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Alessia Zecchini e Seiko, una coppia a caccia di record

Tre minuti e 38 secondi. È il tempo che ha impiegato Alessia Zecchini per scendere fino a 109 metri di profondità e stabilire così il nuovo primato mondiale di apnea con due pinne in assetto costante. Teatro di questa impresa straordinaria sono state le acque di Moalboal, nelle Filippine.  (Qui tutti i nostri post su Seiko).

Alessia Zecchini
©Antinori

Un record che nasce da una delusione

Qui l’atleta romana il 29 marzo ha scritto una pagina destinata a rimanere scolpita nella storia di questa disciplina. E pensare che tutto era iniziato da una delusione cocente. “Inseguivo questo record dallo scorso anno” racconta Alessia Zecchini “Mi ero preparata per battere questo record. Ma sono arrivata a Kas, in Turchia, dove si svolgevano le gare, troppo stanca e l’obiettivo è sfumato. Forte di quell’esperienza quest’anno ho deciso di cambiare impostazione e arrivare più riposata e, soprattutto, con l’intenzione di godermi ogni istante del tuffo”. Una dedizione scandita da diversi momenti importanti. Già due giorni prima di stabilire il nuovo record, l’apneista romana era riuscita a battere il primato toccando i -107 metri. Era il 27 marzo e in quell’occasione Alessia Zecchini scrisse sul suo profilo IG: “Oggi ho realizzato il tuffo che ho sempre sognato. Mi sono abbandonata al mare, senza ansie e preoccupazioni, senza pensare al passato. Godendomi e amando ogni istante come mai prima d’ora”. Appena 48 ore dopo il nuovo straordinario record accompagnato da tre parole: felicità, gratitudine e libertà

Alessia Zecchini
©Antinori

Alessia Zecchini: un palmares da record

A oggi ha collezionato 17 medaglie d’oro in sei discipline diverse. Non basta. A queste si aggiungono altre 33 medaglie e ben 36 record mondiali. Il curriculum di Alessia Zecchini, classe 92, la dice lunga sul rapporto che ha con il mare. Da quest’anno, inoltre, l’apneista azzurra ha aggiunto un ulteriore tassello a questo legame diventando friend of the brand di Seiko. “Sono lusingata di essere parte della famiglia Seiko” commenta Alessia Zecchini. “Un incontro che valorizza la passione per la profondità legata alla ricerca della performance. È affascinante pensare che sia stata la Manifattura Seiko a realizzare il primo orologio subacqueo giapponese, nel 1965, ed è un onore indossare modelli che sono il frutto di un lavoro volto a migliorare costantemente le tecnologie degli orologi diver. Con Seiko al mio polso mi sento stimolata a mettermi ulteriormente alla prova nel raggiungere traguardi sempre più sfidanti”, aggiunge Alessia Zecchini. 

Alessia Zecchini
The Seiko Prospex Save the Ocean is the modern version of the 62Mas. It’s a limited edition

Una carriera cominciata a dieci anni

Una storia avvincente la sua, cominciata a 10 anni in piscina quando ha iniziato a frequentare i corsi di nuoto. Un battesimo con l’acqua che le ha lasciato un segno profondo. Sì, perché da qual momento non ne ha potuto più fare a meno. L’anno successivo ha scoperto le emozioni che si provano in apnea raggiungendo i 25 metri di profondità. Uno sport quest’ultimo che è diventato ben presto anche la sua vita. E così ai primi 25 metri se ne sono aggiunti altri ancora. Alessia Zecchini ha scalato gli abissi arrivando a toccare quote sempre più vertiginose. Nel 2013 ai mondiali di Kazan ha ottenuto il suo primo record di profondità raggiungendo gli 81 metri di profondità che diventano 93 in apnea in assetto costante con monopinna a Ischia nel 2016. L’anno successivo supera il muro dei 100 metri. Accade l’anno successivo alle Bahamas. Qui a Long Island partecipando al Vertical Blue trova la forza per scendere fino a 104 metri sotto il mare. È un record dalla vita breve però. Nel 2018 Alessia Zecchini tocca quota -105 metri e poi, ancora, -107 metri al Nirvana Oceanquest Freediving Competition. Il resto è storia di questi giorni scanditi da altri primati che l’apneista ha stabilito non più tardi di un anno fa a Long Island dove ha collezionato altri tre record mondiali: – 74 metri in assetto costante senza attrezzi; – 101 metri in immersione libera; e quello che fa più scalpore -115 metri in assetto costante con monopinna. Ma limitare il ragionamento solo sul piano agonistico è riduttivo, almeno nel caso di Alessia Zecchini. L’apnea è solo un mezzo per vivere in maniera piena e assoluta il rapporto con il mare. È una filosofia di vita, come l’atleta romana ci racconta in questa intervista.

Alessia Zecchini
The Seiko Prospex Save the Ocean is the modern version of the 62Mas. It’s a limited edition

Quando ha capito che l’apnea avrebbe occupato un ruolo importante nella sua vita?
Ho iniziato ad approfondire la conoscenza con questo sport all’età di 13 anni quando per la prima volta ho avuto la possibilità d’iscrivermi a un corso di apnea. In terza media scrissi un tema nel quale già dichiaravo che l’apnea era il sogno della mia vita e che sarei diventata famosa in questa disciplina. Ho dovuto però aspettare i 18 anni per poter iniziare a fare le gare a livello agonistico. Ricordo che sono stati quattro lunghi anni di attesa.  

C’è un campione, un atleta, o una figura in particolare in questo sport alla quale s’ispira o che ha alimentato i suoi sogni?
Il mio modello di riferimento era sicuramente Natalia Molchanova è stata l’apneista più forte di sempre. Deteneva i record in tutte le discipline.

Alessia Zecchini
The Seiko Prospex Save the Ocean is the modern version of the 62Mas. It’s a limited edition

Tra tutte le medaglie vinte e i record conquistati ce n’è uno al quale si sente maggiormente legata? 
Il ricordo più bello restano le due medaglie d’argento ai campionati italiani. All’epoca avevo appena compiuto 18 anni. Si trattò della mia prima vera vittoria importante in questo sport. È stata la miglior gratifica ai quattro anni di attesa prima che potessi partecipare a una gara. Finalmente il sogno divenne realtà. 

Oggi le medaglie collezionate sono in totale 35. Di queste ben 17 sono d’oro senza contare i bronzi e gli argenti. Ma dal suo punto di vista cosa regale più soddisfazioni tra vincere una medaglia e conquistare un nuovo record?
Non saprei davvero cosa scegliere. Entrambe regalano soddisfazioni e gioie uniche. In un mondiale corri anche per la tua nazione e, ogni vittoria, ha sempre un sapore speceiale. Ti rende orgogliosa. Stabilire un record vuol dire mettere alla prova i tuoi i limiti e capire fin dove puoi arrivare. 

Tra tutti i record che ha stabiliti quali sono quelli ancora imbattuti?
I 101 metri raggiunti nella disciplina free immersion (ovvero utilizzando solo le braccia ndr) e i 74 metri a rana. 

Alessia Zecchini
The Seiko Prospex GMT and 72-hour power reserve

Come cambia la percezione del tempo durante un’immersione?
Tutto rallenta. Si dilata. È come entrare in una nuova dimensione spazio-temporale. Sebbene la durata massima, tra la discesa e la risalita, non superi mai una manciata di minuti hai la sensazione che sia passata un’eternità. Certo lo sforzo è mantenere sempre alto il livello di concentrazione ma l’apnea è un modo anche per conoscere sé stessi, ascoltarsi e gestire le emozioni al meglio.  

L’apnea è una disciplina che assomiglia per certi versi all’alpinismo. Come c’è da scalare una montagna per raggiungere la vetta e poi ridiscendere, anche in un’immersione ci sono due momenti, la discesa e la risalita. A suo avviso quali tra questi due è il più impegnativo?
A livello fisico e muscolare sicuramente la seconda fase. La discesa solo nel primo tratto implica uno sforzo fisico poi, raggiunti i 40 metri, ci si lascia cadere nel vuoto stando molto attenti a compensare con le orecchie. 

Da un’attesa all’altra. Le Olimpiadi di Los Angeles nel 2028 dovrebbero celebrare il debutto dell’apnea tra le discipline olimpiche. Un altro sogno che si avvera?
Lo spero molto. Partecipare alle Olimpiadi è il sogno di ogni atleta e anche il mio. Speriamo si avveri anche questo.

Alessia

Qual è il mare più bello o quello che le ha regalato le emozioni più forti?
Sicuramente immergermi nel Mar Rosso e alle Maldive è stata un’esperienza davvero unica a livello emotivo. Osservare la bellezza, la varietà e i colori della vita che si cela sotto la sua superficie mi regala sensazioni difficili da descrivere. Il mare per me è tutto. 

Matteo Zaccagnino

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