Skip links

Profiles: Massimo Frascella, Direttore del Design di Jaguar Land Rover

Massimo Frascella è stato l’artefice di un cambio epocale che si è consumato in poco più di due lustri.  (Qui tutti i nostri post su Land Rover)

Massimo Frascella
Massimo Frascella, ©Giovanni Malgarini

Inizia tutto nel 2011

Tutto ha avuto inizio nel 2011 con il debutto dell’Evoque. Nel 2017 è stata la volta della Velar, un altro tassello fondamentale nel percorso di rinnovamento culminato nel 2019 con l’ingresso del nuovo Defender. Gli ultimi due capitoli sono stati il lancio delle nuove generazioni della Range Rover avvenuto lo scorso anno e infine, a primavera 2022, della Range Rover Sport. Un dinamismo alimentato da un lavoro di ricerca nel quale il design ha avuto un ruolo chiave. 

Massimo Frascella
Range Rover Sport

Land Rover e la capacità di esplorare strade nuove

Non poteva essere altrimenti. Fa parte del DNA del marchio.

Massimo Frascella

I modelli prodotti da Land Rover hanno elevato il concetto di esperienza di guida dall’asfalto all’offroad. Lo stesso tipo di approccio si ritrova nelle capacità dimostrate dal marchio britannico di uscire dai sentieri battuti ed esplorare di volta in volta nuovi territori espressivi. Un lavoro di ricerca che ha permesso a Land Rover di coniare uno stile che abbraccia una visione modernista del design. 

Massimo Frascella

Massimo Frascella e il nuovo corso

Questa nuova corrente di pensiero parla anche italiano e porta il nome di Massimo Frascella, Direttore del Design di Jaguar Land Rover.

Massimo Frascella

C’è un fil rouge che accomuna a livello concettuale e di design i modelli che il brand ha presentato dal 2011 a oggi?

In Land Rover lo abbiamo definito emotional connection: ovvero creare prodotti in grado di stabilire una connessione emotiva. Tutto è iniziato con l’Evoque. Prima di allora il pensiero prevalente faceva leva sull’idea che erano vetture in grado di andare ovunque.

Massimo Frascella

Oggi l’approccio è cambiato e il processo di acquisto poggia sul desiderio di avere una Land Rover o una Range Rover a prescindere dall’utilizzo. All’aspetto puramente funzionale, che rimane comunque, oggi si è aggiunto quello formale legato a un design emozionale che li rende oggetti desiderabili. 

Massimo Frascella

Fino a poco tempo fa nell’immaginario collettivo vetture come la Defender comunicavano a livello di sensazioni un’idea di avventura da vivere in contesti remoti e selvaggi. Oggi stiamo assistendo a un cambio di paradigma? 

Certamente. Basta vedere l’ultima Defender, oppure l’ultima generazione di Range Rover. Hanno stabilito un legame e dato vita a una forma di dialogo con l’architettura di metropoli quali Londra, Parigi, New York. Non sono più viste quindi come oggetti “alieni”, ma si sono perfettamente integrate nel contesto architettonico urbano. 

Massimo Frascella
Massimo Frascella, ©Giovanni Malgarini

Quanto ha contribuito il design a cambiare questa percezione? Nel caso di Land Rover il tema ruota attorno al concetto di modern luxury. Cosa vuol dire esattamente?

La nostra visione segue la filosofia di un modernismo basato sulla pulizia formale. Il lavoro di ricerca è indirizzato all’eliminazione del superfluo senza però intaccare l’identità e la riconoscibilità dell’oggetto che resta immune allo scorrere del tempo. Siamo lontani dalle mode e da tutto ciò che rientra in una logica di ostentazione. Il concetto di lusso, nel nostro caso, rifugge gli stereotipi e va invece nella direzione di far vivere un’esperienza unica ai nostri clienti. 

Massimo Frascella

In termini di esperienza, un’auto oggi è sempre di più un luogo che si abita. Come tale deve riuscire a comunicare le sensazioni che trasmette osservandone la linea esterna? 

Nel modo più assoluto. Oggi una vettura, soprattutto nella fascia alta del mercato, va immaginata nel suo insieme, senza porre distinzioni tra interno ed esterno. È una parte fondamentale che accompagna il lavoro di ricerca. I materiali, le linee, le forme, i colori devono poter dialogare tra loro in modo da regalare un’esperienza che definirei olistica. 

In tal senso oggi l’aspetto tecnologico è sempre più presente e guida anche certe scelte a livello di design. Come si concilia l’esigenza di avere una strumentazione digitale, elemento irrinunciabile, all’idea di concepire ambienti di bordo eleganti e raffinati?

La tecnologia è un grande vantaggio e sicuramente arricchisce l’esperienza di guida, ma può diventare un grosso problema se non gestita in modo corretto. Basti anche pensare all’elettrificazione che impone alle vetture determinate proporzioni, certi valori aerodinamici che poi ne determinano la forma. Un rischio di appiattimento generalizzato e di omologazione esiste. Come Jaguar Land Rover stiamo adottando un criterio nel quale l’elemento tecnologico deve ricoprire un ruolo funzionale e di servizio, sta poi a noi capire quale tipo di tecnologia, in che misura, e il modo in cui deve essere presente. 

Massimo Frascella

Il 2022 sarà ricordato come l’anno che ha visto entrare sulla scena la nuova generazione di Range Rover Sport. Quale è stato l’aspetto più avvincente di questo progetto?

Massimo Frascella

A livello di dettagli quali sono gli elementi più caratterizzanti di questi due modelli?

La Range Rover, per esempio, ha fanali anteriori e una griglia più profonda sulla parte frontale in modo da rimarcare uno stile formale. La Sport dispone invece di una calandra di tipo stealth e i fari sono più sottili, tutti elementi che nell’insieme trasmettono una sensazione di forte dinamismo. Anche le fiancate presentano, a livello di esecuzione, differenze sostanziali. Nella Range Rover il profilo appare incredibilmente pulito. Inoltre, la linea ascendente delle soglie sembra quasi voler sollevare la vettura. Nella Sport la fiancata è caratterizzata da linee tese e si presenta più scolpita e muscolosa. 

Massimo Frascella

Prendiamo la Parentesi di Castiglioni, nell’arredo. Oppure il Royal Oak di Audermars Piguet in orologeria e la Defender in campo automotive. Sono considerate nei loro rispettivi ambiti vere e proprie icone. Cosa le ha rese tali?

Sono oggetti che hanno superato la prova del tempo. Sono la sintesi di un’idea di design estremamente ricercato, ma immediato da comprendere anche oggi, a distanza di molti anni dal momento in cui sono stati concepiti. Il concetto di semplicità che esprimono va oltre il senso di appartenenza a un’epoca specifica rendendoli così sempre attuali.  

Matteo Zaccagnino

Leave a comment