Glenn Ashby è riuscito a realizzare uno dei suoi sogni. Australiano, 45 anni, argento nel catamarano Tornado alle regate delle Olimpiadi di Pechino 2008 Glenn Ashby con Emirates Team New Zealand ha vinto due volte l’America’s Cup, l’ultima all’edizione di Auckland 2021 e oggi è impegnato, sempre con i Kiwi, nella preparazione alla difesa della Vecchia Brocca nella 37a America’s Cup in programma a ottobre 2024 a Barcellona. (Qui tutti i nostri post su Emirates Team New Zealand)
Glenn Ashby, un sogno che si avvera
Da bambino Ashby sognava di essere da grande l’uomo più veloce al mondo spinto solo dal vento. Dal 12 dicembre ha coronato il suo sogno. Alla guida di una specie di proa polinesiano dotato di ruote e con una vela alare simile a una lama di coltello ha raggiunto la velocità di 222,4 km/h. Sede del record, il Gairdner Lake, un lago salato nel sud dell’Australia.
Glenn Ashby e il record del mondo
Una corsa che ha polverizzato il precedente record del 2009 e dell’inglese Richard Jenkins che con un mezzo simile, il Greenbird, aveva raggiunto i 202,9 km/h su un lago salato nel deserto di Mojave, California. Jenkins raggiunse il suo record dopo dieci anni di tentativi. Glenn Ashby ha impiegato meno di un anno. L’annuncio del progetto “Land speed” l’assalto promosso da Emirates Team New Zealand e sponsorizzato da Toyota a quello che ufficialmente si chiama The Wind Powered Land Speed World Record, nel febbraio 2022. E subito è cominciata la costruzione di Horomuku, che in lingua Maori significa “scivola rapidamente sulla terra”.
Un mezzo in carbonio e compositi
Horomuku ideato e costruito in fibra di carbonio e compositi dal team progettuale di Emirates Team New Zealand ha l’elemento principale, lo scafo, dove si trova la cellula del pilota che guida con un volante e ha pedali per regolare assetto, trim della vela e freni, lungo 14,20 metri. Il braccio del bilanciere porta la larghezza del mezzo a 8,20 metri. Horomuku appoggia su quattro ruote: lo scafo ne ha due gemellate a “poppa”, una singola a “prua” e una nello scafetto all’estremità del braccio del bilanciere. La vela alare e rigida è alta 11,10 metri.
Glenn Ashby i primi test ad agosto
Ad agosto 2022 i primi test in Nuova Zelanda sulla pista dell’aeroporto militare di Auckland, poi il trasferimento in Australia e sul Gairdner Lake che però era ancora ricoperto da uno strato di acqua. Si è dovuto attendere che terminassero le piogge e che il lago si asciugasse: soprattutto che ci fosse il vento giusto. A ottobre i primi lanci di prova presto fermati dalle piogge.
Un lungo stop fino ai primi di dicembre quando, con il tempo migliorato, si è tornati sul lago. E le cose vanno subito bene. Il 5 dicembre Horomuku arriva a 190 km/h con 20 nodi di vento. “Guidare è stata dura, ma ci siamo” il commento di Glenn Ashby al termine della giornata. Il meteo si stabilizza e nei giorni successivi Ashby inanella una serie di lanci sopra i 180 km/m.
12 December 2022, una data da ricordare
Poi il 12 dicembre ecco le condizioni perfette: 20 nodi di vento. Glenn Ashby lancia Horomuku ed è record: 222,4 km/h. Lo dice il sistema GPS installato a bordo di Horomuku che nei due secondi presi in considerazione per determinare la velocità massima invia 21 posizioni con un errore di 10 millimetri.
Manca solo la ratifica da parte della International Land and Sandyachting Federation ma Glenn Ashby ha realizzato il suo sogno da bambino e Matteo De Nora, Team Principal di Emirates team New Zealand, può dire che: “Il progetto Land speed è stata una nuova opportunità per spingere i confini nei campi dell’aerodinamica, delle forze strutturali, dei metodi di costruzione e dei materiali. Ciò che viene spesso sottovalutato è che le tecnologie che esploriamo in sfide come questa, o in una campagna per l’America’s Cup, sono in definitiva le fondamenta della tecnologia di domani”.