L’abito non fa il monaco ma il velista sì, eccome. Soprattutto quando di mezzo c’è una competizione del calibro della Coppa America. Sì, perché oltre aspetti sportivi e agonistici questo evento è da sempre uno straordinario laboratorio di ricerca per mettere a punto nuove soluzioni tecnologicamente avanzate. Vale per gli scafi, i foil, le vele ma anche per l’abbigliamento.
The Woolmark Company, abbigliamento tecnologico
Prova ne è la presenza di Woolmark che, anche per questa 37° edizione, ha rinnovato il proprio impegno al fianco di Luna Rossa Prada Pirelli. La presenza del marchio va oltre la logica della visibilità che un evento di questa portata garantisce a livello mondiale. C’è molto di più. E l’esperienza di Auckland nel 2021 lo ha dimostrato. “Pur essendo stato un periodo non molto semplice, con le gare disputate in Nuova Zelanda, i risultati sono andati oltre le aspettative.
In primo luogo, per quanto riguarda le attività di ricerca e sviluppo con il team di prodotto di Prada, che ha permesso di sviluppare prodotti innovativi, altamente performanti e responsabili nei confronti delle microplastiche, argomento molto sentito da tutto il gruppo Prada e dal team Luna Rossa Prada Pirelli. Il prodotto più rappresentativo è stato senza dubbio la sailing jacket, realizzata con il 65% di lana merino, il che significa il 65% in meno di plastica, mantenendo sempre alte le proprietà performanti” commenta Francesco Magri, Regional Manager, Central & Eastern Europe The Woolmark Company. “I risultati ottenuti” prosegue Magri “ci hanno confermato la volontà di proseguire la partnership con il gruppo Prada e con Luna Rossa Prada Pirelli, per spingerci sempre oltre le frontiere dell’innovazione dei prodotti in lana riferiti alle performance sportive”.
Insieme a Luna Rossa Prada Pirelli
La novità più importante è che il coinvolgimento in questa nuova avventura velica non si è limitato solo alla fase finale delle regate ma ha accompagnato il team italiano anche nella lunga fase di preparazione. “Oltre alla vela, abbiamo sviluppato insieme a Prada un Merino Wool Training Kit per la bicicletta, la corsa e l’attività in palestra. I capi sono stati testati sul campo dagli atleti e certificati nella qualità da Woolmark attraverso laboratori indipendenti” continua Magri.
Dalla nuova collaborazione è scaturita una linea di capi dalle prestazioni elevate. Le divise tecniche da training mettono in luce le proprietà uniche della lana Merino, tra cui elasticità, traspirabilità, comfort, isolamento e resistenza all’acqua. Il kit comprende t-shirt, felpe con cappuccio, pantaloncini, leggings, una tuta da ciclismo, una giacca impermeabile e una rivoluzionaria giacca a vento ultraleggera. Quest’ultima, che pesa solo 60 g/m², è completamente antivento grazie alla densità della trama mentre il 55% di lana Merino ne garantisce una traspirazione superiore durante le prestazioni.
Utilizzando un innovativo tessuto ricco di lana Merino, la tuta interlock da ciclismo offre una migliore regolazione della temperatura e vantaggi di gestione dell’umidità, eccellendo in diverse condizioni meteorologiche e livelli di intensità, ed è specificamente progettata per soddisfare le condizioni difficili che il team Luna Rossa Prada Pirelli deve affrontare. Un bagaglio di esperienze le cui applicazioni oggi hanno superato i confini della vela.
The Woolmark Company, oltre i confini della vela
“Come per la Formula 1, dove le soluzioni tecnologiche che si applicano “scendono” successivamente in ambito commerciale. Le soluzioni innovazioni adottate dal team di Luna Rossa Prada Pirelli sono già oggi disponibili a tutti e molti brand, anche dell’alta moda, le hanno adottate nelle loro collezioni, non solo per lo sportswear ma anche per la moda” aggiunge Magri. Anche perché il livello di sperimentazione che lo sport permette non ha eguali soprattutto per Woolmark. “Non c’è ombra di dubbio: per noi è il laboratorio di ricerca più avanzato” continua Magri.
“La richiesta di performance è sempre più alta, non solo in ambito sportivo dove è necessario ogni volta andare oltre il limite, ma anche perché il mondo dello sportswear fashion sta adottando soluzioni sempre più performanti per le loro collezioni in virtù del comfort, della traspirabilità e della versatilità che garantiscono. La ricerca sviluppata in ambito sportivo permette anche di approcciare nuovi segmenti di mercato che fino a oggi erano preclusi alla lana, come per esempio il beachwear (ad esempio il nuovo beachwear di Arena realizzato con il 65% di lana Merino, le scarpe realizzate in collaborazione con Salomon e altri ambiti al di fuori dei settori classici dell’abbigliamento); oppure l’automotive (con Volvo abbiamo realizzato degli interni della nuova Ex90 in lana Merino); e il workwear, dove soluzioni trovate in ambito sportivo in termini di funzionalità si trasferiscono su quella che è la performance nel mondo del lavoro.
Quindi, l’America’s Cup, come tante altre competizioni che si basano sulla ricerca dell’estremo e del limite dell’innovazione, per noi è un laboratorio di vitale importanza, non solo per lo sport ma per il mondo dell’abbigliamento in generale”, conclude Magri.
Matteo Zaccagnino