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Casa Sanlorenzo apre a Venezia

L “inaugurazione di Casa Sanlorenzo, un ambizioso progetto di Sanlorenzo Arts, non è stata una semplice apertura, ma un vero e proprio manifesto della visione che sta guidando il futuro del cantiere. Abbiamo incontrato Massimo Perotti, Presidente Esecutivo di Sanlorenzo, e Piero Lissoni, Direttore Artistico di Sanlorenzo e mente del restauro dell” edificio, per approfondire la conoscenza di questa nuova realtà. Un luogo in cui arte, design e tecnologia si fondono, con un occhio sempre attento alla sostenibilità.

Massimo Perotti: oltre gli yacht, un ecosistema di valori

Il nostro obiettivo con Casa Sanlorenzo è quello di offrire un punto di riferimento per le iniziative legate al mondo di Sanlorenzo Arts, un’entità concepita con l’obiettivo di celebrare e sostenere il connubio tra arte, design e cultura, dove l’innovazione e la creatività possono fiorire senza limiti“, ha esordito Massimo Perotti, delineando subito la portata del progetto. È chiaro che l’ambizione va ben oltre la realizzazione di prodotti eccellenti: si tratta di creare un “legame emotivo più profondo con i nostri clienti, un senso di appartenenza a una famiglia“. Casa Sanlorenzo, infatti, è stata progettata come “un luogo in cui i clienti possono vivere un’esperienza immersiva nel mondo del marchio; non è uno showroom“.

Perotti ci ha poi portato nel cuore della rivoluzione tecnologica di Sanlorenzo, scegliendo per l “occasione, vista l” inaugurazione della Venice Climate Week, di portare a Venezia il superyacht 50Steel Almax e il suo innovativo sistema di celle a combustibile Siemens. “La cella a combustibile è una cella a combustione che produce elettricità utilizzando idrogeno e ossigeno”, ha spiegato, ricordando come questa tecnologia fosse già utilizzata nei sottomarini militari 25 anni fa. Ma trasportare idrogeno puro su uno yacht di 50 metri sarebbe stato “quasi impossibile”, viste le implicazioni in termini di sicurezza e di costi.

La soluzione, ha rivelato Perotti, è il metanolo: “Qual è stata l “invenzione? Il metanolo. Poiché il metanolo è un elemento che trasporta l” idrogeno con il vantaggio di poter essere conservato a temperatura e pressione ambiente. Il processo è ingegnoso: “Prendendo la CO2 dall’aria, prendendo l’idrogeno e con molte fonti di energia che ovviamente devono essere sostenibili, si crea metanolo verde“. Il metanolo viene trasportato in modo sicuro, come il gasolio, e un macchinario Siemens a bordo lo “riforma”, rilasciando CO2 nell’aria, ma la stessa CO2 che è stata inizialmente prelevata. “Quindi non stiamo parlando di emissioni zero, ma di una compensazione al 100%“.

L “impegno di Sanlorenzo per la sostenibilità è chiaro, con l” iniziativa “Road to 2030” lanciata nel 2021 con partner di livello mondiale come Siemens, Volvo, MTU e Caterpillar. “Il secondo passo sarà quello dei motori bifuel, metanolo e diesel, che installeremo su uno yacht di 50 metri nel 2027”, ha rivelato Perotti, sottolineando il ruolo pionieristico di Sanlorenzo.

Piero Lissoni: l’architettura come “macchina da esposizione”

Il restauro di Casa Sanlorenzo è stato affidato alla visione di Piero Lissoni, direttore artistico di Sanlorenzo, che ha trasformato una villa degli anni “40 in un museo, una vera e propria ‘macchina per esporre’. ‘Non c’ era l ‘intenzione, per così dire, di salvare una casa veneziana che non esisteva’, ha spiegato Lissoni, riferendosi all” edificio come a una “pietra grezza non levigata” che è stata valorizzata.

Lissoni ha sottolineato le sfide uniche del lavoro a Venezia, ma soprattutto l “impegno per il “bilancio zero” nel consumo energetico e nella gestione dell” acqua. “Questo è un edificio a bilancio zero in termini di consumo energetico, quindi le finestre, i vetri, il modo in cui abbiamo realizzato i soffitti e i pavimenti, il modo in cui utilizziamo l “energia e la rimandiamo indietro“, ha spiegato Lissoni. Anche la depurazione dell” acqua è stata progettata in modo meticoloso: ” L’acqua che uscirà dalle nostre vasche di decantazione sarà patologicamente impeccabile. Non sto dicendo che si può bere, ma quasi .”

Un elemento iconico del progetto è la scala di vetro, “tecnicamente avanzata e trasparente”, che Lissoni voleva fosse “una creatura di vetro, come se fosse un vaso di vetro rotto”. E poi c “è il ponte, anch” esso progettato da Lissoni, che non è solo un passaggio fisico, ma un “ponte culturale, un ponte ideale”, che collega “mondi diversi: arte, architettura, design, tecnologia, ricerca, poesia”.

Arte, cultura e responsabilità sociale: Il futuro di Sanlorenzo

Casa Sanlorenzo è molto più di uno spazio espositivo. È un “polo creativo e culturale, una fucina di idee, non solo un luogo commerciale”, che ospiterà eventi, mostre d “arte e incontri comunitari. Durante la Settimana del Clima di Venezia ha ospitato i ‘Sanlorenzo Talks’, una serie di incontri dedicati alla transizione ecologica e all” innovazione sostenibile.

Perotti ha sottolineato la responsabilità sociale dell’industria nautica: “L’industria della nautica da diporto è una piccola parte, considerata lo 0,2% dell’inquinamento navale“, ma “da un punto di vista sociale, è meno accettabile” inquinare per piacere che per necessità come un ospedale. Per questo motivo, “dovremmo fare questo sforzo prima di chiunque altro“.

La casa ospiterà la collezione d’arte contemporanea Sanlorenzo Arts, con opere di artisti internazionali e italiani, alcune delle quali sono state riportate in Italia per l’occasione. Perotti ha espresso il desiderio che queste opere vengano “viste e non tenute in una casa dove solo pochi amici intimi vengono a cena“. Per questo motivo, Casa Sanlorenzo sarà aperta al pubblico, con orari di visita giornalieri, per farne un punto di riferimento culturale a Venezia. La speranza, come ha detto Perotti, è che “Venezia ci aiuti a portare a casa San Lorenzo più facilmente, insieme alle persone con cui possiamo creare e avere idee”. Un luogo dove “l’imprenditore deve restituire“, un veicolo per la Fondazione Sanlorenzo e per lo sviluppo di nuove idee.

Con Casa Sanlorenzo, Sanlorenzo non solo rafforza la sua posizione di leader nel segmento del lusso, ma ridefinisce l’interazione con il cliente, creando un’esperienza che va oltre il prodotto, abbracciando l’arte, la cultura e un profondo impegno per un futuro più sostenibile.

Giacomo Barbaro

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