Vette innevate e distese oceaniche. Due immagini agli antipodi che non hanno nulla in comune. Almeno apparentemente. In entrambi i casi si tratta di ambienti estremi e per affrontarli occorre preparazione e coraggio.
Regata Arkea Ultim Challenge
Esattamente quello che muove i partecipanti alla regata Arkea Ultim Challenge, o i surfisti che dominano onde alte come un palazzo. Ecco, in sintesi, l’elemento che lega un marchio come Alpina, il cui logo è un omaggio alla sagoma del Cervino, col mare e gli sport acquaqtici più pericolosi.
A settembre il marchio svizzero fondato nel 1883, tornerà a essere distribuito in Italia dopo una lunga assenza e le numerose partnership col mondo del mare sono in linea con la filosofia che ha sempre mosso l’azienda. “Vogliamo che il pubblico colleghi il nostro nome a questo tipo di eventi perchè questi atleti sono alla perenne ricerca della miglior performance nelle condizioni più sfidanti, cioè quello che Alpina ha sempre cercato di fare coi suoi prodotti”, spiega il Ceo di Alpina Oliver van Lanschot Hubrecht. Nel 1938, fu lanciato l’Alpina 4 resistente ai quattro nemici principali di ogni orologio: umidità, urti, magnetismo e corrosione.
10 Seastrong come ispirazione
Nel 1969 nacque il 10 Seastrong che rispettava ben 10 parametri di robustezza, tra cui resistenza alla pressione di 20 atmosfere, grazie alla cassa Supercompressor (che si “autosigillava” sfruttando l’aumento della pressione dell’acqua) ed era dotato di ghiera interna azionabile tramite la corona a ore 2. Quell’eredità di tecnologia e audacia è la fonte per i modelli di oggi.
Il Seastrong Diver 300 Heritage ha lo stesso look del suo predecessore, con tanto di doppia corona (serrata a vite) e ghiera interna girevole, ma resiste alla pressione di 30 atmosfere ed è disponibile anche in una piacevole tonalità verde, mentre la versione contemporanea dell’Alpina 4 si chiama Alpiner 4, resiste a 10 atmosfere ed è alimentato da un movimento automatico Sellita SW 200 con 38 ore di riserva di carica. Ancora più performanti sono i modelli della collezione Seastrong Extreme, dal nome della cassa in acciaio composta da 4 elementi. Solotempo o gmt in acciaio resistenti alla pressione di 30 atrmosfere, tutti dotati di movimento automatico Sellita e riconoscibili dal quadrante decorato col tipico motivo a triangoli, ispirato al logo del brand.
A questa collezione appartiene anche l’edizione limitata dedicata alla regata Arkea Ultim Challenge (in due versioni, blu o bianco da 150 esemplari ciascuna) caratterizzata dal logo dell’evento stampato in rosso a ore 6, sopra al datario. È con uno di questi orologi al polso che il velista francese Eric Peron ha affrontato la prima edizione della Ultim Challenge, disputata tra il 7 gennaio e il 13 marzo scorso. Un giro del mondo in solitaria con partenza da Brest, rotta verso sud nell’Ocean Atlantico, passaggio del Capo di Buona Speranza e di Capo Horn per tornare a Brest. Il tutto su catamarani dotati di foil di ultimissima generazione, ma senza alcun tipo di assistenza. Un’impresa pionieristica che rappresenta uno dei banchi di prova più ardui per uomini e mezzi, compreso il Seastrong che ha accompagnato Eric Peron durante la sua epica traversata.
Francesco Patti