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Mālama, l’Imoca che coniuga tecnologia e arte

Tecnologia più arte. Sono i binomi che distinguono l’Imoca 11th Hour Racing che dallo scorso 7 novembre è impegnato nella Transat Jacques Vabre, la transatlantica in coppia dal porto francese di Le Havre alla Martinica. Con a bordo lo skipper statunitense Charlie Enright e il francese Pascal Bidégorry, questa regata di 5800 miglia è il banco di prova di questo primo Imoca espressamente progettato e costruito per partecipare a The Ocean Race in programma nel 2022-2023, quattordicesima edizione del giro del mondo a tappe in equipaggio. 

Una regata-mito nata nel 1973 come Whitbread Round the World Yacht Race, poi divenuta, nel 2001, Volvo Ocean Race e oggi The Ocean Race. E appunto The Ocean Race vedrà sulla linea di partenza due classi di imbarcazioni: i Volvo Ocean 65 o VO65, monoscafi di 22,14 metri di lunghezza per 5,60 di larghezza utilizzati nell’edizione 2017-2018, e la classe degli Imoca (International Monohull Open Class Association) nata nel 1981 e protagonista di tutte le grandi regata oceaniche.

Proprio da questa lunga storia, ma anche per dare nuove occasioni di confronto al suo numeroso “parco barche” che a oggi conta, tra progetti più o meno recenti, queste ultime tutte dotate di foil, ben 34 imbarcazioni, che è nata l’idea di inserirla nelle Classi protagoniste del prossimo giro del mondo. Una scelta che è anche uno stimolo alla ricerca e alla progettazione e che per la prima volta vedrà gli Imoca, fino a oggi destinati a regate in solitario come il giro del mondo del Vendée Globe oppure in equipaggio ridotto, come la Transat Jacques Vabre, impegnati in una regata a equipaggio completo per affrontare le dieci tappe di The Ocean Race. E tra queste la più lunga tappa nella storia del giro del mondo da Cape Town, in Sudafrica, a Itajaì, in Brasile con il passaggio di Capo Horn: oltre 12.000 miglia.

20 September 2021 11th Hour Racing Team’s two IMOCA racing yachts, Malama and Alaka’i sailing from Lorient to Concarneau, France following the finish of the Défi Azimut Photo by Amory Ross / 11th Hour Racing

In questo quadro s’inserisce la storia di tecnologia e arte del nuovo Imoca di 11th Hour Racing Team. Progettato da Guillaume Verdier, il nuovo Imoca del team statunitense presenta una serie di novità specie per quanto riguarda l’impostazione allround che lo distingue dai precedenti Imoca che avevano il loro massimo appuntamento, il Vendée Globe, con partenza e arrivo nello stesso porto, Les Sables d’Olonne in Vandea. Una partenza e soprattutto un arrivo all’insegna delle basse pressioni che giungono dall’Atlantico. Al contrario The Ocean Race avrà tappe e relative partenze e arrivi nelle più diverse situazioni meteo anche se, dice la storia della regata, con fasi finali all’insegna delle andature strette. Da qui la necessità di un’imbarcazione che non avesse punti deboli. Altra priorità e stata quella di far “decollare” il nuovo Imoca prima possibile. 

September 29, 2021. 11th Hour Racing Team’s Malāma heads offshore for the Transat Jacques Vabre qualification run with Charlie Enright and Pascal Bidégorry.

Ed ecco i particolari foil, che possono essere regolati nell’angolo di incidenza di circa 5 gradi e che grazie alla loro forma circolare (soluzione già applicata da Verdier su Hugo Boss, ndr)  oltre a dare un diverso sostentamento possono essere rientrati completamente nello scafo in condizioni di vento leggero, eliminando così inutili resistenze in acqua. La necessità di mantenere la massima lunghezza al galleggiamento assieme quella di tenere la prua fuori dall’acqua hanno poi portato a una prua a “spatola”, simile a quella di uno scow ma non così estrema come quelle proposte da Sam Manuard prima nei suoi Mini 6.50 e poi, sull’Imoca L’Occitane en Provence del 2020. 

August 07, 2021. 11th Hour Racing’s new IMOCA is rolled out of the shed at CDK Technologies in Port La Foret to see sunlight for the first time.

Un disegno della sezione di prua che si raccorda con uno scafo praticamente piatto nella fascia centrale con un accenno di “ali” laterali, degli ampi redan, che si collegano a fianchi verticali. Un disegno che Verdier ha applicato, ma in maniera non così decisa, su Apivia, scafo di Charlie Dalin, primo sul traguardo del Vendée Globe 2020-2021. (Nell’albo d’oro della regata appare però il nome di Jannik Bestaven, decretato vincitore grazie a un tempo di risarcimento assegnatogli per aver partecipato alle operazioni di  salvataggio di un concorrente). 

August 07, 2021. 11th Hour Racing’s new IMOCA is rolled out of the shed at CDK Technologies in Port La Foret to see sunlight for the first time.

Questo particolare design dello scafo, derivato anche dalla necessità di avere un’imbarcazione che, pur priva dei foil mantenesse la sua competitività, si abbina alla ricerca del miglior coefficiente aerodinamico, il famoso CX. Il ponte di coperta è infatti caratterizzato da una bassa tuga a tutto baglio, con numerose finestrature, che si allunga fino alla rotaia della randa e a un piccolo spazio all’aperto al quale si accede da passa uomo di poppa.

20 September 2021 11th Hour Racing Team’s two IMOCA racing yachts, Malama and Alaka’i sailing from Lorient to Concarneau, France following the finish of the Défi Azimut Photo by Amory Ross / 11th Hour Racing

Una vera e propria “cellula di governo e controllo” nella quale, con le timonerie e tutte le manovre rinviate al suo interno, i due skipper alla Transat Jacques Vabre e i cinque uomini di equipaggio alla The Ocean Race, gestiranno l’imbarcazione non solo al riparo dagli elementi naturali ma con un’imbarcazione che offre la minima resistenza all’aria. 

September 29, 2021. 11th Hour Racing Team’s Malāma heads offshore for the Transat Jacques Vabre qualification run with Charlie Enright and Pascal Bidégorry.

Un complesso di elementi che sul nuovo Imoca 11th Hour Racing, varato l’8 agosto 2021 con il nome di Mālama, parola della lingua hawaiana che significa assistere, curare, preservare, proteggere, realizza un “pacchetto” assolutamente innovativo e che rappresenta oggi, assieme ai materiali e ai processi per la sua costruzione, il punto di riferimento per chi intende cimentarsi in questa generazione di Imoca anche da The Ocean Race. 
Ma l’Imoca 11th Hour Racing a tutti gli aspetti che parlano di ricerca e tecnologia abbina il messaggio che la Fondazione 11th Hour Racing porta con le sue iniziative e le sue imbarcazioni in tutto il mondo per stimolare atteggiamenti e soprattutto comportamenti positivi e di difesa dell’ambiente naturale, specie quello marino. Messaggio che è riassunto nello slogan: “Quello che è sotto la superfici ci collega tutti”.

Per farlo 11th Hour Racing Team ha deciso di utilizzare scafo e vele del suo Imoca come vera “tela” sulla quale, attraverso il linguaggio universale delle immagini, proporre il suo invito progetto ambientalistico. Così, sugli oltre 151 metri quadrati della randa del nuovo Imoca, Stefano e Marco Schiavon, fondatori dello studio  Van Orton Design, con un’opera all’insegna del loro stile “gotich-pop” hanno riassunto il messaggio positivo e pieno di speranze di 11th Hour Racing Team. Un’opera che, attraverso la composizione cromatica e la grafia che ha fatto di Van Orton Design lo studio di riferimento per grandi brand, da Disney a Microsoft, da Armani a BMW, stimola, come ha dichiarato Rob MacMillan, co-fondatore di 11th Hour Racing a: “Risposte emotive e a stabilire una vera connessione con l’oceano. Un principio fondamentale per coinvolgere le persone nella nostra causa per l’ambiente naturale”. Balene, cavallucci marini, onde, richiami agli orizzonti sul mare, animano, con colori forti e allegri, il simbolico 11 che distingue il Team assieme ai 12 punti che segnano il tempo nel logo di 11th Hour Racing. “Amiamo le cose luminose e audaci” ha dichiarato Marco Schiavon. “E crediamo che i colori rendano l’hard-work di 11th Hour Racing di grande impatto e molto fresco”. 

August 23, 2021. 11th Hour Racing’s new IMOCA gets rolled out of the shed at MerConcept in Concarneau for launching and measuring.

E i colori sono protagonisti anche su tutto lo scafo con una grande onda che dai fianchi prosegue sulla vela di prua realizzando così l’insieme articolato e coinvolgente di una narrazione che solo la potenza delle immagini può rendere, oggi più che mai, universale. 

E che Mālama del 11th Hour Racing Team porterà attorno al mondo.

Emilio Martinelli

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