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È firmata Audemars Piguet l’installazione Lunar Ensemble for Uprising Seas

Con Audemars Piguet, l’arte incontra il mare. È il tratto distintivo e la chiave di lettura di Lunar Ensemble for Uprising Seas. Commissionata da TBA21–Academy e Audemars Piguet Contemporary, questa installazione occupa la scena a Venezia all’interno della storica chiesa sconsacrata di San Lorenzo. (Qui tutti i nostri post su Audemars Piguet).

Audemars Piguet

Audemars Piguet e il mondo dell’arte

Con questa iniziativa la casa di Le Brassus rinsalda ulteriormente il legame con il mondo dell’arte. Un ambito questo nel quale la casa orologiera è protagonista da diverso tempo soprattutto in qualità di partner al fianco di Art Basel, la più importante rassegna di settore, che si tiene ogni anno a Basilea, Miami, Singapore e, a partire dal 2022, anche a Parigi.

Ma l’impegno della maison elvetica abbraccia una visione più ampia che va ben oltre la logica di abbinare il proprio nome a una fiera dedicata al mondo dell’arte. Con Audemars Piguet Contemporary, infatti, svolge un ruolo attivo e si pone l’obiettivo di commissionaread artisti internazionali la creazione di opere d’arte contemporanee, promuovendo una community globale di creatori e permettendo agli artisti stessi di esplorare nuovi territori nelle loro pratiche creative. 

Opere di Petrit Halilaj e Álvaro Urbano

Un percorso che, nel caso di Petrit Halilaj e Álvaro Urbano si è concretizzato con 

30 grandi sculture di creature ibride acquatiche, terrestri e aeree, collocate sotto una luna a forma di uovo che sembra avere la stessa materialità delle pareti della chiesa sconsacrata.  L’installazione si ispira a una canzone popolare in Spagna intitolata Ay mi pescadito, in cui i giovani pesci vanno a scuola in fondo al mare per studiare forme di sopravvivenza e di appartenenza. Gli artisti hanno creato un’installazione che esplora la coesione, la resistenza o la disarmonia tra specie diverse o tra organismi viventi e oggetti. 

Petrit-Halilaj-Alvaro-Urbano

Sculture irreali che si trasformano in strumenti musicali

Le sculture variano per dimensioni e forma, e nessuna creatura è realistica. Tutte sono in uno stato di evoluzione con un mix di caratteristiche per sopravvivere sott’acqua, sulla terraferma e in cielo. Il rivestimento metallico delle sculture riflette la luce del sole sulle pareti, sui soffitti e sui pavimenti della chiesa, modificando la percezione dello spazio nel corso della giornata. Ogni scultura si trasforma in strumento musicale, producendo suoni grazie a carillon e ad altre tecniche artigianali, ma solo l’interazione umana fa sì che prenda vita attraverso il suono.

The Artists’ studio

Insieme, cercano di creare una “melodia” ispirata alla canzone Ay mi pescadito e ai rumori sottomarini, che non si armonizzano facilmente.  La difficoltà di ottenere una melodia perfetta rispecchia la complessità di creare una perfetta sincronia nel mondo materiale. “L’opera confonde il nostro senso binario del mondo. Una luna a forma di uovo, creature acquatiche che diventano terrestri e aeree, un’orchestra che suona una sinfonia che emerge dalle acque e si sincronizza con i cicli lunari: queste e altre storie guidano la nostra mostra all’Ocean Space.

L’installazione riprende una canzone per bambini, in cui i giovani pesci vanno a scuola in fondo al mare per studiare forme di resistenza”, sottolineano i due artisti. La mostra sarà animata da performance musicali e alle quali si aggiunge la presenza di performer il cui contributo dà un valore aggiunto all’esperienza espositiva.  

Chiesa di San Lorenzo, Foto Enrico Fiorese

Audemars Piguet e gli Oceani

“È stato un vero piacere accompagnare lo sviluppo di questa nuova installazione, Lunar Ensemble for Uprising Seas, concepita congiuntamente da Petrit Halilaj & Álvaro Urbano con il supporto del loro studio di Berlino, nonché collaborare con il team curatoriale di Audemars Piguet Contemporary. Dall’Oceano possiamo imparare che le relazioni tra gli esseri viventi e gli ecosistemi sono plurali, fluide e in costante cambiamento. 

Entrare in sintonia con questo movimento è essenziale per immaginare e costruire futuri alternativi. Gli artisti ci invitano a sincronizzare le nostre azioni per praticare nuove forme di unione” aggiunge Barbara Casavecchia, curatrice di Thus waves come in pairs presso TBA21–Academy. Mare, arte e mondo del tempo. A guardare bene sono tre elementi alla che hanno dato un grande impulso alla visione orologiera di Audemars Piguet. 

Audemars Piguet Royal Oak: 150 anni di successo

Basti pensare che lo scorso anno si sono celebrati i 50 anni del Royal Oak. Considerato una vera e propria icona dell’orologeria questo segnatempo nasce dall’estro di Gérald Genta. Tratto distintivo è la lunetta ottagonale fissata con otto viti esagonali sulla cassa s’ispira, e qui sta l’intuizione geniale e la capacità di osservazione di Genta, al casco usato dai palombari per scendere sott’acqua. 

In the artists’ studio

Quest’anno tocca invece al Royal Oak Offshore celebrare un importante anniversario. L’iconica collezione è giunta al traguardo dei 30 anni. E anche in questo caso il mare ha avuto la sua parte, a iniziare proprio dalla parola offshore che evoca il mondo delle regate d’altura. Lanciato per la prima volta nel 1993 questo segnatempo, grazie soprattutto alle grandi dimensioni, ha impiegato poco tempo per diventare un punto di riferimento conquistando l’attenzione di una nuova generazione di appassionati di orologeria. Ma di questo ne parleremo, in maniera più approfondita, prossimamente. 

Matteo Zaccagnino

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