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Azimut Grande Trideck

L’Azimut Grande Trideck è stato sviluppato da Azimut Yachts attorno a un innovativo concetto di design denominato “+ One”, una filosofia che offre all’armatore di questa ammiraglia assoluta flessibilità e versatilità quando si tratta di vivere il mare.

Azimut Grande Trideck
Azimut Grande Trideck

Azimut Grande Trideck

L’obiettivo è uno stile di vita a bordo meno formale, chiaramente espresso in un nuovo layout. Grazie al modo in cui i volumi e le superfici sono disposti secondo il concetto “+ Uno”, essi aggiungono essenzialmente un quarto piano a un tri. I quattro ponti terminano con terrazze che scendono a cascata dal ponte superiore fino al beach club a livello del mare. La penna dietro questa nuova visione architettonica è Alberto Mancini, che ha abilmente conciliato un linguaggio di design completamente nuovo con il DNA di Azimut.

Azimut Grande Trideck
Azimut Grande Trideck

“Il risultato è creato da linee estremamente pulite e semplici”, spiega Alberto Mancini, “e da un design organico con un buon equilibrio tra le innovazioni del layout e lo stile degli altri spazi esterni. Ogni singolo elemento a bordo del Grande Trideck è in perfetto equilibrio con il suo contesto e nulla è stato progettato o percepito come un compromesso”.

Azimut Grande Trideck
Azimut Grande Trideck

Azimut Grande Trideck – The hull

Grazie a uno scafo progettato da Pierluigi Ausonio con il Centro Ricerca e Sviluppo Azimut-Benetti, il Grande Trideck combina prestazioni impressionanti con una stabilità altrettanto apprezzabile grazie al sistema Argo di CMC Marine e riunisce una serie di elementi tecnologici impressionanti. Tra questi, una sovrastruttura in fibra di carbonio che ha permesso di ridurre il peso del 30%.

Azimut Grande Trideck
Azimut Grande Trideck

È evidente anche l’attenzione a mantenere basse le emissioni e a ridurre l’uso di combustibili fossili, non da ultimo nel sistema di gestione dei consumi elettrici Seaenergy in collaborazione con Simrad Command, che ha fornito il sistema elettronico che gestisce e visualizza le utenze dell’intera nave su un unico schermo in plancia. Il sistema Zero Emission Hotel Mode e il suo pacco batterie da 130 kWh consentono di spegnere i generatori di notte senza creare disagi a nessuno.

Tutto questo a bordo di uno yacht che non supera le 300 GT e che offre cinque o sei cabine per gli ospiti. Ma per tornare un attimo a quelle terrazze a cascata di poppa, la Sea View Terrace, un’esaltante estensione del pozzetto, offre un’enorme superficie di 30 metri quadrati e una vista senza limiti sul mondo circostante. L’area della spiaggia sottostante è altrettanto generosa, oltre ad essere sia acquatica che aperta su tre lati, tanto da indurre lo stesso Mancini a descriverla come “una terrazza spalancata tra cielo e mare”.

Azimut Grande Trideck
Azimut Grande Trideck

La zona pranzo esterna sul ponte superiore e, infine, la zona sun deck con una sezione lounge completano le terrazze di poppa del Grande Tridecks. Oltre a questi, però, c’è anche un’area lounge con vasca idromassaggio sul ponte di prua, mentre sul ponte principale, scendendo qualche gradino dalla Sea View Terrace verso il pozzetto e il salone principale, si scopre l’area più esclusiva a bordo del Trideck.

Azimut Grande Trideck – Interior

Il Private Patio è un mix di spazi e livelli splendidamente progettato ed eseguito, ma soprattutto è guidato da una nuova filosofia, riassunta dall’interior designer Achille Salvagni come “Il desiderio di definire un uso alternativo per gli spazi che si espandono per incarnare un modo completamente nuovo di vivere a bordo. Non c’è più l’enfasi di attribuire una singola funzione a ogni spazio, ma sono molto più fluidi e mutevoli, scolpiti intorno al bisogno di convivialità e socialità”.

Da qui lo spostamento della zona pranzo principale dal ponte principale a quello superiore. Si è così creata un’area informale sulla nave principale che, nelle parole di Salvagni, è uno spazio “che rompe con gli schemi nautici del passato e si trasforma per rispondere alle esigenze di un nuovo modo di vivere a bordo più rilassato e più legato alla socialità”. Il lavoro di Salvagni non si limita solo a questo aspetto, ma si estende anche a ogni singolo mobile: “Tutto è pensato per riempire di energia lo spazio vuoto che è stato letteralmente scolpito”.

Allo stesso modo, l’attenzione per la qualità più sofisticata è stata rivolta anche ai materiali e al modo in cui sono stati utilizzati. Il teak per la pavimentazione del ponte principale è stato posato con vari motivi geometrici e con inserti in mogano scuro che si abbinano magnificamente alla pelle che abbonda e ai soffitti laccati di bianco.

Anche il mogano è stato abbinato al legno di tay che compare in un’area della suite padronale, mentre il pavimento intorno al tappeto da letto è in pietra di Cardoso con un’insolita finitura strutturata. Sul ponte superiore, il gioco di legni e materiali continua con il mogano ancora una volta protagonista di uno spazio che presenta anche tessuti Dedar.

Per quanto riguarda gli arredi e gli accessori, Achille Salvagni spiega: “Hanno forme morbide, arrotondate e sinuose, disegnate come risultato della fluidità dello stile di bordo”. Un’interpretazione meravigliosamente completa che si sposa perfettamente con l’entusiasmante versatilità del modo di vivere il mare introdotta dall’Azimut Grande Trideck.

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