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Custom Line Navetta 30, terzo episodio, la filosofia

Custom Line nasce ufficialmente nel 1996. Il debutto avviene due anni dopo al Salone di Cannes con la presentazione del primo modello il Custom Line 94’ un 28 metri planante il cui ingresso sancisce l’inizio di un nuovo entusiasmante capitolo per il Gruppo Ferretti.

The Custom Line Navetta 30

Questo è ciò che riportano le cronache dell’epoca. In realtà la storia di un marchio che ha avuto il merito di spostare ancora più in alto l’asticella nelle imbarcazioni in composito con lunghezze comprese tra i 28 e i 43 metri, è legata a doppio filo alla Navetta. Sì, perché tutto ha avuto inizio, almeno sulla carta, proprio con uno scafo dislocante .

Stefano de Vivo

“Il primo progetto messo a punto da Custom Line fu quello relativo a una Navetta di 24 metri. Era il 1995. Non fu mai realizzata ma rappresentò la base per concepire la prima Navetta 27 che scese in acqua nel 1999” racconta Stefano de Vivo Chief Commercial Officer di Ferretti Group. Il resto è storia.

La Navetta 30 di Custom Line

Il successo di Custom Line è da ricercare nella capacità di aver coniugato, grazie al contributo progettuale degli architetti Giovanni Zuccon e Paola Galeazzi, i vantaggi derivanti dal processo d’industrializzazione a un elevato livello di personalizzazione. E i numeri confermano la bontà di questa visione. In 25 anni di attività Custom Line ha costruito e consegnato oltre 250 unità tra più di 20 modelli plananti e dislocanti realizzati.

La Navetta 30 di Custom Line in costruzione

Non solo. A una lettura più attenta il marchio è stato tra i primi, se non il primo, a portare all’attenzione il concetto di Navetta in un momento storico caratterizzato dalla predominanza delle imbarcazioni plananti che andavano per la maggiore. In poche parole Custom Line ha aperto un nuovo segmento di mercato portando all’attenzione una filosofia nella quale il tempo rallenta e si trasforma in qualità di vita in termini di esperienza da vivere a bordo. D’improvviso con la Navetta la meta diventa il viaggio stesso e il ragionamento esce dallo schema nel quale l’utilizzo della barca era confinato all’idea di un mezzo da utilizzare per raggiungere la destinazione finale nel minor tempo possibile.

La Navetta 30 di Custom Line

Un salto epocale che ha spinto a ripensare radicalmente, a livello architettonico, gli ambienti di bordo modellati attorno a un nuovo stile di vita di cui proprio la gamma degli scafi dislocanti di Custom Line è stata la capostipite. Il punto di arrivo di questo percorso evolutivo è rappresentato oggi dalla Navetta 30.

La Navetta 30 di Custom Line in costruzione

“Questo modello rispecchia molto il concetto con cui era nato il progetto della prima Navetta 24 e rappresenta un importante traguardo dal punto di vista dell’innovazione che ha messo in luce, ancora una volta, le capacità del Dipartimento Strategico di Prodottoe del Dipartimento Engineering di Ferretti Group. La Navetta 30 intercetta tutta quella clientela che ama trascorrere più tempo possibile a bordo sia in rada sia in navigazione. Questo ha spinto il lavoro di ricerca nella direzione di offrire volumi sempre più generosi e un comfort senza precedenti per un’unità che ricordiamolo rientra nella categoria CE”, prosegue de Vivo.

La Navetta 30 di Custom Line

Tradotto in numeri vuol dire che la Navetta 30 è stata concepita su una piattaforma navale che porta in dote un dislocamento contenuto nelle 200 tonnellate di stazza lorda; una lunghezza al galleggiamento dello scafo di 23,91 metri (fuori tutto sono 28,43 metri) con i relativi vantaggi che derivano dal rientrare nella categoria imbarcazione da diporto, e un baglio massimo di 7,3 metri che tradotto nella realtà ha permesso di ottenere superfici e spazi paragonabili a quelli presenti su imbarcazioni ben più grandi. Un capitolo, questo, dove le sinergie, il know-how e soprattutto l’esperienza maturata dal Gruppo Ferretti nel settore delle grandi costruzioni si è rivelata determinante.

La Navetta 30 di Custom Line in costruzione

“L’approccio alla Navetta 30 si è distinto soprattutto per il grande investimento in termini di tempo e di energie nella fase di progettazione. Tutto ciò ha avuto un impatto positivo nel momento in cui è stata avviata la costruzione i cui tempi, considerati le dimensioni, si sono ridotti sensibilmente” commenta Project Manager di Custom Line. “Aver speso molte ore per ingegnerizzare al meglio il prodotto in tutte le sue parti” aggiunge il Project Manager di Custom Line “ ci ha permesso soprattutto di evitare l’insorgere di variabili da dover gestire all’ultimo minuto. Faccio un esempio pratico. In fase di allestimento, il lavoro prodotto dallo studio Antonio Citterio Patricia Viel, abbinato al nostro ha permesso di eseguire l’installazione delle componenti strutturali nonché dei mobili al millimetro senza dover fare alcuna correzione o aggiustamenti in corsa”.

La Navetta 30 di Custom Line

C’è poi quello che l’occhio non coglie. Il riferimento va naturalmente a tutte quelle soluzioni tecniche adottate per migliorare la qualità, il comfort della vita a bordo e, soprattutto, la sicurezza. “Abbiamo fatto delle scelte precise sin dall’inizio e così per esempio tutta la compartimentazione e l’area attigua alla sala macchine sono trattate con passaparatie maschio-femmina in acciaio Aisi 316 oppure chiette trattate con resine antifuoco per evitare passaggi di fumo e a garantire anche un’elevata tenuta stagna” prosegue il Project Manager che aggiunge: “L’obiettivo di ridurre vibrazioni e rumori è stato raggiunto anche attraverso alcune soluzioni che si sono rivelate determinanti. Per esempio tutte le sorgenti di rumore come motori, generatori, impianti di condizionamento, pompe posano su antivibranti. Le stesse murate della Navetta sono trattate con materiali viscoelastici e piastre proprio per assorbire le eventuali vibrazioni. L’aver poi introdotto un giunto della Centa ha permesso di ridurre sensibilmente la propagazione del rumore e delle vibrazioni nello scafo e generate non solo dal motore stesso ma anche dall’invertitore o dall’accoppiamento tra invertitore e asse dell’elica. E per esperienza posso dire che questa soluzione appartiene più a unità di dimensioni maggiori ed è difficile da trovare a bordo d’imbarcazioni da diporto”, conclude il Project Manager di Custom Line.

Gli interni della Navetta 30 di Custom Line

C’è poi il tema del design. E qui la posta in gioco è davvero alta. Prima di tutto perché conciliare l’idea di volumi generosi a una linea esterna che preservi un profilo dinamico e accattivante non è un’impresa così scontata. In secondo luogo perché la crescita registrata negli ultimi tempi nel segmento delle imbarcazioni dislocanti ha imposto una linea d’azione indirizzata a introdurre contenuti, anche stilistici, sempre più innovativi nella gamma Navetta.

Gli interni della Navetta 30 di Custom Line

Da qui è nata l’idea di coinvolgere una figura come quella di Filippo Salvetti. “La sua mano, il metodo di lavoro e le sue idee hanno conquistato la fiducia di tutti” racconta de Vivo. Inoltre Salvetti ha rappresentato la figura ideale da coinvolgere in questo progetto perché arriva da un’esperienza che lo ha visto coinvolto in prima persona nel rinnovamento della gamma Ferretti Yachts culminata con il 1000, la nuova ammiraglia scesa in acqua pochi giorni. “Il coinvolgimento dello studio Antonio Citterio Patricia Viel nasce invece dell’esigenza di porre l’accento su un design ricercato in grado di esprimere una nuova forma di linguaggio così da esaltare l’esperienza e la vita a bordo” aggiunge de Vivo. “La loro bravura” prosegue ancora de Vivo “è stata soprattutto quella di essere riusciti a interpretare questa nostra esigenza consegnando un progetto d’interni che ha mantenuto integro, senza snaturarlo, il concetto di barca e la sua destinazione d’uso”.

Il beach club della Navetta 30 di Custom Line

L’arrivo di Custom Line Navetta 30 rafforza non solo l’identità di una gamma di prodotto ma mette in luce l’approccio innovativo di un cantiere che in 25 anni di storia ha riscritto le regole del design. 

Stefano de Vivo

Questa è l’ultima delle tre puntate dedicate alla Navetta 30. Un racconto che ci ha permesso di conoscere più da vicino i protagonisti, le idee, le scelte che hanno accompagnato il progetto della nuova entry-level della gamma dislocanti firmata da Custom Line. 

Matteo Zaccagnino

Qui le puntate precedenti

CL Navetta 30 Part I: il design degli esterni

CL Navetta 30 Parte II: gli interni

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