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America’s Cup: arriva la nuova Luna Rossa con anche i ciclisti

Dopo Alinghi Red Bull Racing è la volta di Luna Rossa Prada Pirelli Team a mostrare, ovviamente impacchettato, il suo nuovo AC75. Lo scorso 15 marzo a Nembro, pochi chilometri da Bergamo e nelle colline della Val Seriana si sono aperte le porte di Persico Marine ed è uscito l’AC75 nato appunto nel cantiere diretto da Marcello Persico e che aggiunge una nuova “Luna Rossa” alle nove già costruite. (Qui tutti i nostri post sull’America’s Cup)

L’AC75 di Luna Rossa Prada Pirelli Team in partenza da Persico Marine. Foto © Borlenghi

Una lunga collaborazione per l’America’s Cup

La collaborazione all’America’s Cup tra Persico Marine e il team italiano prende il via con l’edizione del 2000 ad Auckland quando Luna Rossa arrivò al duello finale poi perso contro Emirates Team New Zealand. Seguirono altre due imbarcazioni per l’edizione, corsa sempre ad Auckland, nel 2003 e due per l’edizione di Valencia nel 2007. Per l’edizione di San Francisco 2013 Persico Marine costruisce poi il catamarano AC 72. Per finire, e per l’edizione 2021 tornata ad Auckland (e con la Coppa tornata sui monoscafi), Persico Marine costruisce i due AC75 con il secondo che vinse la Prada Cup ma perse per 3 a 7 contro i Kiwi. Ora la Luna Rossa numero 10 con varo ufficiale previsto per il mese di aprile.

America's Cup
L’AC72 Luna Rossa all’America’s Cup di San Francisco del 2013. Sullo sfondo il Golden Gate.

Canottieri, ciclisti e velisti nel Power Team

Sempre restando in casa del team del Circolo della Vela Sicilia, oltre alla barca (impacchettata) Luna Rossa ha presentato il suo Power Team composto dai cosiddetti cyclor che, usando i forti muscoli delle gambe ora ammessi dalla regola di stazza degli AC75, daranno potenza al circuito idraulico che permette di regolare albero, vele e tutto quanto fa “volare” gli AC75. Si tratta di atleti provenienti dal canottaggio con, tra l’altro, una medaglia d’argento alle Olimpiadi di Londra 2012 e un bronzo a quelle di Tokio 2020, da ciclisti professionisti e da velisti. 

America's Cup
I nove componenti del Power Team di Luna Rossa Prada Pirelli Team.

America’s Cup: grandi atleti per dare potenza

La composizione del Power Team è stata dettata, come ha dichiarato Max Sirena, skipper e team director di Luna Rossa Prada Pirelli Team: “Dal peso, perché per rientrare nei parametri del regolamento (esiste un peso minimo e massimo oltre che per la barca che va da 6160 a 6200 kg anche per l’equipaggio di otto persone che va da 716 a 744 kg, ndr), un cyclor deve pesare tra i 95 e i 110 kg. Un profilo del genere nel mondo del ciclismo è difficile da trovare e i pochi che lo possiedono, sono impegnati nei loro percorsi professionali. Quindi abbiamo guardato principalmente al canottaggio, lo sport che più si avvicina al ciclismo per prestazioni e caratteristiche fisiche”. 

America's Cup
L’AC75 Luna Rossa Prada Pirelli Team in regata alla 36a America’s Cup.

I primi ciclisti a bordo di Sverige

Non è la prima volta che si vedono “ciclisti” nella storia dell’Americas’ Cup.  Nella edizione del 1977 alla selezione per gli sfidanti che metteva in palio la Herbert Pell Cup, assieme ad Australia di Alan Bond, a Gretel II, altra barca australiana, e a France di Marcel Bich con al timone Bruno Troublé, c’era Sverige del Royal Gothenburg Yacht Club disegnata e portata in regata dall’olimpionico Pelle Petterson. Nell’equipaggio di quel 12 metri anche quattro “ciclisti” che sostituendo i grinder azionavano i winch. 

America's Cup
Il pozzetto di Sverige con le quattro postazioni dei “ciclisti”.

America’s Cup: Sverige sconfitta da Australia 

Per la storia Sverige arrivò alla finale dei challenger ma venne battuta da Australia che poi con Noel Robins al timone venne a sua volta battuta 4 a 0 dal defender, Courageous, con al timone Ted Turner. Il tycoon statunitense si aggiudicò così il suo secondo assalto alla Vecchia Brocca. Per Alan Bond fu invece la seconda sconfitta dopo quella del 1974. Ne subì una terza nel 1980 ma si riscattò nell’edizione successiva, la 25a America’s Cup, quando, nel 1983, con Australia II e le sue pinne dopo 132 anni e 26 sfide vinte portò via il trofeo al New York Yacht Club.

America's Cup
Una fase delle regate del 1977 con Australia KA5 davanti a Sverige (S3).

I ciclisti vincenti di Aotearoa a Bermuda

Di ciclisti non se ne parlò per un po’ di anni fino a quando Emirates Team New Zealand non ripropose la soluzione dei pedali al loro Atearoa (“L’isola dalla lunga nuvola bianca”, l’antico nome con cui il popolo Maori indicava all’odierna Nuova Zelanda, ndr), l’AC50 alla 35a America’s Cup disputata nel 2017 a Bermuda. I Kiwi furono gli unici ad adottare questa soluzione che, grazie alla velocità unita alla potenza in grado di fornire ai sistemi idraulici da parte dei ciclisti si rivelò l’arma vincente nella finale contro BMW Oracle Racing.

Emilio Martinelli

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