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Coppa America: Gottifredi Maffioli è con Luna Rossa

«Perché nel nostro logo c’è il profilo del K2, la seconda montagna più alta della Terra? Semplice. Nel 1954 fornimmo le corde alla spedizione italiana che conquistò la vetta». Luigi Maffioli, responsabile della Gottifredi Maffioli, ci tiene a raccontare il perchè di una montagna nel logo di chi, fin dalla sua prima sfida all’America’s Cup, è fornitore ufficiale del team Luna Rossa. «Nel 2000 ad Auckland la collaborazione cominciò con la nostra invenzione delle calze in PBO per scotte e volanti. Una rivoluzione per il mondo dell’America’s Cup e poi delle regate che ancora oggi, dopo vent’anni, è un punto di riferimento». 

Nata nel 1926, la Gottifredi Maffioli anche per questa edizione è con Luna Rossa, ma le cose dal 2000 sono molto cambiate. «Forniamo tutto il necessario per il rigging di bordo» spiega Luigi Maffioli. «Ma non si parla più solo di bobine di cime per scotte e drizze, ma soprattutto di materiali che servono per realizzare i collegamenti in tessile che permettono l’attuazione dei molti dispositivi idraulici di bordo. Su queste connessioni, che devono essere flessibili e resistenti al massimo, si concentra il nostro lavoro di supporto nell’individuare e nel fornire i materiali e i processi più idonei a raggiungere il risultato richiesto». 

Con la meccanica che a bordo degli AC75 è stata praticamente sostituita dall’idraulica, i connettori in tessile, per esempio dai pistoni ai punti di applicazione del carico, le vele o i vari sistemi regolazione, sono diventati i grandi protagonisti grazie a un materiale molto speciale. «Dalla Coppa del 2013 il Dyneema SK99 la fa da padrone. È un materiale duttile, resiste a carichi molto alti, con allungamenti minimi, pur rimanendo flessibile. Ideale per queste applicazioni dinamiche. In più, da quest’anno, il Dyneema SK99 ha un importante risvolto green in quanto viene realizzato a partire da materie prime a base biologica. E questo senza che ne risentano le sue qualità meccaniche».  

Luna Rossa Prada Pirelli Team train onboard their first AC75 in Cagliari

Con alcuni elementi che, richiedendo speciali macchinari, sono realizzati direttamente in sede da Gottifredi Maffioli, il grosso del lavoro è però dello shore team di Luna Rossa che, una volta definita la procedura, realizza in prima persona quanto necessario. «Un po’ per questioni logistiche» spiega Maffioli «ma soprattutto perché quando si ha che fare con tiranti per carichi punto-punto anche la differenza di pochi millimetri può far uscire dal range di regolazione voluto. Inoltre, c’è la necessità di seguire l’evoluzione della barca e quindi è fondamentale la possibilità di realizzare sul campo pezzi custom». Pezzi che possono raggiungere dimensioni chirurgiche. «Quanto ai diametri del materiale che stiamo fornendo a Luna Rossa si va da 2 a 13 millimetri. E una scotta da 13 millimetri regge fino ad un carico di 12,5 tonnellate».  

A bordo c’è però sempre una parte, in particolare le manovre che lavorano sui winches, dove viene usato ancora il PBO. «Più che un’evoluzione» conclude Luigi Maffioli «c’è stata un’ottimizzazione dei singoli prodotti. Ma, soprattutto, sugli AC75, il cordame ha ripreso una certa presenza rispetto alle due precedenti edizioni della Coppa dove lunghezze e diametri erano molto limitati. E questo non potrà che avere ricadute positive sul mondo del racing e anche dei superyacht».

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