Il 2023 passerà alla storia come un anno carico di significati. Alle novità, in termini di prodotto, che accompagnano sempre una stagione si abbinano una serie di ricorrenze e traguardi davvero significativi. Accanto al 60° anniversario di due icone del tempo quali il Rolex Cosmograph Daytona e il TAG Heuer Carrera vale la pena evidenziare altre importanti ricorrenze che hanno il mare come protagonista assoluto. Calendario alla mano, 75 anni fa, nasceva Omega presentava il Seamaster, collezione diventata un riferimento assoluto per l’orologeria subacquea. Cinque anni dopo è il momento di Blancpain conquistare la scena presentando il Fifty Fathoms segnatempo il cui contributo si è rivelato determinante nel rendere sempre più accessibile l’attività subacquea. Il 1953 si conferma un anno speciale per gli orologi a vocazione marina. Le cronache dell’epoca riportano che proprio quell’anno il mare ha tenuto a battesimo una leggenda del calibro del Rolex Submariner. Dalla Svizzera all’Italia il passo è breve. Nel 1973 Alemanno, realtà tutta italiana, presenta il suo primo diver celebrato oggi nella collezione Shark.
E restando sempre in quel periodo da segnalare il debutto del Riviera di Baumer & Mercier famiglia di segnatempo oggi diventata pilastro dell’offerta della casa elvetica. Vent’anni dopo, nel 1993, tocca ad Audemars Piguet presentarsi sul mercato con la linea Royal Oak Offshore, nome che la dice lunga sul rapporto con il sesto continente. Anche perché tra i modelli che consacrarono il successo di questa famiglia di orologi figura una versione limitata concepita per celebrare la vittoria di Alinghi all’America’s Cup del 2003. E proprio la Coppa America si conferma ancora una volta una preziosa fonte d’ispirazione per il mondo delle lancette. Prova ne sono le recenti novità introdotte da Panerai e Tudor new entry al fianco di Alinghi Red Bull Racing. A proposito, prima che me ne dimentichi, il 2023 sancisce anche il quinto anno di Sea Time. Qualcosa di più di uno speciale dedicato al mondo degli orologi subacquei almeno a giudicare dai riscontri e dal gradimento fin qui ricevuti. Mi piacerebbe definirla una lettura che si prefigge lo scopo di far riaffiorare in superficie le tante storie che contraddistinguono questo settore così ricco di emozioni autentiche.
Matteo Zaccagnino