Ne abbiamo sentito parlare. È ormai di dominio pubblico. Ci accompagna ogni giorno. Sta avendo un impatto sempre più importante sulle nostre abitudini. Oggi la sostenibilità non è più un concetto astratto. Al contrario, negli ultimi tempi è diventata una priorità a tutti i livelli sia in tema di scelte politiche sia di percorsi produttivi. La strada maestra è stata tracciata dal settore automotive che proprio su questo fronte sta investendo energie mostruose per traghettare la mobilità su strada verso una propulsione solo elettrica. Stiamo vivendo l’alba di una rivoluzione che dopo il mondo dell’auto toccherà quello delle barche. Un cambio di passo epocale. Basti pensare che in un arco temporale molto più breve si riscriverà una storia, quella del motore a combustione interna, che domina la scena da oltre un secolo e mezzo. Ma attenzione non si tratta solo di sposare una filosofia green. L’avvento dell’auto elettrica modificherà, in tutte le sue declinazioni, anche il modo in cui vivremo e abiteremo l’automobile e, di conseguenza, il viaggio stesso inteso come esperienza. Le batterie, la cui tecnologia si sta evolvendo rapidamente (basta vedere i risultati raggiunti da Volvo Cars) saranno sempre più piccole e compatte, e libereranno più spazio e volume da destinare alla vita di bordo. Tutto ciò, ne sono convinto, avrà un impatto importante sul design che cambierà vestito alle automobili e di conseguenza, in un futuro non troppo lontano, influenzerà anche lo yacht design. Lo speciale Top Cars and Yachts, presente all’interno di questo numero, fa luce sui tanti punti di contatto che oggi saldano il legame tra il settore automotive e quello nautico. Uno dei risultati più eclatanti di questo processo di contaminazione è il Tecnomar for Lamborghini 63, cover story del numero scorso e che questa volta raccontiamo attraverso le parole di Mitja Borkert il designer delle fuoriserie della Casa di Sant’Agata Bolognese. Ma non è che l’inizio. Allacciate le cinture di sicurezza!
