Skip links

Venezianico: una Serenissima interpretazione del tempo

Venezianico nasce nel 2017 dall’intuizione di Alberto e Alessandro Morelli, due giovani imprenditori di San Donà di Piave con il pallino dell’orologeria. Un progetto ambizioso ma che in soli 5 anni di vita si è costruito uno spazio ben definito nell’industria delle lancette. Tutto merito di un’identità forte che trae ispirazione dalla Serenissima. A partire proprio dal nome Venezianico dove il suffisso “ico” vuole sottolineare con forza il senso di appartenenza alla città lagunare. Ma non è solo una questione di natura “geografica”. 

Venezianico: l’identità della Serenissima

Dietro a questa scelta c’è la volontà di riportare alla luce i valori che da sempre contraddistinguono la storia di Venezia. A partire da quella vocazione innata tipica degli abitanti delle città di mare a guardare oltre i propri confini aprendosi anche a nuove culture.

Venezianico

Un luogo dove perfino il tempo occupa un ruolo importante come testimonia la presenza della Torre dell’Orologio i cui rintocchi accompagnano, dal 1499, la vita della Serenissima. Senza contare poi aspetti altrettanto importanti che hanno portato Venezia a diventare una fucina creativa unica nel suo genere sul fronte dell’arte e della cultura. Un mix di ingredienti che proprio in Venezianico trova, in chiave orologiera, una nuova forma espressiva. 

Venezianico

Solo orologi meccanici

“Disegniamo e produciamo orologi automatici. Non hanno batteria, sono completamente meccanici. Li alimenta il solo movimento del polso da cui recuperano l’energia cinetica per ricaricarsi. Sono oggetti che vivono insieme a chi li porta, da qui il loro fascino”, racconta Alberto Morelli Ceo della casa orologiera.

Venezianico

Fascino le cui coordinate, a livello d’identità visiva, ruotano attorno a tre elementi riconducibili a Venezia: le tonalità della pietra d’Istria utilizzata per i basamenti a simboleggiare la forza e la resilienza; l’arenaria grigia del lastricato delle calli che evoca la tenacia e la laboriosità dei veneziani e, infine l’oro tipico degli stucchi e dei mosaici a sottolineare la propensione al bello culminata in una produzione di opere d’arte unica nel suo genere. 

Venezianico

Venezianico e il mare

E poi, aggiungiamo noi, c’è anche un quarto elemento, il mare. Un legame che trae forza da Nereide nome con il quale è stata battezzata una delle collezioni di maggior successo presenti nell’offerta di Venezianico. Tra i modelli più gettonati in termini di gradimento un posto d’onore spetta sicuramente al Nereide Madreperla. Tratto distintivo di questo diver è il quadrante in madreperla la cui lavorazione mette in luce le abilità tecniche acquisite dalla maison. 

Venezianico

La parte più complessa sta proprio nella lavorazione di questo materiale. Per ottenere una superficie liscia e uniforme viene sottoposto a un processo di sagomatura e di levigatura alla quale segue poi la fase di tintura in un colore verde smeraldo. Proprio la tonalità scelta abbinata alla madreperla restituisce alla vista un gioco di riflessi unico nel suo genere che richiama alla memoria le sfumature di colore tipiche dell’Aurora Boreale. Dalla madreperla al carbonio fino all’avventurina la collezione Nereide trova in questi materiali altrettante forme d’espressione per dare vita a segnatempo che rendono omaggio alla magia di una città unica come Venezia. 

Venezianico

Tempo e vele

Venezianico ha scandito il tempo dell’ultima edizione de La Cinquecento Trofeo Pellegrini. Organizzata dal Circolo Nautico Santa Margherita in collaborazione con il Comune di Caorle questa classica della vela d’altura è giunta quest’anno alla 49° edizione. Si tratta di una delle regate più impegnative che si disputano in Adriatico nonché la più antica in doppio (equipaggio composto da due persone) del Mediterraneo. Il campo di regata si estende per 500 miglia, da qui il nome, e si articola su un percorso che porta gli equipaggi a coprire la rotta da Caorle-Sansego-Isole Tremiti-Sansego e ritorno. 

Venezianico

A consolidare il legame tra la regata e il tempo la presenza di una parte delle circa 30 imbarcazioni iscritte che hanno fatto base alla Darsena dell’Orologio di Caorle. Per la cronaca primo a tagliare il traguardo in tempo reale è stato il Vor60 Cleansport One mentre nella categoria in doppio a conquistare il primo posto, sempre in tempo reale, è stato Hauraki. 

Matteo Zaccagnino

Leave a comment