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The Weekly Notes: tempo di bilanci

di Matteo Zaccagnino Editor-in-Chief

Il mercato della nautica dà le pagelle. Iniziamo però con il dire che il 2024 è stato un anno di transizione. I numeri fissati nei bilanci dei player più importanti riflettono una realtà oggi ampiamente superata. A distanza di 12 mesi molte cose sono cambiate. E il processo di trasformazione è ancora in atto. Lungo la rotta ci sono molte incognite legate prima di tutto alla situazione geopolitica, e poi ai tassi d’interesse, all’inflazione, al cambio euro/dollaro, senza dimenticare la spada di Damocle dei dazi doganali i cui effetti sarebbero ancora da decifrare. 

Salone Nautico Internazionale di Palm Beach

A tal proposito l’Unione Europea ha, come contromossa alle decisioni prese dalla nuova Amministrazione statunitense su alcune categorie di beni importati dall’Europa quali acciaio e alluminio, saggiamente, sospeso i dazi su alcuni prodotti made in USA. Si tratta di una decisione temporanea in attesa di capire quali saranno le prossime mosse. Insomma, siamo davanti a una vera e propria partita a scacchi fatta di annunci e di contro annunci. Un contesto nel quale, mettendomi nei panni di chi anche nella nautica ha il compito di fare strategie a lungo termine e disegnare un piano industriale, diventa assai difficile tirare le fila. La buona notizia è che, a differenza di altri comparti come l’automotive e in parte la moda, almeno la nautica non è esposta sul mercato cinese il cui andamento è condizionato negativamente da una forte contrazione dei consumi soprattutto nei beni di lusso. Una magra consolazione. Di una cosa però siamo sicuri: dimentichiamoci l’andamento euforico del periodo post Covid.

Salone Nautico Internazionale di Palm Beach

Gli effetti sono stati ampiamente assorbiti e oggi il mercato nautico torna alla sua “normalità”. Insomma, immaginate di essere su un aeroplano. La salita non può durare all’infinito. A un certo punto bisogna raggiungere la quota di crociera. Ecco, nel mercato nautico è successo lo stesso. Dopo la pandemia il segno più ha raggiunto la doppia cifra. Oggi non è più così. I primi segnali di un rallentamento o di una contrazione come dicono gli economisti ci sono già. La NMMA (National Marine Manufacturers Association) ha appena fatto sapere che nel 2024 il calo delle vendite di nuove imbarcazioni è stato del 9,1 per cento. Grafico alla mano si è tornati ai livelli del 2015 e comunque lontani dal picco raggiunto nel 2020. Secondo il rapporto della NMMA, la volatilità economica dalla fine del 2024 al primo trimestre del 2025 ha avuto un impatto notevole sul sentimento dei consumatori. L’indice di fiducia dei consumatori è sceso di 7,0 punti a febbraio, attestandosi a 98,3, segnando il maggior calo mensile dall’agosto 2021. 

Salone Nautico Internazionale di Palm Beach

Si tratta del terzo calo mensile consecutivo, che porta l’indice nella parte bassa dell’intervallo che prevale dal 2022. Questa la fredda logica dei numeri e delle analisi di mercato. Di contro però c’è da sottolineare che i primi di due appuntamenti dell’anno, ovvero il Discover Boating Miami International Boat Show che si è svolto a febbraio e il Palm Beach International Boat Show che ha da poco chiuso i battenti hanno dato segnali confortanti sul piano dell’interesse e dell’affluenza di pubblico. Altra considerazione da fare è che l’industria nautica statunitense è esposta in termini di vendite per il 95% sul mercato domestico. Quindi costruisce e produce per soddisfare una domanda interna. Domanda che comunque resta importante in termini numerici. E qui veniamo alla seconda riflessione. 

Flotta del Gruppo Ferretti

Come in tutti i comparti produttivi anche in quello nautico ci sono vari livelli e segmenti di mercato. Anche qui mutuando il concetto con l’automotive tutti quei marchi che operano nella cosiddetta fascia alta sentono meno gli effetti delle turbolenze in atto. Tanti i motivi dal tipo di clientela alla quale si rivolgono fino al tempo necessario per la costruzione di un grande yacht che di solito copre un periodo di almeno due anni. È in quest’ottica che si leggono i numeri snocciolati da tutti i grandi player, italiani in testa. Per il gruppo guidato dall’Avvocato Alberto Galassi il 2025 sarà l’anno della crescita per acquisizioni come ha dichiarato di recente al Sole 24 Ore. 

Avv. Alberto Galassi Ceo Ferretti Group

Il tutto partendo da una solida base che poggia sui numeri approvati nel bilancio. “Abbiamo sul tavolo vari dossier’, ha detto il Ceo di Ferretti Group Galassi, “e contiamo di chiudere un’operazione entro il primo semestre di quest’anno, forti di 125 milioni di cassa e senza debiti con nessuno”. Tornando alle performance registrate lo scorso anno sono i numeri messi a segno in alcune aree geografiche. Su tutte il Middle East che, come avevo sottolineato alcune settimane sempre su questo canale, è al momento la più dinamica. 

La flotta del Gruppo Ferretti

Nel dettaglio la raccolta ordini nella regione MEA (che include anche l’Africa) ha raggiunto 339,5 milioni di euro, pari a circa il 29,8% della raccolta ordini nel 2024 (da 273,8 milioni di euro, pari a circa il 24,4% della raccolta ordini totale nel 2023) principalmente grazie alla domanda crescente dei segmenti Made-to-measure e Super Yacht. Splende il sole anche nel gruppo guidato da Massimo Perotti che all’indomani della presentazione dei dati di bilancio ha dichiarato: “Nel 2024 abbiamo conseguito importanti traguardi strategici superando la soglia dei 100 milioni di euro di utile netto, sostanzialmente quadruplicato rispetto al 2019, a testimonianza della nostra visione di lungo periodo. Confermiamo con orgoglio la piena realizzazione dei nostri obiettivi, con risultati finanziari record, il consolidamento della rete di distribuzione diretta e l’ingresso nel settore della vela.

Massimo Perotti Presidente e Ceo Sanlorenzo

La solidità patrimoniale del Gruppo ci permette di continuare a investire nella crescita e nel consolidamento della nostra leadership nei segmenti di mercato più redditizi. La presentazione della Guidance per il 2025 di oggi, nell’attuale contesto macroeconomico e geopolitico, rappresenta un percorso di continuità, rafforzato dall’evoluzione del nostro modello industriale, con la valorizzazione delle acquisizioni strategiche, che contribuiscono ad elevare l’appeal della nostra gamma prodotto. Questi importanti traguardi distinguono ulteriormente il nostro posizionamento unico come icona globale del “bello su misura”, coniugato a competenze tecnologiche sempre più all’avanguardia, all’interno di un business model solido e rodato volto ad una crescita graduale e sostenibile nel medio-lungo termine”. Come aree geografiche di riferimento in controtendenza con quanto accade ora le Americhe hanno registrato performance di tutto rispetto con un + 55,4 per cento rispetto al 2023. Segno più anche per l’area MEA (Middle East e Africa) che ha portato a casa una crescita del 55,4 percento rispetto all’anno precedente. Stabile il mercato europeo che resta il più importante per il Gruppo. E il futuro? Anche su questo fronte c’è ottimismo. 

Conferenza stampa di Sanlorenzo e MAN

Come si legge in una nota nei prossimi anni, il Gruppo Sanlorenzo potrà godere degli importanti investimenti concretizzati e sostenuti nel 2024, in particolare lungo due assi: l’ingresso nel segmento degli yacht a vela con l’acquisizione di Nautor Swan, e l’accelerazione dell’esecuzione della strategia di distribuzione diretta, con l’acquisizione di Simpson Marine in APAC e la costituzione di Sanlorenzo MED, che include gli uffici storici di Palma de Maiorca e i nuovi uffici aperti a Monaco e a Cannes. 

Sanlorenzo 50Acciaio

E poi c’è il capitolo legata alla sostenibilità e a un approccio più green e rispettoso per l’ambiente che sta portando avanti il Gruppo Sanlorenzo e che ha portato a concepire nel 2024 il 50Steel di Sanlorenzo, primo superyacht al mondo con sistema Reformer Fuel Cell in grado di trasformare il metanolo verde in idrogeno e successivamente in energia elettrica per alimentare tutti gli apparati di hotellerie dell’imbarcazione senza che l’idrogeno venga stoccato a bordo; e lato Bluegame il BGH-HSV, chase boat a foil con propulsione esclusivamente a idrogeno e a zero emissioni che ha affiancato i team American Magic e Orient Express nella Coppa America. Il 2025 è poi iniziato con l’annuncio dellapartnership MAN, per la realizzazione del primo sistema di propulsione bi-fuel a metanolo verde, che sarà installato a bordo del 50 X-Space la cui consegna è prevista per il 2027, e che permetterà di ridurre le emissioni in navigazione fino al 70%. 

Sanlorenzo 50X-Space

Diverso il discorso per tutte quelle realtà che operano nella fascia di mercato fino a 24 metri. Qui le dinamiche di mercato sono molto più complesse da decifrare e, come scritto in precedenza sono più esposte ai cicli economici e alle sue variabili. “Il Groupe Beneteau ha dimostrato ancora una volta la straordinaria capacità di adattamento, di fronte ai cambiamenti significativi sui mercati delle imbarcazioni nel 2024. L’impegno di tutti i nostri dipendenti ha permesso al Gruppo di realizzare oltre un miliardo di euro di vendite per l’anno in corso, nonché di raggiungere la fascia alta delle previsioni di redditività per l’intero anno. La vendita delle attività di Housing consentirà al Gruppo di accelerare il proprio sviluppo sui mercati delle imbarcazioni, garantendo al contempo un’equa remunerazione per i dipendenti sui mercati delle imbarcazioni, garantendo al contempo un giusto ritorno per gli azionisti”, ha detto Bruno Thivoyon, Amministratore Delegato del Groupe Bénéteau. 

PRESTIGE_590 ©Jean-Francois Romero

Come comunicato il 10 febbraio, la divisione Nautica ha registrato ricavi per 1.034,4 milioni di euro nel 2024, in calo del 29,4% rispetto al 2023, un anno record che ha beneficiato di un aumento delle scorte nelle reti di distribuzione di quasi 240 milioni di euro. Come previsto, l’aumento dei tassi d’interesse, unito all’impatto dell’inflazione, ha portato i concessionari a ridurre le scorte di quasi 110 milioni di euro nel 2024, contribuendo per circa il 23% alla diminuzione dell’attività tra i due anni. 

M8 Prestige @Jean-Francois Romero

Le vendite ai clienti finali hanno subito una contrazione del 7% nel periodo. Il rallentamento dei volumi della domanda al dettaglio è stato particolarmente marcato per il settore Vela (-140 milioni di euro, pari a -24% rispetto a una base di confronto elevata). Per quanto riguarda i segmenti di business legato all’offerta nel segmento delle imbarcazioni a motore, il calo dell’11% dei volumi consegnati dalla rete di distribuzione ha inciso sulle vendite per -60 milioni di euro. Tuttavia, la divisione ha potuto beneficiare del successo della sua strategia nel segmento premium, confermata da una crescita a valore di 110 milioni di euro (+9%). In particolare, questo risultato è stato sostenuto dall’aumento della gamma di catamarani a motore PRESTIGE M-Line e dalla penetrazione delle unità superiori ai 9 metri nei segmenti del dayboating. Questo è il presente. Il futuro? La storia ci ha insegnato che l’industria nautica ha saputo sempre reagire con grande velocità ai cambiamenti dimostrando di avere una capacità di adattamento non comune. 

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