Il Cantiere del Pardo, lo storico marchio che dal 1973 scrive le pagine più importanti della nautica italiana, è pronto a deliziare i visitatori del Cannes Yachting Festival 2024 (12-17 settembre) con diversi nuovi modelli destinati a lasciare presto il segno nel mercato delle barche a vela e a motore: il Grand Soleil 52 Performance, il Grand Soleil 65 Performance e il Pardo GT75. Questi tre debutti mondiali confermano l’incessante spinta in avanti e la costante ricerca dell’eccellenza di questo cantiere, che ha recentemente festeggiato i 50 anni di attività nel 2023 ed è entrato a far parte del Gruppo Oniverse.
Grand Soleil 52 Performance: nuova vita a un mito
Ispirato alle linee del Grand Soleil 52 progettato originariamente da German Frers nel 1987, questo nuovo modello segna il ritorno di un modello leggendario. All’epoca furono prodotte circa sessanta unità di uno yacht descritto come “un capolavoro destinato a durare”. Parole davvero profetiche: la nuova Grand Soleil 52 Performance, partendo dal concept del Cantiere del Pardo, è stata progettata dal collaudato duo Matteo Polli (architettura navale) e Nauta Design (esterni, interni e layout) e riprende l’eleganza della sua progenitrice nonché la stessa armonia di forme che, allora come oggi, si traduce in stabilità e prestazioni.
Destinata ad armatori competenti, appassionati e molto esigenti che non vogliono scendere a compromessi in termini di comfort e prestazioni, la Grand Soleil 52 Performance fa parte della linea di successo Grand Soleil Performance ed è disponibile in due versioni, “Performance” e “Race”, per soddisfare le esigenze dei clienti più sportivi e le necessità di chi preferisce la crociera veloce ai percorsi di regata.
Costruita interamente in lamiera sandwich (con legno leggero, compensato marino e paratia di compartimentazione in PVC), la Grand Soleil 52 Performance è stata studiata nei minimi dettagli per sfruttare al meglio i suoi spazi e offrire aree abitabili ampie per uno yacht di queste dimensioni, senza incidere sul peso. L’ampia dinette è caratterizzata dalla zona carteggio a prua, da grandi vani portaoggetti e da una cucina a C ergonomica e completamente attrezzata (con 3 frigo-congelatori che offrono 172 litri di spazio), per garantire una piacevole permanenza a bordo anche per lunghi periodi.
Tre cabine
Le cabine sono tre: la cabina armatoriale si trova a prua e dispone di un bagno privato, mentre la cabina VIP a poppa (con letto matrimoniale o due singoli) può avere accesso diretto al bagno (con cabina doccia), così come la cabina ospiti a sinistra, che dispone di un letto matrimoniale. Gli armatori possono scegliere tra diverse essenze, come il rovere, il rovere grigio o il teak; in tutti i casi, l’eleganza cromatica è assicurata dai pavimenti a contrasto.
Il piano di coperta e il piano velico, così come lo scafo, sono progettati in modo diverso nelle due versioni: la versione “Performance” presenta un piano di coperta “easy sailing” con 4 winch a poppa, scotta di randa con punto fisso, fiocco autovirante standard e bompresso standard in carbonio; il pozzetto non è coinvolto in alcuna manovra in modo da poter essere utilizzato in sicurezza dagli ospiti. La versione “Race”, invece, è dotata di 6 winch, rotaie longitudinali per il fiocco, rolla randa incassata, piano velico più ampio e un bompresso in carbonio più lungo di 90 cm rispetto alla versione standard. Entrambe le versioni hanno una randa alla tedesca. L’albero è posizionato a poppa della paratia principale, per ottimizzare il centro di sforzo.
Gli ospiti possono utilizzare in tutta sicurezza il pozzetto, arredato con panche dal design innovativo ed ergonomico, perché non è coinvolto in alcuna manovra. Lo spazio di stivaggio non manca di certo: l’ampio gavone delle vele a prua può contenere vele di tutte le dimensioni (compreso un Code 0), il gavone dell’ancora può ospitare i sei parabordi di uso quotidiano, mentre il tender di 2,90 metri è ospitato nel garage completamente stagno.
Grand Soleil 52 Versione Performance
Per quanto riguarda lo scafo, la versione “Performance” ha una chiglia standard con lama in ferro duttile e un bulbo a T in piombo/antimonio (pescaggio di 2,90 metri), mentre la versione “Race” ha una chiglia con lama in acciaio, raccordi idrodinamici in vetroresina e un bulbo ottimizzato in piombo-antimonio con un pescaggio di 2,70 metri. Il pescaggio può essere ridotto a 2,30 metri.
Con sistemi e strutture elettroniche all’avanguardia, la nuova Grand Soleil 52 Performance vanta un sistema elettrico a 24 V, con cablaggi più sottili e una maggiore autonomia della batteria (con interruttori elettronici della batteria). Inoltre, l’aria condizionata dello yacht può essere regolata attraverso tre dispositivi di controllo a poppa, in dinette e a prua, con un termostato dedicato in ogni stanza.
Per garantire lunghe navigazioni in totale autonomia, la Grand Soleil 52 Performance può contare su 4 serbatoi d’acqua in acciaio inox (600 litri in tutto) posizionati a mezzanave sotto la linea di galleggiamento (che possono essere sezionati per una migliore gestione dei consumi). C’è un altro serbatoio per il gasolio (anch’esso in acciaio inox) che può contenere 350 litri in tutto, una capacità essenziale per consentire lunghi trasferimenti.
A bordo c’è un Volvo Penta da 75 cavalli (in opzione c’è anche uno Yanmar da 80 cavalli) con trasmissione saildrive ed eliche di prua e di poppa con motori brushless, che garantiscono una manutenzione ridotta e una rumorosità minima.