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Art Explorer: Frédéric Jousset l’uomo che porta l’arte sul mare

Riva dei Sette Martiri, la riva monumentale di Venezia, pochi minuti a piedi da Piazza San Marco. È qui che durante la 60a Biennale Arte ha ormeggiato il primo e più grande catamarano-museo itinerante al mondo. A bordo di  Arte Explorer, questo il nome del cat lungo 47 metri e largo 18, Frédéric Jousset, l’uomo che l’ha immaginato e voluto racconta come l’idea gli sia venuta durante una crociera in Mediterraneo. “Ricordo che eravamo al largo di Lipari, a nord della Sicilia. Una notte stellata. Amo le barche e adoro il mondo dell’arte. Mi son chiesto: esite un modo per unire la due cose?”.  

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Art Explorer, il catamarano-museo di 47 metri di Frédéric Jousset (nella foto di apertura © Giovanni Malgarini /Top Yacht Design a bordo di Art Explorer) ormeggiato alla Riva dei Sette Martiri di Venezia durante la 60a Biennale Arte. 

Art Explorer and Frederic Jousset

Francese, 54 anni appena compiuti, Frédéric Jousset, studi alla Ėcole des Hautes Ėtude Commerciales di Parigi, una brillante carriera di manager poi, nel 2000, con il collega Olivier Duha, crea Webhelp, che definisce “Il primo motore di ricerca assistito dall’uomo”. Questa società specializzata nella esternalizzazione di consulenze vive una crescita vertiginosa e nel 2020 i due fondatori decidono di vendere Webhelp a Concentrix, altro operatore di servizi IT, per 4,8 miliardi di dollari. Jousset resta nella nuova company e si dedica ancora di più alla sua passione per l’arte. Una passione antica che nel 2005 lo aveva portato a fare una donazione al Museo del Louvre di un milione di euro. Un gesto che aveva sorpreso la direzione del più importante museo di Francia venendo da un manager poco più che trentenne. “Ho cominciato finanziando programmi hors de murs, fuori dalle mura, dedicati alle persone che fisicamente non potevano andare al Museo, perché malate, perché in ospedale o in prigione. In qualche modo una prosecuzione dell’attività di Webhelp”. 

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Frédéric Jousset a bordo di Art Explorer. Photo © Giovanni Malgarini /Top Yacht Design.

Portare l’arte e la cultura a quante più persone possibile

Il mio obiettivo è portare l’arte e la cultura a quante più persone possibile” spiega Jousset che nel 2019 con questo obiettivo crea la fondazione Art Explora che dà il via a una serie di iniziative: dalla Art Explora Academy, una piattaforma online in collaborazione con l’Università della Sorbona, al Mumo, un camion carico di opere d’arte che gira la Francia, alle iniziative mirate per bambini affetti di handicap ricoverati in ospedali, a quella per gli ospiti di residenze per anziani. 

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L’Hangar Y di Meudon (Parigi) trasformato in centro culturale da Art Explora. Photo © HL_ERICHARD.

E ancora al recupero di Hangar Y, un hangar per dirigibili costruito nel 1878 alle porte di Parigi che viene trasformato in centro culturale, alle  due residenze per artisti a Parigi e Tirana. Ma non solo perché Jousset nel corso degli anni contribuisce all’acquisizione da parte di musei francesi di importanti opere d’arte, diventa editore della rivista Beaux Art e  per la sua filantropia viene nominato “grande mecenate”, quindi amministratore del Museo del Louvre e insignito della Legion d’Onore. Infine, al largo dell’isola di Lipari: “Una vera e propria rivelazione”.  

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Frédéric Jousset all’Hangar Y. Photo © davidatlanphoto.

Art Explorer, una barca-museo

Quando guardi la mappa del mondo, vedi che il 60% della popolazione mondiale vive a ridosso della costa. A meno di un’ora di strada. Se guardi l’Europa moltissime grandi città  sono sulle coste. Mi son detto: il mare attira la gente, e se vado in porto, già così entro in contatto  con molte persone. La seconda cosa che mi ha fatto riflettere è che la gente è affascinata dalle grandi barche. Fanno sognare. E mi sono detto: posso portare l’arte via mare a bordo di una grande barca? È nata così la riflessione alla base del Festival Art Explora e della barca-museo Art Explorer”. 

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La presentazione del progetto del catamarano-museo Art Explorer e del Festival Art Explora all’Expo di Dubai 2020.

Una barca” prosegue Jousset che al timone di un TF35, un cat foiling, ha vinto la Mirabaud Bol d’Or sul lago di Ginevra e che da velista ha pure compiuto la traversata dell’Atlantico su un maxi-tri Ultim di 32 metri, oltre a essere un appassionato alpinista con pure la vetta dell’Everest e gentleman driver nei GP Open “che doveva essere grande, stabile, con pescaggio ridotto e tanto spazio: un catamarano che potesse entrare in tutti i porti. Che potesse accogliere nel suo spazio espositivo molta gente. Così, assieme a quella della barca-museo è nata l’idea di spazi espostivi a terra, in banchina, davanti alla barca. L’idea del Festival Art Explora con la barca-museo e i padiglioni a terra”.

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Il TF35 Art Explora con Frédéric Jousset al timone vincitore al Mirabaud Bol d’Or 2022. Photo © Loris von Siebenthal.

Art Explorer e Perini Navi

Per realizzare il suo progetto Frédéric Jousset si rivolge ai più grandi progettisti. “Alla fine abbiamo scelto Axel de Beaufort e Guillaume Verdier. Axel de Beaufort, che è anche un architetto di interni, è quello che ha avuto l’approccio più integrato e compiuto per una barca che fosse al tempo stesso uno yacht da crociera e un museo. Una barca-museo sulla quale volevamo portare 2000 persone al giorno. Molte grandi firme avevano avuto difficoltà a comprenderlo. Guillaume Verdier invece ha disegnato scafi molto sottili e una barca molto efficiente e performante”.

Il catamarano-museo Art Explorer subito dopo il varo dal cantiere Perini Navi.

Per la costruzione” prosegue Jousset “volevo un cantiere in Europa e in Mediterraneo visto che il primo evento si sarebbe svolto in Mediterraneo. Ho scelto The Italian Sea Group e quando hanno acquistato Perini Navi ho subito accettato la proposta che il catamarano fosse la costruzione che segnasse la rinascita di quel cantiere. Per me  Perini Navi è il massimo.”

Il ponte di poppa e la grande tuga che diventa lo spazio espositivo di Art Explorer che Frédéric Jousset userà anche come suo yacht privato. Photo © Benoit Linero.

Il contratto di costruzione viene firmato nel 2020. Il 6 settembre 2023 Art Explorer scende in mare. “Un poco più pesante del previsto per via di tutte le attrezzature del museo che abbiamo messo a bordo ma 15 tonnellate su 315 non sono importanti. A bordo i volumi sono pazzeschi. La qualità delle finiture inarrivabile. Per me sublime. E in navigazione è incredibile”.

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Il ponte di prua di Art Explora. Photo © Benoit Linero.

Arte Explorer ha cominciato il suo primo tour di due anni facendo tappa a Malta per poi trasferirsi a Venezia per la 60a Biennale dove il pubblico ha potuto conoscere da vicino artisti come Laure Prouvost che ha decorato le vele di Art Explorer, Michelangelo Pistoletto, con la sua installazione Love Difference – Mar Mediterraneo, e quella di Akram Zaatari, anche questa dedicata al Mediterraneo, o vivere l’esperienza sonora realizzata dal centro IRCAM del Centre Pompidou di Parigi. Oltre che partecipare a una serie di concerti, performance e incontri con artisti presenti alla Biennale Arte. 

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Il pubblico davanti ai megaschermi all’interno della barca-museo Art Explorer. Photo © Benoit Linero.

Dopo Malta e Venezia la prossima tappa del viaggio culturale del Festival Art Explora con il cat-museo Art Explorer, sarà Marsiglia. Dal 6 al 18 giugno al Vieux Port Frédéric Jousset proseguirà nel suo progetto che per il 2024 ha come ultima tappa, a novembre, il porto spagnolo di Malaga. 

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Frédéric Jousset a Venezia a bordo di Art Explorer. Dietro di lui le vele realizzate dall’artista francese Laure Prouvost. Photo © Giovanni Malgarini /Top Yacht Design.

Sarei felice e orgoglioso” conclude Frédéric Jousset “che Art Explora e Art Explorer fossero riconosciuti come uno strumento molto efficace per attirare centinaia di migliaia di persone a vivere un’esperienza culturale trasformativa che li spinga a voler continuare la loro formazione, a coltivare il loro desiderio di scoprire altri luoghi della cultura, altri musei, altre opere, altri teatri. Che, una volta che Art Explorer avrà lasciato un porto, le persone che saranno salite a bordo, continuino nel loro desiderio di conoscere e scoprire la cultura”.

Emilio Martinelli

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