura ricercate si abbina un piano velico che, in andatura di bolina, è di 645 metri quadrati con fiocco avvolgibile e auto virante, mentre il gennaker di 911 mq porta il piano velico complessivo a 1.556 metri quadrati.

Questi i principali dati del profilo tecnico del Solaris 111- CeFeA che però, come sottolinea Mascarucci, nel suo layout esterno si distingue nettamente nell’attuale panorama dei grandi yacht. 

“Solitamente nelle imbarcazioni Raised Saloon, ma con sala macchine sotto il salone, la tuga ha un andamento a salire verso poppa. Con Soto Acebal e Monaco Yacht Temptation abbiamo lavorato molto e, nonostante più di due metri di altezza nel salone (2,10 metri, ndr) e un’ottima altezza in sala macchine (1,65 m, ndr) siamo riusciti a disegnare una tuga bassa ma molto, molto equilibrata e luminosa”. 

Ma, tornando ai dati tecnici, manca un numero. Quello dei metri quadrati di superficie calpestabile degli interni che si aggiungono agli spazi in coperta: il pozzetto ospiti e la terrazza privata di poppa.

“Gli interni si sviluppano su 167 metri quadrati. Una serie di ambienti declinati in diversi materiali. Dal noce canaletto, alla pelle, ai tessuti, all’alcantara. Interni c’è stato un grande lavoro di ottimizzazione degli impianti per non rubare spazio da vivere comodamente e dove dal design, all’organizzazione degli ambienti, alle finiture dei materiali, alle venature delle essenze dall’andamento mai scontato, abbiamo voluto dimostrare che, quanto a ricercatezza e comfort, un grande yacht a vela non ha nulla a che invidiare a uno yacht a motore”.  

Gli interni del Solaris 111- CeFeA si svolgono, nella loro organizzazione e nel loro design, in maniera lineare e ricercata abbinando abitabilità e comfort. A poppa, la suite armatoriale di 8 metri per 5 di larghezza, è dotata di doppio bagno, zona soggiorno e zona studio con la grande vetrata che dà accesso alla terrazza. Sempre a poppa del living illuminato dalle finestrature della tuga e che comprende anche una play room, si trovano poi due cabine doppie per gli ospiti mentre tutta la sezione di prua è riservata alla zona servizi e quella dell’equipaggio. 

 “Abbiamo voluto realizzare” conclude Lorenzo Mascarucci, “non qualcosa di diverso da ciò che già esiste, ma qualcosa in più”. Il nuovo Solaris 111- CeFeA vuole infatti essere una proposta alternativa, anche per chi vuole passare dal motore al fascino della vela. Tutto questo all’interno dei valori e delle qualità, dal comportamento in mare alla sicurezza, dalla comodità al massimo easy sailing, che dal 1974 distinguono tutti i Solaris Yachts di ogni dimensione. Anche nei 33 metri di CeFeA.

Emilio Martinelli

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