Si chiama Taihoro, l’AC75 che in una giornata di pioggia battente Emirates Team New Zealand ha varato nella base del team a Wynyard Point, Auckland il 18 aprile. Taihoro, che si ispira al termine Taihoro-Nukurangi che in lingua Maori significa “Muoversi rapidamente come il mare tra cielo e terra” è stato battezzato da Helen Clark ex primo ministro neozelandese e madrina di Emirates Team New Zealand e racchiude il lavoro di progettazione, innovazione e costruzione del team negli ultimi tre anni. Taihoro-Nukurangi, come è stato spiegato durante la cerimonia: “cattura l’essenza dinamica del mare (Tai), il concetto di velocità (Horo), il movimento della terra (Nuku) e la distesa del cielo (Rangi)”. (Qui tutti i nostri post sul Coppa America)
85.000 ore di lavoro
Per la costruzione di Taihoro è stato necessario il lavoro di 54 persone che hanno impiegato oltre 85.000 ore per costruire il nuovo AC75 Kiwi sotto la guida di Geoff Senior, responsabile della costruzione della barca del Defender. “Questa è probabilmente la quattordicesima barca Emirates Team New Zealand che alcuni di loro hanno costruito. Detto questo, dall’altra parte dello spettro, siamo davvero orgogliosi di aver avuto anche 10 apprendisti”. Taihoro era arrivato alla base di Wynyard Point, di notte e coperto qualche settimana fa e da allora era stato sottoposto ad un allestimento completo da parte dei team tecnici idraulici, meccatronici, elettronici e dell’equipaggio di terra per essere pronto per la sua presentazione avvenuta lo scorso 12 aprile e poi per la cerimonia di battesimo.
America’s Cup: Taihoro ambasciatore della Nuova Zelanda
“Questa è la barca che porteremo a Barcellona per difendere la Coppa America per la Nuova Zelanda entro la fine dell’anno e il nome Taihoro ci aiuta a portare la nostra identità a Barcellona e a condividere l’innovazione e la cultura del nostro Paese sulla scena mondiale” ha detto Grant Dalton, CEO di Emirates Team New Zealand che, davanti al pubblico composto anche da famigliari e amici del team ha ricordato che: “Gran parte di ciò che fa il team deve essere tenuto segreto ad amici e familiari per ovvie ragioni e il lavoro richiede un’enorme quantità di dedizione, impegno e tempo. Quindi, è sempre speciale condividere il risultato di questo sforzo con loro”.
E Luna Rossa supera il primo test
Prima prova di traino superato per Luna Rossa che tre giorni dopo il varo avvenuto sabato 13 aprile ha effettuato il primo test in acqua al traino. A bordo accanto ai tecnici, Jimmy Spithill e Francesco Bruni e i flight controller Umberto Molineris e Andrea Tesei.
Queste le prime impressioni sulla nuova barca di Horacio Carabelli, coordinatore del team di progettazione di Luna Rossa Prada Pirelli: “Penso che sia piuttosto buona, la prima volta che abbiamo la barca in acqua, non navigando da sola ma trainando, ma ora si trattava più di controllare un po’ i sistemi e prepararci per la prima navigazione. Abbastanza soddisfatto di come è andato tutto oggi, penso che sia stato un ottimo lavoro da parte di tutto l’equipaggio di terra che ci sta lavorando e di parte del personale del cantiere coinvolto anche nel preparare altri pezzi e pezzi e avremo davanti a noi un paio di giorni di duro lavoro in più e speriamo di poter andare a issare le vele.”
Emilio Martinelli