Skip links

Ulysse Nardin Official Timekeeper della Vendée Globe

Non è un mistero che Ulysse Nardin vanti un solido legame con il mare. Il percorso nel mondo delle lancette e la produzione sono lì a confermarlo. Così come sono tante le iniziative che hanno visto la Casa di Le Locle protagonista al fianco, o insieme, ad alcune delle più importanti iniziative in ambito velico e nautico: dalla Coppa America al Monaco Yacht Show. Una storia che però ora si arricchisce di un nuovo capitolo. Ulysse Nardin sarà official timekeeper della Vendée Globe. Non è una regata qualsiasi. È considerata l’Everest delle competizioni veliche. Una scelta che non arriva in modo casuale come ci spiega in questa intervista esclusiva Patrick Pruniaux Ceo della Maison.

Dopo l’ultima esperienza in Coppa America, Ulysse Nardin ritorna protagonista con la Vendée Globe. Quali sono i valori che il Marchio condivide con questa regata?
Questa partnership è diversa dalle altre. Il nostro obiettivo è stato andare oltre alla logica di essere partner di una competizione velica. Qui tutto ruota attorno al concetto di esplorazione. Non è una regata: è il giro del mondo a vela in solitario senza scalo. Un’avventura epica. Qui non conta solo la velocità. Entrano in gioco altri fattori come l’atteggiamento e la forza mentale. Certo, alla fine si tratta pur sempre di una gara, ma la scelta che ci ha spinto a scendere in mare al fianco di questo evento non è legato alle prestazioni, ma al fatto che evoca la figura di Ulisse. Le imprese di questo personaggio hanno permeato la cultura occidentale. È stato creato più di 2 mila anni fa da Omero ed è stato l’eroe protagonista prima nell’Iliade e poi nell’Odissea. A bordo della sua nave è andato incontro alle avventure marine più incredibili. Il Ciclope, il canto delle Sirene: grazie all’ingegno, all’istinto e alle sue capacità è riuscito a superare prove impegnative. Sa quando è il momento di aspettare e quando quello in cui agire. È coraggioso e al tempo stesso è un esploratore che non si tira mai indietro. Gli stessi ideali che hanno gli skipper della prossima Vendée Globe, ognuno dei quali condivide gli stessi valori di Ulysse Nardin. Ecco perché abbiamo voluto esserci anche noi al via di questa che non è solo una regata, ma una vera e propria avventura di mare.

The start of the 2016 Vendée Globe.

Tra loro c’è Sébastien Destremau, friend of the brand. La sua barca si chiama Merci. Da dove nasce il nome? 
L’idea di chiamare Merci (grazie in francese) è venuta a Sébastien durante il lockdown. Vuole rendere omaggio a Madre Natura tornata protagonista ora che le attività dell’uomo hanno subito un rallentamento. Ma è un messaggio rivolto al genere umano e alla vita in generale. Sono convinto che darà anche la carica a Sébastien durante i momenti difficili che incontrerà durante la regata. 

The Diver X Nemo Point

Nel 2019 il Gruppo Kering ha deciso di supportare la piattaforma Explorer Projects. Quest’anno Ulysse Nardin ha scelto di rafforzarne il proprio legame. Quali sono le ragioni?
Come parte del Gruppo Kering, Ulysse Nardin ha una tabella di marcia ambiziosa per ridurre la propria impronta ambientale entro il 2025. Abbiamo pienamente integrato questo obiettivo nella nostra strategia corporate e di business. Nello specifico, il nostro ruolo e la nostra missione vanno ben oltre alla luce del nostro legame con il mare. Ecco perché abbiamo a cuore il punto 14 del programma concepito dalle Nazioni Unite. Nel dettaglio affronta il tema di come conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile. In tal senso stiamo portando avanti studi mirati sul ciclo di vita dei nostri orologi e stiamo anche esplorando nuove soluzioni in termini di materiali, compresi quelli recuperati dagli oceani per essere poi rigenerati.

The classic Ulysse Nardin Diver Chronograph with 44mm case.

La Vendée Globe è stata l’occasione per lanciare dei segnatempo dedicati?
Sì. Nello specifico la collezione Diver X declinata in due versioni in serie limitata di 300 esemplari ciascuna si distingue perché sul fondello riporta incise oltre alla rotta della regata, le coordinate rispettivamente di Capo Horn e Nemo Point da cui prendono il nome. Entrambe simboleggiano qualcosa di speciale. Nell’immaginario collettivo Capo Horn è uno dei punti più remoti sulla terra, ricco di storie e di fascino. Nemo Point deve invece il suo nome al Capitano Nemo protagonista nel celebre romanzo di Jules Verne. Indica il luogo più distante da tutte le terre emerse. Si trova nell’oceano Pacifico del sud al largo delle coste del Pacifico. Ambedue gli orologi sono caratterizzati dal quadrante sul quale spicca la X in rilievo ed entrambi sono equipaggiati con il movimento UN-118. 

The Diver X Nemo Point

Ulysse Nardin ha nell’innovazione uno dei tratti più distintivi. Si può dire che il mare sia una fonte d’ispirazione?
Oggi è sempre più di moda parlare d’innovazione, ma nel caso di Ulysse Nardin è parte integrante della sua cultura e della sua storia. Lo stesso fondatore, Ulysse Nardin, è stato un pioniere nel campo della cronometria e grazie alla loro precisione molti dei suoi cronometri da marina, fondamentali per il calcolo della longitudine, conobbero un grande successo. Più recentemente lo spirito pionieristico della Maison ha trovato un’altra importante chiave di lettura nello scappamento in silicio Dual Direct che anima le collezioni Freak. E in scia a noi sono tante le case orologiere che oggi hanno deciso di adottare questo materiale. In tema d’innovazione non siamo migliori degli orologiai che ci hanno preceduto. A differenza loro possiamo però contare su una più ampia disponibilità di risorse tecnologiche.  

Leave a comment