Non è stato semplice trovare una chiave di lettura che non fosse scontata. Soprattutto se il tema sono i 30 anni di un marchio come Wally. Ci sono due considerazioni da fare. In apparenza tre decadi non sono tante soprattutto se messe a confronto con altre realtà del settore nautico che sono sulla scena anche da più di un secolo. Di solito, e questo vale in tutti gli ambiti, è l’intensità con le quali sono state vissute a fare la vera differenza. E la storia di Wally E la storia di Wally non ha eguali non solo nell’industria nautica, ma direi anche nel mondo del design più in generale. C’è poi un secondo elemento che mi piace portare all’attenzione ed è di carattere personale. I 30 anni Wally corrispondono, mese più mese meno, alla mia attività di giornalista in questo magnifico contesto. Ho iniziato nel momento stesso in cui Wallygator, la prima straordinaria creazione a vela scaturita dall’immaginazione di Luca Bassani prendeva il largo segnando così un prima e un dopo nello yacht design.
Dopo è stato un crescendo, scandito da pezzi unici come Wally B, Genie of The Lamp, Kauris, Magic Carpet, Kenora solo per citar- ne alcune, ovvero scafi che hanno cambiato per sempre il modo di vivere il mare e la vela. Era impossibile non rima- nere attratti e sedotti dall’eleganza, dalla pulizia e dall’equilibrio delle loro line e esterne che hanno avuto la capacità di ristabilire un dialogo anche con il contesto marino. Quando le osservavo in navigazione, con le vele spiegate, oppure all’ancora in una baia remota la sensazione che avevo era che fossero nel loro luogo ideale. Avevano la capacità di trasmettere un senso di armonia. Da allora nulla è cambiato. O, meglio, tutto è cambiato. Le idee che Luca Bassani ha portato nella nautica hanno avuto l’effetto di un sasso nello stagno. Ricordo ancora l’anno in cui il wallypower118 attraccò allo Yacht Club Italiano come “ospite d’onore” di Open Mind, il convegno sul design che organizzavamo con BMW. Fu quella la sua prima apparizione ufficiale e le sue linee stregarono anche coloro che di nautica non avevano una grande conoscenza. Quella barca sancì un nuovo inizio anche nel modo di pensare le imbarcazioni a motore. Ne cambiò il paradigma. Avrete notato che ho usato sempre verbi declinati al passato. In realtà sarebbe stato più corretto utilizzare il futuro. Perché Wally, nonostante i suoi 30 anni di attività, è sempre avanti di almeno altri 20 anni.
matteo zaccagnino