Saranno stati il caso o il destino a orchestrare l’incontro tra Nobu Matsuhisa, stella giapponese dell’alta cucina e Robert De Niro, attore e produttore, entrambi con il sesto senso degli affari? Dal loro comune amore per la cucina, nel 1994 nasce il primo ristorante Nobu a New York, nel quartiere Tribeca, e da lì non si sono più fermati.
Nel 2009 il brand si evolve e insieme ai ristoranti, Matsuhisa e De Niro entrano nel business degli hotel, i Nobu Hotels: con il semplice motto “Dine with us, stay with us”, hanno portato il proprio stile, in un continuo avvicendarsi di progetti e realizzazioni, in tutto il mondo. Da Londra a Manila, fino all’ultima apertura in Messico con il Nobu Hotel Los Cabos, a Cabo San Lucas, nella zona più a sud della Baja California.
È uno stato d’animo, una particolare sensazione che coinvolge cuore, mente e spirito in luoghi e circostanze speciali, ad ispirare i Nobu Hotels, spazi di pace e piacere in cui questa esperienza intima trova la sua ambientazione e va diretta al cuore delle cose.
In ogni hotel ricorrono tratti comuni espressi nel design giapponese insieme a materiali, colori e architetture originali che richiamano, invece, l’atmosfera dei luoghi scelti per i nuovi alberghi. L’essenza orientale (il wa) e l’armonia hanno trovato casa nell’atmosfera messicana, tra spiagge bianche, cactus di ogni specie e passaggi di balene, nei toni del tramonto sul mare.
Ed è proprio l’oceano il disegno del progetto che definisce le linee degli esterni: gli ospiti entrano nell’hotel attraverso un ingresso in stile zen, un’interpretazione di un giardino giapponese del passato, per trovarsi di fronte al mare incorniciato da un portale dalla struttura essenziale in pietra chiara, come in pietra sono rivestiti i muri, un’anteprima dell’uso di materiali naturali di Cabo San Lucas.
L’interior design è opera del PCH Studio, con base a Venice, in California: hanno puntato sui colori morbidi del teak e del legno ipe e sulla sensazione che si prova con il gioco tra le ombre e le luci, mentre a portare movimento nel design tra gli esterni e gli interni, è la tranquillità.
Le linee semplici del design giapponese definiscono lo stile delle stanze, 200 in tutto tra suite e standard, con vasche da bagno in legno, tipiche negli Onsen, le stazioni termali in Giappone, e decorate da artigiani locali; le ante degli armadi sono ispirate agli shoji, pannelli di carta e legno usati come divisori o porte scorrevoli; il design delle lanterne e degli accessori riporta ancora all’Oriente.
Tocchi di colore, opere d’arte geometriche mescolate ai materiali tipici della zona hanno un effetto tale da conferire ulteriore armonia alle suite e alle stanze deluxe e standard. Nelle stanze con balconi e terrazze private, non mancano TV a 65”, tappetini yoga e la linea cosmetica Natura Bissè nei bagni.
Tra le più particolari, la Nobu Suite Ocean Front, da una o due stanze, ospita un grande camino in pietra, il soggiorno è separato dalla zona pranzo e dalla cucina; i 4.5 metri di altezza e la vista oceano, la rendono un rifugio di decompressione dopo una giornata nella vivace Cabo, conosciuta anche per la vita notturna.
Le porte scorrevoli in vetro danno sulla terrazza che gira intorno alla suite, i letti sono stati progettati da Simmons per Nobu e le lenzuola sono in cotone organico.
Per il relax outdoor degli ospiti, in questa zona del Messico si ritrova il jet set internazionale per la pausa di primavera, quattro piscine, Pacific Pool, Cortez Pool, Infinity Pool e Cortez Swim-up bar pool: tra le cabana private normalmente pensate per cambiarsi, anche quattro super cabine in stile appartamento.
La SPA di 1300 metri quadrati, progettata dallo studio WATG, insieme all’architettura del paesaggio, presenta aree interne ed esterne per l’idroterapia con circuiti d’acqua, docce esperienziali e piscina per trattamenti Watsu.
Ristoranti e bar sono a disposizione in tutto il resort: l’atmosfera immersiva del ristorante Nobu rispetta la tradizione estetica giapponese, con decorazioni di fiori di ciliegio dorati e lanterne in carta, qui trova spazio l’innovazione culinaria dello Chef Nobu Matsuhisa, mentre il Pacific Restaurant propone cucina messicana con ingredienti di stagione, colti freschi nel Culinary Garden.
Grazie alla filosofia di Helene Henderson, chef svedese, molti degli ingredienti sono coltivati all’interno del resort, seguendo il concetto farm-to-table, per stimolare nuovi apprendisti del mangiare sano e sostenibile: il ristornate biologico Malibu Farm è il posto dove farne esperienza.
Caso o fato sia, i Nobu Hotels nel 2020 saranno 20. “Nessun vincitore crede al caso”, scriveva Friedrich Nietszche.