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Doxa SUB 300 carbon COSC

Ha rivoluzionato il mondo dei segnatempo subacquei e oggi, a distanza di oltre 50 anni, Doxa si appresta a scrivere una nuovo entusiasmante capitolo. Ancora una volta il protagonista assoluto di questa storia che profuma di mare è il Doxa Sub 300 Professional. Lanciato nel 1967 fu il primo orologio professionale per le immersioni rivolto al grande pubblico.

In assenza di computer specifici concepiti per questo scopo e con il rapido diffondersi di un’attività che stava coinvolgendo sempre più appassionati Doxa, facendo leva sulla grande esperienza maturata nel settore orologiero, intuì l’importanza di mettere a punto uno strumento affidabile e preciso.

Nacque così un segnatempo che in poco tempo conquistò la fiducia e il polso di molti appassionati del mondo sommerso al punto da intercettare perfino l’interesse di un personaggio del calibro di Jacques-Yves Cousteau finendo così immortalato nella famosa serie di documentari The Undersea World of Jacques Cousteau, realizzata proprio in quel periodo dal leggendario esploratore francese. Una fama, quella del Doxa SUB 300 Professional che ha radici profonde. A iniziare da alcune scelte vincenti prima fra tutte quella di adottare un quadrante con una tonalità arancione una soluzione di rottura e inusuale per l’epoca nelle quale andavano per la maggiore il bianco e il nero. Un’intuizione che oltre a conferire un tratto distintivo al segnatempo ha assolto alla funzione di rendere leggibili le informazioni anche alle elevate profondità o in situazioni di scarsa visibilità.

E qui entra in gioco l’altra chiave di lettura vincente di questo modello. Il SUB 300 Professional fu il primo orologio dotato di una lunetta unidirezionale sulla quale è presente una doppia scala, una più esterna con i riferimenti alla profondità, e una più interna con le indicazioni relativi al tempo in modo da permettere così di calcolare il ritorno in superficie senza la sosta di decompressione. Un sistema di calcolo che gli ingegneri della casa elvetica mutuarono, brevettandolo, da quello messo a punto a quei tempi dall’US Navy.

Oggi come allora la storia si ripete. Il nuovo SUB 300 carbon COSC torna protagonista sulla scena anche con una collezione declinata in 10 versioni e accesa da 6 tonalità cromatiche. Tra queste spicca quella che richiama alla memoria il modello originale del 1967 contraddistinta dall’inconfondibile tonalità arancione (Ref. 822.70.351.21). La cassa di 42,5 mm di diametro è in carbonio. Al suo interno una camera in titanio garantisce un’efficace al movimento automatico certificato COSC (Contrôle Officiel Suisse des Chronomètres) agli effetti generati alle elevate profondità dalla pressione. Il quadrante è protetto da un vetro zaffiro antigraffio la cui forma bombata ricorda quella presente sui primi modelli.

Impermeabile fino a 300 metri di profondità il SUB 300 carbon COSC è abbinato a un cinturino che riprende il colore del quadrante. Da quest’anno poi Doxa, che ha sede in Svizzera a Biel, nel cantone di Berna, ed è interamente detenuta dal Gruppo Walca, società industriale di proprietà della famiglia svizzera Jenny, sbarca ufficialmente anche sul mercato italiano a conferma del successo di un marchio che ha fatto la storia dell’orologeria. 

Matteo Zaccagnino

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