Se esistessero le Olimpiadi dello yacht design, Serenity avrebbe al collo come minimo una medaglia d’oro.
Il primo SF40 di Mondomarine, varato a settembre dello scorso anno durante la festa organizzata per festeggiare i 100 anni del Cantiere Campanella, ha infatti vinto il più prestigioso dei premi dedicati al mondo dello yachting: il World Superyacht Award per gli yacht semidislocanti sopra i 40 metri.
Lunga 42,30 metri e larga 8,80, Serenity è un motoryacht semidislocante con scafo e sovrastruttura in alluminio.
Ma, soprattutto, è la prima unità della linea SF che si inserisce, esaltandolo, nel nuovo corso di Mondomarine. Il suo modellino in scala fu presentato al Dubai International Boat Show nel 2014 riscuotendo grandi consensi. Ma nessuno avrebbe immaginato che, tra i tanti visitatori, uno in particolare ne sarebbe rimasto talmente colpito da decidere di trasformare quella maquette nella prima unità navigante della serie.
Summa perfetta tra forma e funzione, Serenity ha linee esterne e layout firmati da Luca Vallebona, un giovane e talentuoso yacht designer che si è formato alla scuola di Nauta Yachts. “L’armatore aveva idee chiarissime. Ha chiesto una cabina con vista mozzafiato e la massima privacy possibile” spiega Vallebona.
“Per il layout degli interni sono partito da qui, e ho sviluppato l’intera imbarcazione intorno alla master suite posizionata sul main deck, dove di norma si trova la timoneria. Inoltre mi era stato chiesto di rimanere sotto le 500 tonnellate così ho lavorato sui volumi e sulla sezione di prua.
Il look vagamente militare di Serenity, le sue linee e la sua prua verticali servono a bilanciare le altezze importanti. Ma in tutta onestà, una volta varata mi sono reso conto che la mia esperienza nel mondo della vela mi ha profondamente influenzato senza che io me ne rendessi conto», conclude.
La privacy richiesta dall’armatore è assicurata dallo sviluppo delle scale che attraversano lo yacht passando sotto al ponte superiore per sbucare nella zona di poppa bypassando l’upper deck che è dedicato all’armatore e alla sua famiglia. Una scelta inusuale, ma fortemente voluta, che ha condizionato il layout di Serenity.
L’interior design dello yacht è firmato dalla bahrainita Fatema Almaidan di SFL Design che aveva già lavorato su un Benetti Tradition 105 e su un Riviera 77, oltre che su numerose residenze e che conosce bene l’armatore. Questo legame forte con la barca le ha permesso di esprimersi al meglio e di guadagnarsi il plauso del pubblico e degli addetti ai lavori. Tutto lo yacht è caratterizzato da colori caldi che richiamano le influenze del Middle East e dalla scelta di avere aree di rappresentanza alternate ad areee estremamente private. “L’armatore ha chiesto atmosfere andaluse con particolari che ricordassero però le sue origini”, spiega l’interior designer, “qualcosa che fosse comodo, elegante, vivibile e intimo al tempo stesso. Come sempre mi sono ispirata a un mix di culture e di stili, ma ho scelto mobili e tessuti italiani perché adoro il vostro design”, conclude.
Serenity, che è articolata su tre ponti, cui si aggiunge il fly, ha una divisione rigorosa degli spazi. Il ponte inferiore ospita quattro cabine ospiti doppie, tutte contraddistinte da colori diversi che vengono ripresi nei marmi usati per i bagni, e la zona equipaggio. Il main deck è quasi interamente occupato dal salone caratterizzato dal marmo Calacatta usato per i pavimenti e dalle finestre a tutta altezza incorniciate da profili in palissandro glossy.
L’ambiente è estremamente rilassante e, pur essendo lineare, ha particolari, come la dormeuse all’ingresso o gli elementi dorati sopra le finestre, che riprendono il gusto del Middle East. I due divani con tessuti di Antico Setificio Fiorentino si fronteggiano e fanno da cornice a un caminetto che, quando è acceso, regala grande intimità. Il ponte superiore è interamente dedicato all’armatore e, oltre alle due aree relax di poppa e di prua, accoglie la suite armatoriale e un salotto, dominato dalle tonalità del rosso e dell’ocra che, come lasciano intendere le fotografie delle grandi star appese lungo i lati, può essere trasformato in sala cinema grazie alle pareti isolate acusticamente e ricoperte in pelle firmata Foglizzo.
La suite, dominata da un letto con testiera di Poltrona Frau, gode di una meravigliosa vista panoramica grazie alle vetrate a tutta altezza e alla scelta di posizionare il bagno (che dispone di una vasca free standing firmata Agape) su un livello più basso. La zona armatoriale dispone anche di tue terrazze abbattibili sui lati simili a quelle del salone, ma di dimensioni più contenute.
In tutta la barca sono sapientemente disseminati pezzi di design italiano: dalle luci di Artemide, Barovier & Toso e Patrizia Garganti, ai mobili da esterno di Paola Lenti fino ai divani di Donghia e alle decorazioni di Murrina che, uniti a sapienti tocchi d’oriente che riportano alle origini della famiglia armatrice, ne fanno davvero una barca da sogno.