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Perini Navi di The Italian Sea Group di Giovanni Costantino

Giovanni Costantino, 59 anni, fondatore e amministratore delegato di The Italian Sea Group, commenta l’acquisizione di Perini Navi che il suo gruppo si è aggiudicato a fine dicembre 2022 per 80 milioni di euro: “Il giusto completamento del nostro primo decennio di attività”.

Signor Costantino, il Gruppo Sea Italia controlla Admiral Yachts, Tecnomar, Tecnomar per Lamborghini 63, NCA Refit e ora anche Perini Navi. Qual è il progetto industriale di Perini Navi di Giovanni Costantino?

Giovanni Costantino. Innanzitutto abbiamo già iniziato e con grande energia. I siti di Viareggio e La Spezia sono pienamente operativi. Il progetto di Perini è quello di procedere conservando le linee strategiche e storiche del prodotto ma interverremo, e lo abbiamo già fatto, con grandi innovazioni tecnologiche sul sistema velico e sulla propulsione, ma sottolineo, pur conservando le linee storiche, interverremo anche a livello estetico. Questo da un punto di vista industriale. Poi c’è un evento a cui teniamo molto. Infatti, abbiamo già confermato l’ottava edizione della Perini Navi Cup che si terrà dal 13 al 16 settembre 2023 a Porto Cervo.

Giovanni Costantino

Per quanto riguarda i siti produttivi di Viareggio e La Spezia, quali sono i progetti?

G.C. Viareggio continuerà ad occuparsi in esclusiva di Perini-sail. È già avvenuto un cambiamento strategico-commerciale. Cioè Perini costruirà solo grandi yacht a vela di oltre 50 metri.

Quindi il settore che era Perini Power scompare?

G.C. Perini costruirà solo navi a vela. Per il motore procederemo con i nostri marchi e dal prossimo giugno cederemo il marchio Picchiotti che è il più antico cantiere italiano: è nato nel 1600.

Il cantiere italiano Sea Group

Qual è la situazione degli ordini Perini?

G.C. Chiuso il contratto con l’armatore, stiamo completando, siamo al 60%, un ketch di 60 metri che era in produzione. Avremo bisogno di 18 mesi. È in fase di completamento anche un 47 metri che abbiamo esaminato nel progetto globale. Sarà il primo Perini interamente gestito da noi e lo presenteremo a breve. Inoltre, prima dell’acquisizione, avevamo venduto due ketch di 56 metri che ora saranno Perini. Infine, stiamo completando il catamarano più grande del mondo: 47 metri per 18 metri di larghezza. E anche questo sarà Perini.

 

Il cantiere navale Perini Navi

C’erano anche alcuni motoryacht Perini in produzione …

G.C. Sì, ma non andranno in mare come Perini. In accordo con gli armatori, sono stati sottoposti a un restyling e prenderanno il marchio Admiral Yachts. Entrambi sono in fase di lavorazione a La Spezia, dove probabilmente porteremo alcuni Tecnomar nell’ambito di un ripensamento degli spazi. È una strategia logistica che stiamo sviluppando.

Più in generale, qual è la strategia del Gruppo Perini per il futuro?

G.C. Confermare la nostra attuale strategia nei motoryacht per portare avanti il marchio Perini e superare i 50-55 metri di lunghezza per competere con i cantieri del Nord Europa.

Emilio Martinelli

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