Il passato incontra il futuro. Oppure: tradizione e innovazione. O, in alternativa, dalla vela al motore. Non c’è che dire, c’è l’imbarazzo della scelta sui titoli che possono accompagnare la novità presentata da Spirit Yachts. A guardarla bene salta subito all’occhio che, in questo caso, ci troviamo davanti a un progetto davvero fuori del comune. Progetto però, che nel giro di alcuni mesi, diventerà una realtà navigante. O, per dirla meglio, volante.
Sì, perché quest’imbarcazione di 35 piedi è stato concepito per navigare in assetto foil. Ma andiamo con ordine. Tutto ha avuto inizio dalla volontà dell’armatore di Geist, un maxi yacht a vela di 30 metri costruito sempre da Spirit Yachts, di dotarsi di una chase boat. Non una barca appoggio come quelle che si trovano attualmente sul mercato. In questo caso aveva in mente qualcosa di speciale e di unico. Da qui ha preso corpo e forma il concetto di uno scafo che all’apparenza ha sì uno stile retrò ma al suo interno cela invece un concentrato di alta tecnologia.
Le linee esterne
Il design pulito ed essenziale delle linee riporta alla memoria quelle che caratterizzavano le race boat degli anni 20. In questo caso specifico però il riferimento a un nome preciso: Baby Bootlegger. Progettato da George Crouche e costruito nel cantiere di Henry B. Nevins a New York questo runbaout in legno vinse nel 1924 e nel 1925 le mitica APBA Gold Cup di Detroit. Ma oltre a i meriti sportivi dal punto di vista tecnico Baby Bootlegger salì alla ribalta perché montava un motore otto cilindri a V della Hispano-Suiza, prodotto su licenza negli Stati Uniti dalla Wright-Martin, e assurto alle cronache per aver fatto volare nella Prima Guerra Mondiale molti celebri caccia militari, come lo SPAD S.XIII. Un legame quello con il volo, questa volta sull’acqua, che torna d’attualità con il progetto messo a punto da Spirit Yachts.
Un cuore hi-tech
Un percorso quello intrapreso dal cantiere del Suffolk che ha coinvolto anche BAR Technologies altra realtà anglosassone, a ribadire la forza del made in UK, alla quale è stato affidato il compito di seguire tutta la parte relativa ai foil e ai sistemi di gestione e di controllo in volo. BAR Technologies non è nuova in questo ambito avendo all’attivo una partecipazione alla Coppa America, più precisamente la 35° edizione, al fianco di Sir Ben Ainslie alla quale si aggiunge in campo nautico quella portata avanti con Princess per lo sviluppo dell’Active Foil System che equipaggia l’R35. Il sistema di propulsione elettrico abbinato a tre foil in alluminio, due laterali e un terzo a T (per intenderci simile a quello visto sugli AC75 nell’ultima America’s Cup) che fungerà anche da timone, permetteranno a Spirit 35 di sollevarsi già a 14 nodi. In termini di prestazioni questa fuoriserie del mare è accreditata di una velocità di punta intorno ai 30 nodi e di un’autonomia, sempre a questa andatura, di ben 100 miglia nautiche.
“Ultimamente l’interesse verso una mobilità sostenibile anche sul mare sta portando grandi cambiamenti nel settore nautico. Ecco perché siamo orgogliosi di lavorare con BAR Technologies per tracciare una nuova rotta in questo ambito. Il background di BAR nelle competizioni ad elevato contenuto tecnologico li ha resi il partner ideale per questo progetto, dove la tradizione si fonde con l’innovazione dando vita a un’imbarcazione elegante ma moderna” ha commentato Sean McMillan, CEO e Head of Design di Spirit Yachts.
La costruzione
Prima di vederla navigare o meglio volare bisognerà aspettare ancora alcuni mesi. Spirit 35 è attualmente in costruzione all’interno dell’unità produttiva di Ipswich e la consegna è prevista entro giugno di quest’anno. Per lo scafo sarà utilizzato il cedro giallo dell’Alaska abbinato a inserti in carbonio per garantire maggiore rigidità alla struttura mentre le superfici esterne saranno rivestite in Sipo africano rifinito con una vernice lucida tale da evocare quella del mogano. Due le configurazioni previste per il layout di coperta: una più sportiva a due posti stile spider alla quale se ne aggiunge una seconda votata a un utilizzo più crocieristico con tanto di divanetto per sei e tavolino per navigare con ospiti e amici. In termini di misure lo Spirit 35 porta in dote una lunghezza di 10,5 metri ha una larghezza massima di 2,1 metri e un peso totale di 2,4 tonnellate.
Matteo Zaccagnino