“In questa edizione della Transat Jacques Vabre raccogliamo come costruttori risultati eccezionali, che ci danno la carica per i prossimi impegni che ci attendono, e che ci vedranno nuovamente coinvolti con eccezionali team francesi”. Questo il commento di Marcello Persico, presidente di Persico Marine, divisione del Gruppo Persico che ha messo la sua firma su tre delle imbarcazioni protagoniste della 15a edizione della transatlantica in coppia dal porto francese di Le Havre a Fort-de-France, in Martinica.
E sulle 5800 miglia del percorso che per la classe Imoca (22 le imbarcazioni in regata) comprendeva la ‘boa’ di Fermando de Noronha, primo sul traguardo è stato Linked Out con Thomas Ruyant e Morgan Lagraviére: un progetto di Guillaume Verdier costruito nel 2019 da Persico Marine. Una vittoria che, come ha sottolineato Marcello Persico, rafforza l’impegno di Persico Marine nella classe Imoca.
Altra vittoria di un’imbarcazione costruita da Persico Marine nella classe Ocean Fifty con Koesio di Erwan Le Roux e Xavier Macaire. Progettato dallo studio francese di Marc Van Peteghem e Vincent Lauriot Prévost, Koesio è stato costruito da Persico Marine che ha sede a Nembro, nelle colline di Bergamo, e trasportato con un elicottero e un volo di poco meno di 190 km al mare, a Marina di Carrara, per il varo avvenuto nel settembre 2020. Koesio, che con gli altri sei Ocean Fifty ha affrontato lo stesso percorso degli Imoca, era al suo esordio in regata.
È stato invece un percorso di 7500 miglia quello della classe Ultime nella quale, sui cinque in gara, si è imposto Maxi Edmond de Rothschild. Per il maxi-tri (32 metri di lunghezza per 23 di larghezza) di Franck Cammas e Charles Caudrelier, un progetto di Guillaume Verdier e Gitana Team varato nel 2017 e allora primo Ultime dotato di foil, Persico Marine ha costruito una serie di componenti tra cui la lunga tuga, che copre quasi per intero il pozzetto e arriva fino all’albero, timoni ed elevator.
