Prendi due geni dirompenti di livello mondiale come l’amministratore delegato del Cantiere delle Marche Vasco Buonpensiere e il titolare di Cassetta Yacht Designers Giorgio M. Cassetta; mettili insieme in una stanza e chiedigli di progettare qualcosa che non esiste, qualcosa di impossibile, un ossimoro; poi siediti e aspetta. Non sorprenderti se il risultato supera lo straordinario. Ma c’era da aspettarselo. Vasco e Giorgio sono due cani sciolti nel mondo tradizionale della progettazione di yacht e della nautica. Innovativi, creativi, audaci, amano rompere gli schemi.
E RAW, l’incredibile esploratore di 102 piedi presentato all’ultimo Cannes Yachting Festival, a bordo dell’azzeccato Maverick, si è rivelato un altro eccezionale game changer del Cantiere Delle Marche. Partiamo da un presupposto: quelli firmati dal Cantiere delle Marche sono veri esploratori, non finti SUV marini progettati per fare giri nel Mediterraneo. E RAW non fa eccezione. Il solo nome la dice lunga sulla mentalità che sta dietro a questo 31 metri. Grezzo, spoglio, non lavorato. La maggior parte dei materiali utilizzati per la costruzione di questo Explorer sono proprio così, il più grezzi possibile, per sottolineare l’autenticità del design e il suo basso impatto ambientale.
Dire “grezzo” a un designer come Giorgio M. Casetta è come dire “concreto” a un architetto con la passione per i loft. Un’accoppiata perfetta! Con materiali grezzi, Giorgio ha creato un capolavoro di design che unisce potenza, resistenza al mare ed eleganza. “Il brief era semplice ma allo stesso tempo complesso”, spiega Cassetta, “progettare un explorer simile a un vero e proprio Cantiere delle Marche, ma che allo stesso tempo elevasse il comfort e l’eleganza di questo tipo di scafo”.
Una missione impossibile che poteva essere portata a termine solo con l’aiuto di un esperto. “Ho passato mesi a fare brainstorming con il mio staff”, spiega Cassetta, “poi, mentre volavo da Amsterdam a Nizza, l’ispirazione ha colpito e in 20 minuti lo schizzo RAW era già sulla carta”. La prima versione di questa barca, tuttavia, appartiene a Vasco Buonpensiere. “Avevo appena finito uno dei miei soliti giri in cantiere tra le barche in costruzione”, racconta, “quando mi sono reso conto che molte di esse erano destinate ai nostri ex armatori di 100 piedi e che era arrivato il momento di creare qualcosa di nuovo, in uno dei segmenti più saturi. Ho fatto irruzione nell’ufficio di Ennio (Ennio Cecchini, Presidente del cantiere, ndr) e gli ho detto che era ora di iniziare a pensare a un nuovo 100 piedi”, conclude.
La collaborazione con il genio di Giorgio M. Cassetta e del suo team ha fatto il resto, creando qualcosa di veramente inimmaginabile: un’esploratrice in grado di circumnavigare il mondo senza problemi, ma che si trova a suo agio sia nei mari dell’Antartide che nella marina di Porto Cervo. Il nome RAW, nato come aggettivo, è poi diventato un acronimo (Recreational All-Weather Watercraft) che riassume perfettamente la CdM, aggiungendo un’innata eleganza. Questo grazie all’incredibile combinazione tra un look spoglio, che ricorda le moto più alla moda di oggi, e l’eleganza dei suoi spazi abitativi, senza tradire l’anima da Explorer di questo 102 piedi.
Ne sono un esempio i tender (anch’essi su quattro ruote) e i giochi d’acqua a prua, che lasciano spazio sul ponte principale a zone living più ampie, una novità per scafi di queste dimensioni. Il pozzetto di poppa è stato ampliato grazie alla posizione esterna dei vani di ventilazione, a filo con le paratie, che ora sono una delle caratteristiche principali dell’esterno. Il pozzetto stesso può essere chiuso da finestre laterali che ne consentono l’utilizzo in qualsiasi condizione atmosferica e presenta una scenografica scala che può accedere anche al beach club o a uno spazio comune non convenzionale.
A bordo di RAW c’è ben poco di consueto. Uno scafo per veri intenditori, pensato per gli armatori che desiderano ridimensionarsi per ridurre i problemi di gestione, ma anche per i velisti che vogliono passare alla propulsione senza perdere il “lato selvaggio” della navigazione. Uno yacht per chi ha superato l’effetto wow e vuole solo godersi la navigazione in tutta tranquillità. RAW può essere interpretato anche in modo più tradizionale, con verniciature nei classici bianco o grigio o nella versione Explorer-plus con spruzzi di arancione SARS che non solo rendono lo scafo ancora più unico, ma lo rendono anche immediatamente identificabile all’occorrenza. L’ultima caratteristica fondamentale di questo 102 piedi è la possibilità di far atterrare droni e piccoli elicotteri sul ponte sole. Un mini-eliporto su un 31 metri… Devo aggiungere altro?
Giuliana Fratnik