Si chiama Patriot, ha i cyclor sdraiati e rivolti a poppa e timoniere e relativo trimmer sono uno accanto all’altro. Ė il nuovo AC75 di American Magic per l’America’s Cup che lo scorso 8 maggio ha fatto la sua apparizione ufficiale completo di albero, foil e timone e ha compiuto i primi bordi davanti a Barcellona. Una cerimonia quella del varo di Patriot che ha preso il via alle 5.45 con Clare Harrington, Vice-Commodore del New York Yacht Club che ha rotto la tradizionale bottiglia di champagne sulla barca. Poi il varo e la scoperta delle tante novità di questo AC75 frutto del lavoro del team di progettazione guidato dal Design Coordinator Scott Ferguson. (qui tutti i nostri post sull’America’s Cup)
Nuove soluzioni per cyclor e foil
Patriot dopo il varo ha effettuato una uscita in mare mostrando, come d’obbligo con i nuovi AC75, un assetto molto basso sull’acqua. Prima novità i cyclor che lavorano sdraiati e rivolti verso poppa, una soluzione fin qui mai vista a bordo di un AC75 e che sicuramente darà il via a un dibattito sulla maggiore potenza che è possibile sviluppare in questo modo così come sui picchi di carico. Altra novità, timoniere e trimmer sono affiancati e in posizione avanzata mentre per i foil il team di American Magic ha scelto per questo primo set un disegno leggermente curvo con terminale dritto e per gli arm tre settori con quello inferiore che ha inserita una telecamera.
America’s Cup: gli altri continuano i test
Con il primo test in mare di Patriot sono ora cinque i protagonisti della 37a Americas’ Cup in navigazione. Con Taihoro, l’AC75 di Emirates Tema New Zealand che sta per concludere i suoi test ad Auckland e che si appresta a essere imbarcato su una nave per raggiungere, dopo un mese (salvo imprevisti) di navigazione, Barcellona. Da parte sua Luna Rossa Prada Pirelli, sta proseguendo i test a Cagliari dove ha effettuato anche prova con vento a 20 nodi potendo testa un nuovo foil praticamente piatto che ha letteralmente impressionato per le prestazioni che consente di ottenere.
Alinghi Red Bull Racing e il suo scafo marziano
Con il passare dei giorni e delle uscite in mare è sempre più possibile apprezzare le vere forme di BoatOne di Alinghi Red Bull Racing; forme che già nella spettacolare unveiling dello scorso 5 aprile avevano sollevato molta curiosità. Con la barca in volo, il disegno dello scafo che a poppa presenta una vera e propria “terrazza” che si stacca dalla carena centrale diventa evidente e mostra il risultato del team di progettazione guidato da Marcelino Botin e che ha potuto contare sull’apporto di Adrian Martin Newey, dal 2006 direttore tecnico del team Red Bull di Formula 1 e dal 2025 alla Ferrari.
America’s Cup:anche un UFO nei test di INEOS Britannia
Nella serie di test dei quattro AC75 già a Barcellona c’è da registrare un primo incidente di percorso a causa dei detriti che si trovano nel mare davanti alla città. A farne le spese BR3. L’AC 75 di INEOS Britannia è stato costretto a interrompere una uscita in mare e a rientrare al rimorchio alla base per la collisione con un ufo sull’elevator.
E a proposito di elevator BR3 in uno dei suoi test ha presentato un nuovo timone con un’area dell’elevator più ampia che ha portato a una navigazione più alta sull’acqua rispetto a quanto visto in precedenza. Ma visto che ogni team ha la possibilità di stazzare 4 timoni è probabile che si vedranno altre soluzioni. Tutto questo in attesa della presentazione dell’AC75 di Orient Express Racing Team arrivato a Barcellona lo scorso 6 aprile. Quel giorno il team aveva comunicato che la barca sarebbe stata pronta nel giro di due mesi. Attendiamo quindi la fine di maggio-primi di giugno per scoprire l’ultimo challenger alla 37aAmerica’s Cup.
Emilio Martinelli