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Tre “prime volte” per la 37a America’s Cup

Sono ben tre le “prime volte” della 37a Americas’ Cup in programma a partire dal 22 agosto a Barcellona. Ė infatti la prima volta che un’edizione dell’America’s Cup è affiancata da manifestazioni non direttamente legate alla sfida per il titolo di challenger o al duello finale. Ma non solo, perché è anche la prima volta che la regata per la conquista della Auld Mug è affiancata da due manifestazione che porteranno alla ribalta equipaggi composti di giovani velisti e interamente femminili. (Qui tutti i nostri post sull’America’s Cup)

America’s Cup: Giovani e Donne

Stiamo parlando dell’UniCredit Youth Americas’ Cup che si svolgerà dal 17 al 26 settembre ed è aperta ai giovani di età compresa tra i 18 e i 25 anni e della Puig Women’s America’s Cup per equipaggi interamente femminili in programma dal 5 al 13 ottobre. Una manifestazione che ha la sua finale tra le regate 3 e 4 della Louis Vuitton 37a America’s Cup che comincia il giorno prima: il 12 ottobre.

Un segnale in più dell’importanza che gli organizzatori hanno voluto dare a questa “prima volta” tutta femminile nell’ambito dell’Americas’ Cup.

I Luna Rossa Prada Pirelli Youth & Women Team.

La prima donna all’America’s Cup

L’America’s Cup ha tuttavia già visto presenze  femminile. La prima pure agli albori della sua storia. Quella di Susan Matilda Cunninghame-Graham-Bartholomew moglie del nobile inglese William “Paddy” Henn che dopo una breve esperienza nella Marina di Sua Maestà abbandonò la vita in divisa pur conservando per vezzo il titolo di “tenente”.  Sta di fatto che il tenente Henn e la signora Henn erano entrambi appassionati di vela e decisero di costruire un cutter, il Galatea, disegnato da John Beavor-Webb e, visto che la cosa era molto dispendiosa da fare da soli, assieme allo scozzese Royal Northern Yacht Club di Clyde lanciarono la sfida per la sesta edizione dell’America’s Cup del 1886. 

Susan Matilda Cunninghame-Graham-Bartholomew, alias Lady Henn
© Ian Dear Archive/PPL

Galatea, lo yacht dei signori Henn

Galatea, lungo 31,22 metri e con un baglio di 4,57 metri, era interamente in acciaio con fasciame rivettato, la chiglia era riempita di piombo e il ponte era in teak. Poteva alzare 675 metri quadrati di vele. Venne varato nel 1885 e nell’estate del 1886 attraversò l’Atlantico per raggiungere New York e sfidare il Defender. Ovviamente a bordo, accanto al “tenente”, e qui comincia la storia al femminile dell’America’s Cup, Lady Henn e la sua inseparabile  scimmietta Peggy. Ad attenderli c’era il Defender Mayflower, progettato da Edward “Ned” Burgess (30,55 metri di lunghezza per 7,19 metri di baglio e 774 metri quadrati di vele) per il magnate delle ferrovie (e generale) Charles Jackson Paine. Mayflower, al contrario di Galatea, era interamente  in legno (quercia e abete) e aveva sconfitto gli altri scafi americani pretendenti al titolo di Defender: Puritan, Priscilla e Atlantic. 

Galatea, progetto di John Beavor-Webb.

Mayflower vince e tiene la Coppa

La sesta America’s Cup venne corsa il 9 e l’11 settembre 1886 al meglio delle tre regate su un percorso a bastone fuori New York. Galatea si presentò alla sfida con un gioco di vele considerato migliore di quelle dell’avversario ma appesantito da tutto quello che i coniugi Henn, rigorosamente a bordo durante le regate, si erano portati dalla Scozia sul loro yacht. Insomma, per affrontare le regate valide per l’America’s Cup da Galatea vennero sbarcati pochi dei loro oggetti e delle attrezzature domestiche e Mayflower dominò nettamente l’avversario: nella prima regata con il distacco di 12 minuti, nella seconda di 29 minuti. 

America's Cup
Mayflower (a sinistra) e Galatea in regata. © John S. Johnson, Detroit Publishing Co.

Dalle regate alla crociera

La sconfitta non fece perder il buon umore a Lady Henn e marito che proposero al New York Yacht Club un’altra sfida da correre con i venti più sostenuti della primavera del 1987. Richiesta accolta e così Galatea con i suoi amabili armatori, presto al centro della vita mondana della città, passò l’inverno a New York. A primavera però della regata non se ne fece nulla e Lady Henn e consorte salutarono gli amici e diressero Galatea verso sud per una crociera di otto anni tra Golfo del Messico e Caraibi.

America's Cup
Equipaggio e interni di Galatea

Crociera rattristata solo dalla morte della scimmietta Peggy alla quale Lady Henn volle dare degna sepoltura con un vero funerale in mare. Il tenente Henn morì a soli 47 anni nel 1894 ma la moglie mantenne Galatea in servizio vivendo a bordo per lunghi periodi fino al 1911 quando, a 58 anni, se ne andò la prima donna a scrivere il proprio nome nella storia dell’America’s Cup. Morta l’armatrice l’anno dopo Galatea venne demolito.

Emilio Martinelli

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