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Ferrari: quando la vela è in pole position

Vela. Ferrari. Formula 1 e Coppa America. Una passione italiana che si colora di rosso. Il Cavallino Rampante è tornato a scalpitare. In vista del Mondiale di Formula 1 che scatterà ai primi di marzo con il GP del Bahrain, la Casa di Maranello ha svelato la nuova monoposto con la quale Charles Leclerc e Carlos Sainz tenteranno l’assalto al mondiale che manca oramai da 17 anni. Era il 2007 quando Kimi Raikkonen vinse il titolo iridato portando la Ferrari a scalare la vetta più alta della regina del motorsport. Guarda caso proprio quell’anno esordì un certo Lewis Hamilton lo stesso pilota che, ironia della sorte, dal 2025 guiderà una monoposto della Casa di Maranello. L’annuncio dell’arrivo del campione inglese ha colto tutti di sorpresa. Ma questo è stato solo l’ultimo di una serie di messaggi che hanno scaldato il cuore dei tanti tifosi della Ferrari. 

Ferrari

La Ferrari e il mare

Sì, perché l’onda rossa di emozioni a breve varcherà i confini i tracciati dei circuiti per abbracciare gli orizzonti sconfinati del mare. E così se l’arrivo di Hamilton ha spiazzato positivamente tutti, altrettanto è successo quando, alcune settimane fa, è stato annunciato l’ingresso sulla scena di Giovanni Soldini (qui tutti i nostri post su di lui). Il velista italiano che ha fatto dell’oceano il suo campo di regata è stato nominato Team Principal di un progetto destinato a lasciare il segno nella storia sia della vela italiana sia della Casa di Maranello. E, a leggere la dichiarazione di John Elkann, Presidente di Ferrari, i presupposti ci sono tutti: “Stiamo per intraprendere un viaggio entusiasmante che amplierà la nostra anima racing. Con questa nuova sfida agonistica, motivati dalla nostra capacità innovativa e dall’impegno per la sostenibilità, ci spingeremo oltre gli attuali confini. Siamo felici di poter contare su Giovanni, straordinario per esperienza, determinazione e spirito di squadra” ha commentato Elkann all’indomani dell’annuncio. 

Giovanni Soldini

Un nuovo capitolo per il Cavallino Rampante

Si apre così un nuovo capitolo nella gloriosa storia della casa automobilistica le cui sorti sul mare sono affidate all’esperienza di un pilota d’eccezione le cui imprese sull’oceano hanno lasciato un segno indelebile. Non ultime quelle compiute al timone di Maserati che, prima nella versione monoscafo Vor70 e, a seguire, nella configurazione Multi70, ha portato la vela italiana a conquistare diversi record, tra i quali spiccano la New York – San Francisco Gold Route, il primato sulla Rotta del tè, senza contare i tanti podi in regate quali la Transpac e la RORC Caribbean 600 solo per citarne alcune. Ma ora la musica cambia e la posta in gioco diventa ancora più alta. Certo, a oggi, una cortina di riserbo avvolge il progetto del quale si sa ancora molto poco. Di sicuro c’è che sarà qualcosa di mai visto prima. Almeno a giudicare dalle prime dichiarazioni rilasciate dal navigatore milanese. “Sono entusiasta di iniziare una nuova avventura con Ferrari” ha commentato Soldini che ha aggiunto. “Stiamo lavorando a un progetto importante e all’avanguardia con un potenziale tecnologico strabiliante che mette insieme mondi diversi e competenze di altissimo livello. Partecipare alla ricerca e allo sviluppo di soluzioni innovative e rispettose del nostro pianeta con un team eccezionale è davvero un’esperienza unica”. Così come unica sarà nel momento in cui sarà possibile vedere da vicino la Ferrari degli oceani.  

Giovanni Soldini – Foto di Tullio M. Puglia/Getty Images per Maserati Multi70

La Ferrari del mare sarà innovativa

Fare delle previsioni a oggi è prematuro. Ma alcune indicazioni fornite dallo stesso Soldini aiutano a restringere il raggio d’azione. “È un oggetto molto innovativo, sotto tanti aspetti. Dalle forze applicate a come funziona. Ed è così in tutto. C’è molta innovazione. Anzi, direi proprio una tecnologia strabiliante. È un monoscafo molto strano. Diciamo che è un “monomarano” ha dichiarato il velista in un’intervista rilasciata a La Stampa. Tradotto, vuol dire qualcosa a metà strada tra un monoscafo tradizionale e un multiscafo con l’aggiunta immaginiamo noi degli immancabili foil. Sul programma che attende la nuova barca così come sul ruolo che avrà Giovanni Soldini e quindi se sarà a bordo o meno è ancora prematuro trarre delle conclusioni. L’unica certezza è la sua presenza nel ruolo di Team Principal mentre per la barca rosso Ferrari si può immaginare una campagna che avrà come focus quella di polverizzare alcuni record. 

Maserati Multi 70

E la Coppa America?

Ma l’ingresso della Casa di Maranello nell’arena velica fornisce il pretesto anche per fare alcune riflessioni. Una di queste porta dritto alla Coppa America. Che sia un primo passo nella direzione di questo evento è presto per dirlo. Al tempo stesso non mancano gli elementi che possano far propendere verso questo traguardo. A iniziare da quelli di natura strettamente familiare come la passione per la vela in generale e per l’America’s Cup in particolare da parte dell’Avvocato Agnelli, tra i fautori nel 1983 della prima sfida italiana con Azzurra. Una passione quella per la vela che, guarda caso, lo stesso Elkann ha ereditato dal nonno. Certo tra Azzurra e le barche volanti con cui si corre oggi l’America’s Cup c’è un divario incolmabile. Che diventa quasi invisibile se paragoniamo gli AC75 alle monoposto di Formula 1. Almeno a livello di ricerca, sviluppo e non ultimo materiali. E qui la Ferrari, ci verrebbe da dire, ha molti assi nella manica da calare. Ma lasciando da parte la fantavela di vero c’è che la regina delle competizioni veliche ha molte cose in comune con la regina del motorsport. 

Luna Rossa Prada Pirelli Team

Basta rileggere la storia recente. A iniziare per esempio dal ruolo di BMW che, al fianco di Oarcle, ha giocato un ruolo centrale in diverse occasioni sia all’epoca in cui protagonisti erano i monoscafi sia quando a dominare la scena erano i multiscafi. Per non parlare di Land Rover che è stata al fianco degli sfidanti inglesi guidati da Sir Ben Ainslie. Gli stessi che oggi corrono con i colori di Ineos a sua volta partner di Mercedes AMG-Petronas in Formula 1. Non basta? Che dire allora di Alinghi Red Bull Racing Team? Anche la sfida elvetica profuma di Formula 1 non solo in virtù anche della passione neanche tanto segreta di Adrian Newey, ingegnere, progettista e soprattutto direttore tecnico di Red Bull Racing una delle scuderie più vincenti, per la vela. Infine, come se non bastasse, arriva l’annuncio di Alpine (altra scuderia al via del prossimo mondiale) che scende in mare in Coppa America al fianco dei francesi di Orient-Express. Ecco perché immaginare di vedere un giorno anche un Ferrari della vela al via della prossima America’s Cup non è un sogno così proibito. Tornando con i piedi per terra e rimanendo nella stessa tonalità di colore, non vediamo l’ora di veder sorgere l’alba di una nuova entusiasmante Luna Rossa. 

Matteo Zaccagnino

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