È la più grande mai costruita dal cantiere. Incarna una precisa visione estetica e stilistica. Non basta. Questo modello porta in dote una serie di soluzioni tecniche e progettuali all’avanguardia. È stato pensato per arricchire di nuovi contenuti l’esperienza di vita a bordo. È un luogo da abitare che stabilisce una stretta connessione con l’ambiente e il paesaggio circostante.
Uno spazio nel quale la scansione degli ambienti segue uno schema svincolato dai formalismi. Concetto questo che è rilanciato dalla volontà di non creare una distinzione netta tra interno ed esterno, privilegiando al contrario l’idea di dare vita a percorsi fluidi. Il Ferretti Yachts 1000, cover story del numero di Top Yacht Design n. 28, è il manifesto di un approccio nel quale il tema dell’innovazione occupa un ruolo centrale e convive in perfetto equilibrio con una tradizione che trova la sua più alta espressione nella cura artigianale che si coglie in ogni dettaglio.
Nulla è stato lasciato al caso, a iniziare dalla volontà di affidare l’esecuzione del design delle linee esterne alla matita di Filippo Salvetti. Come per i modelli precedenti anche il Ferretti Yachts 1000 è nato dal lavoro congiunto tra Filippo Salvetti, il Comitato Strategico di Prodotto, presieduto dall’Ing. Piero Ferrari, del Dipartimento Engineering Ferretti Group, e dello studio Ideaeitalia per il concept degli interni.
A prima vista il Ferretti Yachts 1000 colpisce per le linee scolpite attorno ai volumi importanti che questo fly porta in dote. Il risultato, e qui il contributo di Salvetti si è rivelato prezioso, è un’imbarcazione che offre alla vista un profilo ben bilanciato e molto dinamico con numerosi richiami alla famiglia Ferretti Yachts.
Tutti elementi che concorrono a rendere il progetto dell’ammiraglia Ferretti Yachts unico nel suo genere, a iniziare dalle scelte che hanno portato a concepire la sezione di prua in modo del tutto innovativo. “L’approccio è andato nella direzione di creare un’area articolata su tre livelli” aggiunge Salvetti. “In termini funzionali” prosegue Salvetti “i vantaggi sono stati tanti: non ultimo quello di aver potuto garantire la massima visibilità dalla plancia di comando. In questo modo abbiamo anche rimodulato la vita a bordo in questa porzione della barca posizionando una dormeuse subito a ridosso della plancia e, a seguire, procedendo verso prua, creando un vero e proprio pozzetto ricavato su un livello più basso, per finire poi con un’area più tecnica all’estremità prodiera. In termini di esperienza di vita a bordo questa soluzione ci ha permesso di cogliere l’obiettivo di creare spazi quasi sospesi, privi cioè di barriere visive frontali e laterali, così da poter esaltare l’esperienza en plein air soprattutto in navigazione”, conclude Salvetti.
Una scelta che, in chiave formale, ha permesso di slanciare ancora di più il profilo dell’imbarcazione. Sì, perché una delle sfide più affascinanti che ha accompagnato lo sviluppo del progetto del Ferretti Yachts 1000 è stata coniugare volumi importanti a uno stile che doveva comunque restare dinamico e fluido. Ecco dunque che la scelta di puntare ancora una volta sulla filosofia widebody nella sezione in corrispondenza della cabina armatoriale, con tutti i benefici che questo comporta in termini di maggiori volumi interni, non ha minimamente intaccato la linea che evidenzia un profilo molto accattivante e fluido.
“Questo modello della gamma si distingue per una pulizia formale senza compromessi” continua Salvetti “Anche qui entra gioco il delicato rapporto tra elementi chiari e scuri che svolge un ruolo centrale nel consegnare come effetto finale una visione d’insieme ben proporzionata”. Scendendo più nel dettaglio il profilo inclinato ribassato dell’hardtop in carbonio, la fascia che contraddistingue la vetrata in corrispondenza della plancia di comando, e il disegno delle potenze collocate a poppa e centralmente, sono in continua tensione e contribuiscono a dare slancio alla linea.
“La scelta è andata nella direzione di semplificare il più possibile e ridurre all’essenziale gli elementi che concorrono a caratterizzare il design della carrozzeria, se vogliamo usare un termine preso in prestito dal car design. In questo modo” continua Salvetti “siamo riusciti a coniare un’eleganza lontana dalle mode del momento e come tale immune allo scorrere del tempo”.
Anche nel caso del Ferretti Yachts 1000 il progetto delle linee esterne è stato portato avanti in modo da esaltare il concetto di esperienza di vita a bordo. Le superfici vetrate a tutta altezza permettono di stabilire una forte connessione con l’ambiente circostante privilegiandone il ruolo e facendone percepire la presenza in ogni momento.
Un concetto che trova un’altra importante chiave di lettura nel modo in cui si è cercato di azzerare, a livello di percezione, la separazione tra interni ed esterni così da creare percorsi fluidi.
E così il grande pozzetto di poppa si trasforma in un’appendice all’aperto dell’area living e diventa uno degli elementi distintivi del progetto stesso. Quest’ultimo, fedele a uno schema collaudato, si articola su due livelli molto flessibili in termini di utilizzo, l’ultimo dei quali permette di stabilire un contatto fisico con il mare. Sì, perché alla fine il Ferretti Yachts 1000 è un’imbarcazione che sa regalare sensazioni uniche.