Vanguard è il regalo che Sergio Cutolo si è fatto per celebrare i 25 anni di attività del suo studio, la Hydrotec. Si tratta di un explorer di ultima generazione lungo 65 metri, ma si tratta soprattutto di un manifesto di intenti. Cutolo, infatti, ha voluto guardare oltre l’attuale concezione di explorer. «Il concetto di Explorer si è molto evoluto negli ultimi dieci anni», ha spiegato, «ed è per questo che ho sentito il desiderio di concentrare in un unico progetto tutte le esperienze di venticinque anni di attività di progettazione», ha concluso.
Nato su una piattaforma dislocante, lo scafo è articolato su un numero di ponti difficile da definire. Quelli “ufficiali” sarebbero tre: il lower deck che ospita le cabine ospiti, l’equipaggio e il beach club; il main deck con salone e suite armatoriale e l’upper deck con la lounge. A questi vanno però aggiunti l’under lower deck; il sun deck e il fly. Infine c’è l’eliporto che è sullo stesso livello dell’upper deck ma fa storia a sé. Quindi, in definitiva, i ponti sarebbero sei, uno dei quali diviso in due parti. Eppure, se guardato di profilo, Vanguard è un scafo imponente e con una prua importante, non c’è che dire, ma è così slanciato e filante che, a colpo d’occhio, non gli si assegnerebbero più di due, tre ponti al massimo. Merito degli escamotage stilistici usati da Sergio Cutolo e, soprattutto, dei suoi 25 anni di esperienza.