Ogni barca esprime un concetto, un’idea, un pensiero. Le barche poi sono prima di tutto luoghi da abitare. Stabiliscono un legame molto stretto con le persone che le vivono. Generano un rapporto simbiotico che non è solo fisico. Stimolano la sfera emotiva. Il concetto d’intimità su una barca si arricchisce di contenuti ancora più profondi, che in alcuni casi diventano quasi viscerali.
Ecco perché, ancor più che in una casa, gli spazi all’interno di una barca svelano in modo garbato la personalità dell’armatore. Ci raccontano le sue passioni, i suoi gusti, il suo stile. Pagine di un racconto denso di significati. Questo in generale.
Ci sono poi imbarcazioni fuori dell’ordinario. Le possiamo definire in qualche modo uniche. Proprio come Telli, Custom Line Navetta 37. La storia di questa barca è legata a doppio filo con quella del suo armatore. Non una persona qualsiasi. In questo caso si tratta dell’Avvocato Alberto Galassi, Ceo Ferretti Group di cui Custom Line fa parte.
E qui il ragionamento compie un salto di qualità. Sì, perché Telli esalta ancora di più il concetto di barca portando al centro della riflessione non solo le esigenze di colui che, nella vita professionale, guida una tra le più importanti realtà mondiali della nautica, ma fa emergere anche il suo lato privato. Il risultato? Uno scafo che rompe gli schemi e conferma ancora una volta le capacità tecniche e progettuali di un marchio del calibro di Custom Line.
Il progetto nasce come sempre dalla collaborazione fra il Dipartimento Strategico di Prodotto presieduto dall’Ing. Piero Ferrari e il Dipartimento Engineering di Ferretti Group e si apprezza nell’equilibrio delle linee esterne che, nonostante i volumi importanti, risultano ben proporzionate e bilanciate. A conferire un ulteriore tocco di eleganza la presenza di grandi superfici vetrate che, in questo caso specifico, assolvono a una funzione sia formale sia funzionale. Ma è nel progetto degli interni che il 37 metri mette in luce le complessità affrontate in fase progettuale.
Il lavoro di ricerca ha dovuto tenere conto di diversi fattori, non ultimo la passione dell’armatore per l’arte contemporanea. I complementi di arredo, così come i materiali utilizzati per i rivestimenti e le tonalità cromatiche sono stati pensati in modo da potersi integrare alla perfezione con le opere d’arte che fanno parte della collezione privata dell’Avvocato Galassi.
Anche perché ogni pezzo oltre a raccontare una storia è stato disposto secondo un criterio preciso. Ecco dunque che la scansione dei vari ambienti nasce sulla base di un percorso ragionato dove l’arte occupa un ruolo centrale. Proprio come l’opera “Dark brown hat» dell’artista Alex Katz che domina la parete della zona pranzo formale sul ponte principale.
«Lo abbiamo da anni e con quel formato effetto cinemascope, mi è sembrato perfetto da collocare proprio lì. E poi, sarà per gli occhiali scuri, ma è un quadro che evoca l’estate», ha detto l’Avvocato Alberto Galassi in una recente intervista apparsa su Il Corriere della Sera. Il salone che occupa il ponte principale, e del quale la dining area fa parte, è in termini di soluzioni di arredo un inno al made in Italy. L’area living evidenzia lo stile Minotti ed è composta dal sofà Minotti West color granito al quale è abbinato un coffee table Minotti Bender. Per il pavimento la scelta è ricaduta su un parquet rovere chiaro che dialoga in termini di tonalità cromatica con le essenze utilizzate per le pareti dove spicca l’opera “Circolazioni” di Alighiero Boetti. La dining area evidenzia il tavolo Concorde di Poliform con sedute Minotti Aston.
La cabina armatore, ricavata nella sezione di prua del ponte principale, si sviluppa a tutto baglio e accoglie un salottino privato con chaise longue Atoll e tavolino Cozy firmati B&B; un grande letto matrimoniale con testata color sabbia abbinato a due comodini laterali Onda di Poliform e dall’Armchair di Minotti Bergere, elemento quest’ultimo posizionato sul lato di dritta. L’intero ambiente è impreziosito dalla tela “Men in the cities” di Robert Longo.
Sul ponte inferiore ci sono quattro cabine per gli ospiti dove spiccano le foto d’autore di Terry O’Neill. Il lavoro di ricerca trova un riferimento importante anche sul living del ponte superiore concepito per valorizzare le presenze di un baule da viaggio di Louis Vuitton del 1914 che funge da coffee table e del divano a “C” Groundpiece di Flexform. Sulla parete spicca un’opera del pittore Salvo. Raffigura un paesaggio siciliano e a suo modo metafora di un viaggio nel mondo dell’arte che a bordo di Telli prosegue anche in mare.