Cento. È il numero degli anni trascorsi da quel 1924 quando per la prima volta uscì sul mercato un orologio con il marchio Citizen Una cifra tonda per una realtà, quella giapponese, che con le sue innovazioni ha avuto il merito di scrivere pagine importanti nell’industria delle lancette.
Una tappa importante di un viaggio, o meglio di una visione, iniziata nel 1918, anno di fondazione dell’azienda, e proseguita sei anni dopo con l’arrivo sulla scena del primo orologio, un modello da tasca per l’esattezza, sul cui quadrante apparve il marchio Citizen. Il destino dell’azienda giapponese è scritto nel suo stesso nome: Citizen.
Bisogna partire da qui per comprendere appieno le intenzioni della manifattura il cui desiderio era quello di progettare e produrre orologi per i cittadini del mondo. Cento anni dopo, l’obiettivo è stato raggiunto. Questo è anche il motivo che ha spinto Citizen a presentare per celebrare questo importante traguardo un orologio da tasca ispirato a quello lanciato un secolo fa.
Insieme all’originale, è stata al centro di una mostra itinerante Essence of Time che è partita da Tokyo e ha fatto tappa a New York e Parigi. I protagonisti sono stati 100 esemplari, selezionati da un campione di 6.000, che hanno fatto la storia del produttore giapponese. Una storia segnata dall’innovazione e dal claim “Better Starts Now”. “Siamo estremamente onorati di aver celebrato a Tokyo e a New York un secolo di maestria orologiera con questa mostra esclusiva di orologi speciali e di poterlo fare anche a Parigi.
La nostra gioia più grande è che i nostri ospiti non solo si godano la mostra, ma scoprano anche il motivo per cui ci identifichiamo come ‘Citizen, cioè Cittadini’, possano percepire la filosofia ‘Better Starts Now’ che sta alla base di tutti i nostri prodotti e possano usarla come un’opportunità per riscoprire il nostro marchio”, afferma Yoshihihsa Yajima, Brand Manager di Citizen Watch, che aggiunge:
Siamo onorati di celebrare un secolo di maestria orologiera con questa mostra esclusiva e questa selezione di orologi speciali”. E nella categoria degli orologi speciali, un posto d’onore spetta senza dubbio all’Aqualand, che celebrerà il suo 40° anniversario nel 2025. Una storia come quella che ha scritto nel segmento degli orologi subacquei.
Sì, perché il mare è stato e rimane per Citizen una straordinaria fonte di ispirazione e uno straordinario laboratorio di ricerca per lo sviluppo di soluzioni innovative. Come quella adottata, ad esempio, dall’Aqualand, il primo subacqueo professionale con indicatore digitale di profondità. Ma il legame tra la manifattura e il sesto continente risale al 1959, anno in cui Citizen presentò il primo orologio subacqueo giapponese, che in seguito aprì la strada all’Aqualand 1 e al Promaster Diver Professional, divenuto un punto di riferimento per gli appassionati di immersioni e non solo. Un successo salato.
Per testare le sue prestazioni prima di entrare in produzione, il Parawater, come veniva chiamato, fu sottoposto a test molto estremi per l’epoca. Il primo, condotto nel 1959, vide l’orologio agganciato a una boa, lanciato in mare al largo delle coste del Giappone e rimorchiato a riva. Una volta a terra, fu accertato che l’orologio funzionava perfettamente. Poco dopo, lo stesso orologio fu sottoposto a un test ancora più impegnativo che prese il nome di Trans-Pacific Test. Nel 1963 ben 130 Parawater furono legati a delle boe e lasciati in balia delle correnti dell’Oceano Pacifico. Un anno dopo furono recuperati ancora perfettamente funzionanti sulle coste degli Stati Uniti. Storie come questa, ma se ne potrebbero aggiungere molte altre, ci fanno capire l’importante ruolo svolto da Citizen nel grande libro dell’orologeria subacquea.
E a proposito di anniversari, ce n’è un altro importante: il 70° anniversario di Godzilla. Sì, ma cosa c’entra la creatura metà dinosauro e metà lucertola nata dalla fantasia del regista giapponese Ishirō Honda con Citizen? La risposta è nel Promaster Professional Diver 1000m. Non un orologio qualsiasi. Le notevoli dimensioni della cassa in titanio, con un diametro di 55 mm, hanno fatto guadagnare a questo orologio subacqueo professionale il soprannome di AutoZilla. Il soprannome è stato coniato dalla grande comunità di appassionati del marchio che, in virtù delle sue dimensioni e delle sue origini marine, ha visto in questo orologio alimentato da un movimento automatico una trasposizione orologiera del famoso lucertole.
Una storia iniziata nel 1982 quando Citizen presentò il Professional Diver 1300m primo orologio di serie in grado di raggiungere i 1.300 metri di profondità e antesignano della collezione Promaster Professional tornata nuovamente alla ribalta in anni più recenti con il Promaster Eco-Drive Professional Diver 1000 BN7020-09E ha, ancora una volta, cambiato le regole del gioco: è stato il primo subacqueo professionale in grado di raggiungere i 1.000 metri di profondità ad adottare l’innovativo movimento Eco-Drive. Basato sulla rivoluzionaria tecnologia sviluppata dall’azienda orologiera giapponese, utilizza la luce naturale come fonte di energia senza l’uso di batterie. Un grande passo avanti per Citizen che non è passato inosservato nemmeno agli appassionati del marchio, che hanno inventato il soprannome Ecozilla per identificarlo.
Oggi la famiglia si è allargata e questo appellativo si riferisce alla linea Diver’s Eco Drive 300 mt, una collezione di orologi subacquei che, forte del suo successo, ha accolto quest’anno l’arrivo di due nuove versioni. Declinate nei colori del quadrante, nero e verde, si distinguono per la cassa in acciaio da 48 mm. Impermeabili fino a 300 metri di profondità, ospitano il movimento Eco-Drive che regola le funzioni di ore, minuti e secondi. Come in tutti gli orologi subacquei professionali, la presenza di una lunetta girevole unidirezionale rende questo orologio uno strumento affidabile da utilizzare durante le immersioni. Oltre a queste referenze, Citizen ha aggiunto un orologio in edizione limitata per celebrare il 70° anniversario dell’uscita del film che ha segnato il debutto di Godzilla sul grande schermo.
Declinato in due varianti, il modello ‘Godzilla collaboration model’ è disponibile con un quadrante nero e la classica immagine di Godzilla in bianco e nero e il secondo, con un quadrante rosso scuro, che rappresenta Godzilla che ruggisce con rabbia. Il quadrante, la cassa da 48 mm e la lunetta presentano un motivo “mimetico” ispirato alle squame di cui è ricoperta la pelle di Godzilla e piccoli Godzilla sono nascosti all’interno della cassa e della decorazione del quadrante.
Matteo Zaccagnino