Nello sconfinato mare dell’orologeria, i diver che hanno davvero scritto la storia si contano sulle dita di una mano. Tra questi, uno ha lasciato un’impronta profonda, capace di cambiare per sempre il rapporto tra uomo e profondità marine: l’Aqualand di Citizen.

Era il 1985 quando la maison giapponese lanciò un segnatempo che rivoluzionò la categoria, distinguendosi subito per una forma inedita e per soluzioni tecniche mai viste prima. Su tutte, la presenza di un sensore di profondità integrato a ore 9, un elemento che permise per la prima volta di misurare in tempo reale la quota di immersione.

Accanto a questa innovazione, un timer dedicato all’attività subacquea che consentiva di registrare e consultare i tempi una volta tornati in superficie. Per gli appassionati del mondo sommerso fu una svolta: non solo un orologio, ma uno strumento di sicurezza e di esplorazione, un filo invisibile con il mondo emerso durante le missioni sott’acqua. Dietro a quell’icona, però, c’è stata una sfida tecnica tutt’altro che semplice.

Accanto a questa innovazione, un timer dedicato all’attività subacquea che consentiva di registrare e consultare i tempi una volta tornati in superficie. Per gli appassionati del mondo sommerso fu una svolta: non solo un orologio, ma uno strumento di sicurezza e di esplorazione, un filo invisibile con il mondo emerso durante le missioni sott’acqua. Dietro a quell’icona, però, c’è stata una sfida tecnica tutt’altro che semplice. Da quell’esperienza, nel 1989 nacque la collezione Promaster, destinata a raccogliere strumenti pensati non solo per il mare, ma anche per terra e cielo.

Da quell’esperienza, nel 1989 nacque la collezione Promaster, destinata a raccogliere strumenti pensati non solo per il mare, ma anche per terra e cielo. Quarant’anni dopo, Citizen rende omaggio a questa referenza presentando il Promaster Aqualand 40th limited edition, un’edizione limitata fedele allo spirito dell’originale e al tempo stesso proiettata nel presente. La corona a ore 4, i tre pulsanti e il caratteristico sensore a bulbo a ore 9 riprendono il design storico, ora impreziositi da una finitura oro rosa PVD.

La cassa, in grigio spazzolato opaco, è illuminata da dettagli dorati che donano carattere e fascino celebrativo. Sul fronte tecnico, oltre a ore, calendario, sveglia e cronografo, il display digitale offre la misurazione della profondità, il calcolo del tempo d’immersione e un allarme per la velocità di risalita.

Il cinturino, realizzato in BENEBiOL™, poliuretano di origine vegetale resistente all’umidità e a basso impatto ambientale, conferma l’attenzione del brand verso la sostenibilità. Sul fondello, un’incisione dedicata con un logo ispirato al sensore originale sigilla idealmente questi quarant’anni di avventure sotto la superficie. Un tributo a un’icona che, ancora oggi, continua a far battere forte il cuore di chi vive il mare.
Matteo Zaccagnino
