Undici giorni dopo lo spettacolare unveiling del 5 aprile, Alinghi Red Bull Racing ha varato il suo BoatOne con una altrettanto spettacolare cerimonia. Madrina del battesimo Chiara Bertarelli, figlia del patron Ernesto Bertarelli che alle 14.00 in punto di martedì 16 aprile ha rotto la tradizionale bottiglia di champagne sulla prua dell’AC75 sul piazzale davanti alla base a Barcellona con presenti tutti i componenti della quarta partecipazione svizzera all’America’s Cup. A sottolineare il concetto di lavoro di squadra un altro omaggio di Alinghi Red Bull Racing alla cultura catalana: mentre Chiara Bertarelli battezzava la barca gli artisti acrobati Castellers hanno infatti realizzato una emozionante torre umana.(Qui tutti i nostri post sull’America’s Cup)
Tre anni di lavoro
Il sole di Barcellona ha permesso di apprezzare meglio le tante particolarità dell’AC75 di Alinghi Red Bull Racing risultato del lavoro del team di progettazione guidato dal principal designer Marcelino Botin che ha lavorato a stretto contatto con il team della scuderia Red Bull inclusa Red Bull Advanced Technologies. “Per tre anni abbiamo osservato l’evoluzione di BoatOne al computer” ha dichiarato Botin. “Oggi la vediamo dal vivo a grandezza naturale e questo è davvero un momento magico. Nello stesso tempo siamo consapevoli del fatto che non si tratta in realtà di una magia, ma il risultato di molte persone che condividono le loro capacità, la loro esperienza, la loro passione per raggiungere un risultato che rispecchia le aspettative di tutto il team. Questo è l’aspetto più straordinario nella realizzazione di una barca come BoatOne”.
America’s Cup, una coperta particolare
Oltre al particolare profilo dello scafo con i fianchi del pozzetto che si interrompono a circa tre metri dallo specchio di poppa, le operazioni di varo hanno permesso di apprezzare anche altri elementi del nuovo AC75 di Alinghi Red Bull Racing a cominciare dai rigonfiamenti della coperta nella zona di prua. Un elemento in qualche modo già presente su alcuni scafi di Imoca e di VO70 e che potrebbe sia creare un effetto Venturi sulla vela di prua oltre che aumentare la spinta di galleggiamento in caso di infilate. Infine, i foil che in occasione dell’unveiling erano stati nascosti alla vista.
“Abbiamo avuto la possibilità di scoprire molto di BoatOne con il simulatore, ma alla fine è molto più impressionante vederla nella vita reale” ha dichiarato lo skipper Arnaud Psarofaghis. “Il varo segna l’inizio della fase successiva per noi che finalmente navigheremo con BoatOne. Noi velisti, infatti, dovremo ora proseguire e finalizzare lo straordinario lavoro svolto dai progettisti e da chi ha costruito la barca.”
Emilio Martinelli
