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Marche Yachting & Cruising 

La settimana dedicata alle Marche.

L’Expo Dubai 2020, è stata la cornice che ha visto debuttare sulla scena internazionale l’associazione nata con l’obiettivo di promuovere con il supporto della Regione Marche e della Camera di Commercio delle Marche, il ruolo strategico che la cantieristica navale e, più nel dettaglio il comparto nautico e relativa filiera, ricoprono per l’intera regione.

The Ancona port

Una realtà che annovera nomi del calibro di CRN Ferretti Group, ISA/Palumbo Superyachts, Cantiere delle Marche, Wider, CPN e Cantiere Rossini (Lisa Group), FM Architettura di Interni, LP Luxury Projects, Massari Design. A questi si aggiungono anche firme del design e dell’arredo come Poltrona Frau e Cantori, mentre sul fronte dei produttori di componentistica spiccano i nomi di Team Italia, AMS Advanced Mechanical Solutions, SailADV, Corset/Linset, Furlanetto International, Marine Shore Assistance e Videoworks. Era il 21 febbraio. A distanza di alcuni mesi da quella data abbiamo incontrato l’assessore Mirco Carloni, Vice Presidente Regione Marche e l’Ing. Maurizio Minossi, Presidente dell’Associazione che ci hanno rilasciato queste interviste.

Marche Yachting & Cruising 
Mirco Carloni

Mirco Carloni

Quali le ragioni alla base della scelta di annunciare la creazione del nuovo cluster in occasione di Expo Dubai?
La nostra Regione è terra di eccellenze e la costruzione di navi di lusso, sia yacht che navi da crociera con una storia consolidata da più di 70 anni grazie a cantieri, designer e una catena di subfornitura di caratura mondiale. La Giunta regionale ha individuato in questo settore uno dei principali motori di sviluppo, un vero driver di promozione del territorio su cui investire. Abbiamo quindi accolto con estremo favore la nascita dell’importante Associazione Marche Yachting and Cruising (MYC) i cui membri rappresentano i principali protagonisti della filiera e sono formidabili ambasciatori del nostro brand Marche “Land of Excellence” specialmente su mercati fortemente orientati al lusso come quello di Dubai, degli Emirati Arabi Uniti e di tutto il Medio Oriente.

Che impatto genera l’economia del mare sulla Regione Marche? E nello specifico quella correlata alla nautica?
La yachtistica ed il cruising di lusso rappresentano per la nostra Regione un giro di affari stimabile in oltre 1 miliardo di euro all’anno con un dato di esportazione sopra al 90% e con un numero di addetti superiore ai 3mila, dislocati nelle diverse centinaia le aziende coinvolte nella costruzione di navi ed imbarcazioni da diporto e sportive e nella componentistica. Le navi da crociera più lussuose e gli yacht obiettivo dei “paparazzi” nel mondo sono spesso “made in Marche, sia come costruzione che come design e tecnologia.

Le Marche sono anche una destinazione turistica. In questo ambito ci sono allo studio progetti per promuovere ancora di più la regione anche come meta per la nautica?
La Regione Marche deve affermarsi sempre più come meta per la nautica visto l’enorme patrimonio paesaggistico, culturale, storico, enogastronomico che può offrire al turista creando una ricaduta economica per l’intero territorio. Per questo motivo il Presidente Acquaroli titolare delle deleghe in materia, in coerenza con “Il Piano Regionale dei porti” ha operato una scelta lungimirante e strategica individuando tra gli obiettivi territoriali il potenziamento e l’ammodernamento delle strutture portuali esistenti, il miglioramento della vivibilità locale, il miglioramento della mobilità delle persone e dei flussi turistici legati a questo importante settore della nautica da diporto e della pesca. Al fine di ottenere un concreto e sostenibile sviluppo delle aree portuali e mettere a sistema le infrastrutture portuali con il territorio circostante, il piano deve offrire una dotazione di infrastrutture, servizi pubblici e privati efficienti ed adeguati alla complessità dell’area. Inoltre il piano dovrà favorire positive dinamiche di sviluppo economico, soprattutto, nei settori della marineria del diporto, della pesca e dello sport”.

The Launch of CRN MY RIO 62m

A tal proposito avete in programma un coinvolgimento nell’Associazione anche di marina e porti e turistici che operano sul territorio?
Ogni iniziativa per la crescita e lo sviluppo del territorio regionale adottata da questa giunta viene concertata con le imprese in base ad un principio di sussidiarietà a cui teniamo molto. Solo attraverso un dialogo istituzionale continuo e concreto è infatti possibile capire le necessità delle aziende e fornire, per quanto di nostra competenza, risposte e sostegno per la valorizzazione del settore. Crediamo fortemente nelle potenzialità di questo comparto anche a livello occupazionale e, in sinergia tra pubblico e privato, impieghiamo tutte le energie affinché anche questo settore strategico possa crescere, valorizzarsi e trainare la nostra regione verso la ripresa e al rilancio, aprendo nuove possibilità di internazionalizzazione per l’economia marchigiana. Sarà anche nostro compito dialogare, nei nostri limiti istituzionali, con investitori stranieri che vedono nel nostro territorio un’area di creazione di nuove imprese che si innestano su un tessuto altamente volto al “saper fare”.

The Launch of the ISA GT 45 Metri

Il settore delle crociere rappresenta un fronte sul quale dopo la pandemia la Regione intende investire per attrarre più scali da parte delle compagnie che operano nel settore?
Regione Marche collabora già da tempo con Msc Crociere che attracca al porto di Ancona e speriamo che con il regredire della pandemia si possano riprendere le attività a pieno regime. Le crociere sono importanti perché le escursioni che vengono programmate durante le soste garantiscono un indotto non solo sulla costa ma anche nell’entroterra. Cito ad esempio le grotte di Frasassi molto amate dai croceristi. Il Presidente Acquaroli sta lavorando intensamente sul fronte della promozione del territorio a livello internazionale attraverso spot e programmi tv. Siamo convinti dell’attrattività delle nostre eccellenze e siamo altrettanto convinti che nei prossimi mesi sempre più turisti vorranno fare tappa nella nostra regione.

Il made in Marche vanta una lunga e gloriosa tradizione in molti settori considerati eccellenze italiane: calzaturiero, design, enogastronomia, moda/abbigliamento. Si può dire che la nautica è una voce che si aggiunge a pieno titolo a questo elenco?
“Marche: Land of Excellence” è la nuova identità visiva che, a partire da Expo Dubai, abbiamo individuato per rappresentare le nostre imprese e la nostra regione sul panorama internazionale. Passaggio non casuale perché le nostre aziende, in primis quelle della nautica, sono riconosciute dagli addetti ai lavori e dagli esperti tra le migliori a livello internazionale grazie ad un DNA, che definirei marchigiano, costituito dalla eccellente capacità artigianale unita ad incontestabili doti di serietà, qualità ed ascolto. Un patrimonio di conoscenza e capacità su cui investiamo risorse consistenti per migliorarne l’aspetto innovativo e di posizionamento sul panorama internazionale. Mai come ora le aziende marchigiane che lo desiderano hanno la possibilità di aprirsi ai mercati esteri ed intraprendere e consolidare il percorso di internazionalizzazione grazie ad un costante supporto economico ed istituzionale che si è concretizzato con i recenti ed importanti accordi stipulati con la Camera di Commercio delle Marche.

Maurizio Minossi

Ing. Maurizio Minossi –  Presidente Associazione Marche Yachting & Cruising

Come nasce l’idea di dare vita a Marche Yachting and Cruising?
Da un confronto tra i soci fondatori, che hanno ravvisato un gap evidente tra l’importanza e la lunga storia del settore yachting e cruising nel territorio delle Marche e come queste attività erano confinate all’interno della cerchia degli addetti ai lavori e poco percepite dal territorio stesso e da alcune delle sue istituzioni

Quali sono gli obiettivi che l’associazione si è prefissata?
Collaborare nell’interesse comune su formazione, innovazione, internazionalizzazione e dialogo con gli organi di Amministrazione Locale.

In che modo l’attività dell’associazione sarà regolata e quali saranno le aree d’intervento e le iniziative che saranno prese in futuro?
La Associazione si basa sul contributo operativo degli associati, unito a professionisti specialisti; abbiamo già proficuamente iniziato dal dialogo con le scuole (Università Politecnica delle Marche, ITS Tecnologia & Made in Italy di Recanati e l’ITIS-Nautico “Volterra-Elia”) e con la Regione Marche.

the Ancona Port

A quale audience intende rivolgersi l’Associazione?
Aziende della filiera con sedi o siti produttivi nelle Marche.

A oggi quante sono le aziende che fanno parte dell’Associazione e in previsione contate di incrementarne il numero?
Abbiamo diciotto aziende associate (arriveremo presto a venti) e la Università Politecnica delle Marche.

A livello strategico con quali altri partner, enti, associazioni di categoria Marche Cruising and Yachting prevede di allacciare collaborazioni o partnership in futuro?
Regione Marche, Camera di Commercio, Autorità Portuale e Comuni.

Aziende e personale specializzato, in questo ambito l’Associazione ha come obiettivo quello di farsi di promuovere il tema della formazione mettendo in contatto domanda e offerta? 
Più che di “placement” parlerei di dialogare con le scuole per modellare la formazione, nei limiti della loro flessibilità, perché emergano delle figure professionali adeguate al settore nel 2025; ovviamente massima disponibilità a stage, tirocini e lezioni in aula di chi vive in azienda.

Venezia, Genova, Viareggio, Marina di Carrara, Napoli, sono state e sono, in alcuni tuttora, sedi di eventi legati al mondo della nautica. In passato anche Fano fu teatro con lo Yacht Festival diede vita a un salone/rassegna nautica. Ci sono riflessioni in tal senso per dare vita a un’iniziativa del genere in futuro?
Abbiamo la fortuna di abitare in una regione che nel 2019 Loneley Planet inserì tra i posti più belli nel mondo da visitare e crediamo davvero che i nostri prodotti e servizi godano della tradizione e della storia del territorio; per cui, se mi posso permettere il paragone, come un vino si capisce meglio andando a visitare vigneti e cantine che gustandolo in fiera, cosi noi vogliamo adottare come strumento principe della promozione le visite da noi degli operatori di mercato.

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