Cosa troverete in TYD32? Anche l’ultimo tabù è caduto. Sono ormai lontani anni luce i tempi in cui il mondo della vela e quello del motore erano divisi da un muro invalicabile.
In geometria potevano essere definite due linee rette che non s’incontravano mai. Oggi non è più così. Il processo di avvicinamento era già iniziato diverso tempo fa. Basti pensare ai tanti progettisti e yacht designer che, dopo una lunga esperienza nella vela, si sono cimentati in nuovi modelli a motore. Poi è arrivato il momento dei cantieri, non ultimi Nautor Swan e Mylius, che nati nella vela hanno varcato il confine del motore. Le ragioni dietro a questa scelta sono tante, non ultima la necessità di acquisire nuove quote di mercato. Ma, come in tutti i processi di contaminazione, i benefici sono stati tanti e tutti degni di rilievo.
La visione velica ha portato una ventata d’innovazione senza precedenti. Anche in questo caso le case history non mancano: basti pensare solo al contributo arrivato da un marchio come Wally. Ma non è finita, perché l’ultimo capitolo deve ancora essere scritto. Una pagina nuova che promette di cambiare le regole dell’andar per mare. Anche in questo caso l’apporto che arriva dalla vela si rivelerà fondamentale. Dopo l’annuncio avvenuto lo scorso anno siamo andati da Bluegame per scoprire il progetto che coinvolge il cantiere italiano impegnato nella progettazione e realizzazione della chase-boat per il NYYC American Magic, la sfida statunitense impegnata alla prossima Coppa America.
Non una barca qualsiasi, ma un multiscafo alimentato a idrogeno e dotato di foil che, una volta in acqua, volerà a 50 nodi. Luca Santella, Head of Product Strategy di Bluegame l’ha definita la barca tecnologicamente più avanzata. Un progetto a trazione quasi tutta italiana in termini di know-how. Noi di Top Yacht Design non vediamo l’ora di vederla navigare. Nel frattempo, non possiamo non sottolineare come, ancora una volta, il made in Italy rappresenti il vero motore del cambiamento.
