Giovanni Costantino: “La più grande emozione? Rivedere il logo Perini Navi riportato sul mare. Che riprende a navigare. E poi mi piacciano moltissimo le sue linee progettuali, essenziali, pulite, di grande coerenza stilistica” (Qui tutti i nostri post su The Italian Sea Group)
The Italian Sea Group: nuova vita per Perini Navi
Ė davvero soddisfatto Giovanni Costantino, fondatore e Ceo di The Italian Sea Group quando parla di Art Explorer, il mega catamarano costruito da Perini Navi che segna il primo varo del cantiere dopo che appunto Giovanni Costantino l’ha acquisito all’interno del suo gruppo nel febbraio del 2022.
Progettato dal francese Axel del Beaufort, “Una mano pulita, non minimale, ma essenziale, con un equilibrio estetico di grande cultura” sottolinea Costantino, con la collaborazione di Guillaume Verdier, il ‘mago’ dei catamarani foiling di America’s Cup, Art Explorer non è solo il primo nuovo Perini Navi, ma anche il più grande cat al mondo con i suoi 46,5 metri di lunghezza per una larghezza di 17.30 metri. Da primato anche l’albero di 55 metri in fibra di carbonio.
“Per noi Art Explorer è particolarmente importante” spiega Giovanni Costantino. “Perché a poco più di un anno dall’acquisizione del cantiere c’è un nuovo Perini Navi. E non un Perini Navi qualunque, perché questa barca è una frontiera nuova per il cantiere, imposta dall’evoluzione del mercato e dalla richiesta da parte degli armatori di grandi spazi.
Oggi sempre più lo yacht viene vissuto come una casa itinerante e questo porta, sia nel mondo della vela sia in quello del motoryacht, verso il catamarano che a parità di lunghezza con un monoscafo offre volumi incredibili. Allo stesso tempo esiste un’evoluzione verso una grandissima attenzione all’ambiente”.
Art Explorer: il futuro è adesso
Un’attenzione che è anche sul nuovo mega-cat di Perini Navi…“Fin dal brief iniziale l’armatore ha posto il tema della sostenibilità e i nostri tecnici hanno lavorato su questo aspetto che ha portato installare ben 65 metri quadrati di pannelli solari sul roof. Pannelli che sono in grado di produrre 200 kW al giorno”.
Un sistema collegato a un banco di batterie al litio che soddisfa le esigenze dei servizi di hotellerie e permette di navigare full electric per sei ore e che affianca, sempre in tema di sostenibilità, i filtri catalitici di ultima generazione dei due diesel ausiliari per l’abbattimento delle emissioni NOx e del particolato.
“Ricordiamoci però che è Art Explorer è prima di tutto un Perini Navi e quindi uno yacht a vela” interviene Costantino. “La sua energia propulsiva di base è il vento e il suo piano velico gli permette di navigare senza problemi a 10 nodi anche con pochissimo vento. Quindi per il 90 per cento del tempo navigherà a vela e nella tipicità dei progetti Perini Navi il piano velico è totalmente automatizzato. Mediante pochi tasti una sola persona può governare tutte le manovre. E poi c’è il forte concetto di base che va al di là dell’aspetto ambientale”.
Uno yacht a vela che è una galleria d’arte
Già perché Art Explorer ha una mission particolare. Il suo armatore, Frédéric Jousset, membro del board del Museo del Louvre e creatore della fondazione Art Explora, userà Art Explorer come vera e propria galleria d’arte navigante con cui raggiungere le zone più remote e lontane del pianeta per permettere alla gente di fruire delle arti.
Il primo evento in programma su Art Explorer è realizzato in collaborazione con il Museo del Louvre. Si intitola “Présentes” ed è una riflessione sul ruolo e le rappresentazioni della figura femminile nel Mediterraneo.
Un’esperienza multisensoriale attraverso le ultimissime tecnologie di cui Art Explorer, che può accogliere ogni giorno 2000 persone, è attrezzato. Il via alla mostra, la prima di una serie che vedranno Art Explorer navigare per il mondo per i prossimi due anni prima di entrare nel circuito del charter, è stata a Marsiglia, subito dopo la presentazione al Monaco Yacht Show dove il nuovo Perini Navi Art Explorer non era solo.
The Italian Sea Group ha sbaragliato il Monaco Yacht Show
“Una presenza globale quella alla kermesse monegasca” conclude Giovanni Costantino “con tutti i nostri brand presenti per dare la possibilità a chiunque, in un momento di riassunto unico, di vedere, e se vogliamo anche verificare, l’andamento e la costante continua e velocissima crescita del gruppo. Siamo giunti a un livello di qualità che ha preso in esame metodi e livelli di controllo e di gestione che non sono tipici del sistema nautico.
Quando scelsi questa impostazione furono in molti a fare delle obiezioni. Io l’ho portata avanti lo stesso, e oggi tutti mi dicono e mi confermano che quella scelta è stata la chiave per la nostra svolta, la nostra diversità, la nostra totale impostazione di modello di business che ci consente di guardare esattamente ogni più piccolo dettaglio in una crescita qualitativa di precisione progettuale, estetica ed esecutiva. Come dimostriamo con questo primo nuovo Perini Navi della nuova gestione”.
Emilio Martinelli
