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Fipa AB100 Spectre

Prosegue, in Ab Yachts, la tradizione di battezzare le barche con nomi accattivanti. Così, dopo l’AB 145 Fast and Furious, non poteva che essere la volta dell’AB 100 Spectre, battezzato con il nome del ventiquattresimo film della saga di 007. Così infatti gli armatori hanno deciso di chiamare il primo esemplare di questa serie.

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«Ci mancava una barca da inserire tra il 92 e il 116», spiega Valeria Guidetti, figlia di Francesco che nel 1971 fondò Fipa Group, e responsabile del reparto stile del cantiere. «Una barca che rinnovasse un po’ le linee, soprattutto quelle del 92, mantenendo inalterato il family feeling che ci contraddistingue e che, naturalmente, rispecchiasse l’indole sportiva che ci è propria».

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Un obiettivo centrato in pieno. Se basta infatti uno sguardo per capire che Spectre è un AB Yachts, le sue performance vanno oltre le aspettative. Equipaggiato con tre motori Man da 1900 hp e tre idrogetti MJP raggiunge i 53 nodi di velocità massima e si inserisce quindi di diritto nella top ten degli yachts più veloci del mondo.

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«Cinquantatre nodi sono davvero tanti», continua Valeria Guidetti, «e per essere sicuri che la velocità non influisca sul comfort sono necessari studi idrodinamici approfonditi nei minimi dettagli, una progettazione maniacale e, naturalmente, prove in vasca per le valutazioni del caso».

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Un percorso lungo ma indispensabile per ottenere i risultati che AB si prefigge. Le performance d’eccezione sono possibili anche grazie alla cura che il cantiere riserva nell’utilizzo dei materiali. «Su tutti gli AB Yachts i materiali di costruzione sono alleggeriti per non influire sulla velocità», racconta ancora Valeria, «siamo alla continua ricerca di nuovi prodotti con caratteristiche d’ eccezione, che ci consentano di risparmiare peso pur mantenendo un livello qualitativo d’eccellenza e in AB 100 siamo andati nuovamente oltre. Abbiamo infatti trovato un prodotto americano che ha uno straordinario rapporto peso/qualità; si tratta di un materiale finito ed estremamente versatile che consente lavorazioni soprattutto per quel che riguarda i mobili, prima impensabili».

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Esterior e interior design sono opera dell’ufficio stile del cantiere. Gli armatori avevano chiesto solo una barca con interni luminosi e chiari. Il risultato è uno yacht che è riuscito a interpretare il minimalismo in modo da renderlo caldo e accogliente. Una missione quasi impossibile, degna di 007 e del nome che porta.

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Esternamente Spectre è caratterizzato dalle due tonalità di grigio usate per scafo e sovrastruttura e dai leit motiv del cantiere che si ritrovano nelle tre unghiature sulla sovrastruttura, nelle spanciature della parte alta dello scafo e nella poppa con la doppia scalinata di risalita.

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Gli spazi esterni sono molto generosi e prevedono un grande prendisole a poppa con divano; un’area relax a prua con prendisole e zona pranzo che garantiscono la massima privacy anche in porto e un flyingbridge che sembra un country club.

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Internamente Spectre è invece un capolavoro di equilibri che gli consentono di essere al tempo stesso moderno, minimal, funzionale, caldo e accogliente. In pratica, la quadratura del cerchio. Dominato dai bianchi e dalle diverse tonalità di grigio accoglie otto ospiti in quattro cabine doppie una delle quali è la suite armatoriale a tutto baglio posizionata a poppa.

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Il main deck accoglie la timoneria e un grande salone con due zone pranzo per otto: una all’interno e una all’esterno. In tutta la barca per paratie e mobili è stato scelto un legno chiaro che illumina gli ambienti scaldandoli e ben si sposa con i pavimenti in rovere piallato a mano del main deck e le moquette grigio perla del ponte inferiore; mentre  i tessuti usati a bordo declinano tutte le tonalità di grigio possibili e immaginabili.

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Una barca elegantissima, che avrebbe però potuto essere glaciale se non fosse stato per alcune scelte azzeccatissime, come quelle del divano di B&B Italia elegantemente grigio, e dalle linee estremamente morbide; o delle lampade di Viabizzuno, lineari ma al tempo stesso romantiche e, soprattutto, color rosso porpora. E proprio il rosso è stata la scelta vincente di questo yacht. Rossi sono alcuni cuscini, più piccoli degli altri, sapientemente sparsi sulle sedute esterne e interne. Rosse le lampade e alcune suppellettili, anch’esse disseminate ad arte.

Piccolissime macchie di colore che possono sembrare insignificanti e che invece, su Spectre, fanno la differenza e, insieme alla scelta di alcuni mobili, la rendono una barca estremamente accogliente e, senza dubbio, degna di 007.

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