Rivoluzionare uno yacht mantenendolo perfettamente in linea con gli stilemi del suo marchio non è un’operazione semplice. Soprattutto se lo yacht in questione è un Custom Line, una barca cioè che ha un’identificabilità elevata.
Eppure Bernando Zuccon ci è riuscito. La nuova Navetta 37 è in effetti una barca completamente nuova, ma impossibile da non riconoscere come un Custom Line.
«Questo progetto rappresenta un passaggio importante per la storia del brand perché può essere considerato l’apripista di un nuovo percorso interpretativo della filosofia Custom Line», ha spiegato Bernardo Zuccon, «La sfida è stata quella di pensare a una formula di design che garantisse il massimo comfort alla vita di bordo conferendo comunque alla barca un dinamismo e un equilibrio volumetrico più simili a quello di barche più performanti e sportive», ha concluso l’architetto romano.
Una sfida vinta, a giudicare dal look della nuova Navetta 37. A caratterizzarla sono infatti linee semplici, leggere e essenziali che riescono a trasmettere un’idea di forza e una sensazione di dinamismo al tempo stesso. Il tutto all’insegna di un prodotto timeless pensato per essere moderno a lungo.
Tra le novità di questo semidislocante da 37,04 metri ci sono una prua importante, che si eleva fino al primo ordine di sovrastruttura regalando alla barca un’allure di grande potenza. Anche la carena semiplanante con bulbo prodiero è nuova ed è stata voluta per consentire allo yacht di navigare in tutta sicurezza anche con mare formato.
Per la prima volta, inoltre, i layout degli interni sono stati progettati in modo da lasciare spazio a una grande suite armatoriale full beam. Del resto, le volumetrie interne più che generose sono un altro degli atout di questa barca. Volumetrie che, naturalmente, sono andate a tutto vantaggio del design. «Una delle principali chiavi di interpretazione stilistiche degli interni è stata la parola Custom.
Su questa barca l’armatore deve aspettarsi di poter colorare la tela a suo piacimento ed è per questo che abbiamo focalizzato il nostro lavoro sulla ricerca di principi industriali che consentissero di avere una produttività ottimale, ma anche una maggior possibilità di personalizzazione», spiega ancora Bernardo Zuccon. Gli spazi esterni, per esempio, sono stati pensati come aree vuote da riempire a piacere. Sono grandi terrazze sul mare con pochissimi elementi fissi e tanto, tantissimo spazio da personalizzare. Anche gli interni, tolte le parti strutturali e quelle della compartimentazione, possono essere allestiti secondo i gusti dell’armatore.
Questa prima unità, che ha gli interni leggermente modificati rispetto all’interior design di Bernardo, è comunque uno splendido ambasciatore del made in Italy. Articolata su tre ponti più il fly sfoggia infatti il meglio delle firme del made in Italy e offre atmosfere calde, moderne e rilassanti. Il main deck accoglie gli ospiti con un grande pozzetto dedicato al relax arredato con un divano prendisole realizzato ad hoc e con poltroncine Sabi e coffee table Heron firmati Paola Lenti.
Dal pozzetto si accede al salone principale organizzato in living e zona pranzo e caratterizzato da mobili in noce scuro spazzolato opaco che si abbinano al pavimento in rovere scuro e contrastano con le parti impellate e laccate in toni chiari. Il salone è interamente arredato con elementi di Molteni e Poltrona Frau, mentre l’illuminazione degli interni è di Viabizzuno. Le luci d’arredo, infine, sono firmate da Flos, Fontanarte e Pentalight.
A prua è prevista la cabina armatore a tutto baglio, divisa in quattro ambienti: camera da letto, bagno, cabina armadio e studio privato caratterizzato da piani asimmetrici e da giochi di specchi e di luci. Tutta questa zona della nave gioca sul contrasto delle diverse pelli usate per gli arredi e le rifiniture. Nella suite le luci sono firmate Flexiled e Flos mentre le poltrone sono di Minotti.
Sul ponte superiore un grande salone panoramico si affaccia su un pozzetto parzialmente riparato che ospita una zona relax con divani Gloster e un’area pranzo per 10 con elementi di Paola Lenti. A prua, oltre alla plancia di comando, è stata prevista anche la cabina del comandante.
Alla tintarella è dedicato il sundeck che è idealmente diviso in tre parti. Quella di poppa con lettini prendisole, quella centrale con la zona bar e quella di prua con la Jacuzzi. Per quest’area sono stati scelti mobili di Roda e di Paola Lenti. Ultimo, ma non meno importante, il ponte inferiore dove trovano spazio le quattro cabine ospiti posizionate a poppa e a centro barca e il quartiere equipaggio che si trova invece a prua. Navetta 37 è disponibile con cinque diverse motorizzazioni con propulsori Man, Cat o Baudouin.