La scorsa settimana è stata segnata da due grandi eventi per la Louis Vuitton 37th America’s Cup. Venerdì 12 aprile Emirates Team New Zealand ha mostrato (a terra) il suo nuovo AC75. Il giorno dopo, sabato 13 aprile, Luna Rossa Prada Pirelli ha varato (primo dei sei team in gara) la barca con cui Patrizio Bertelli per la sesta volta darà l’assalto alla Auld Mugh. Assieme all’unveiling di Alinghi Red Bull Racing metà dei protagonisti della prima regata, le Preliminari del 22 agosto, hanno così calato la propria carta. . (Qui tutti i nostri post sull’America’s Cup)
10 mesi di lavoro per l’AC 75 Kiwi
La costruzione del nuovo, e terzo, AC75 dopo i due costruiti per la passata edizione del 2021 ad Auckland, è durata 10 mesi e si è svolta nella struttura del team di North Shore. Poi, come d’obbligo avvolto in una protezione che ne nascondeva le forme, l’AC75 è stato trasportato alla base di Wynyard Point e infine, venerdì 12 aprile, è stato fatto uscire dal capannone e mostrato per intero, foil da allenamento compresi. “È sempre un momento piuttosto significativo per qualsiasi squadra. La prima volta che la loro barca da regata esce dal capannone e vede la luce del giorno” ha affermato Kevin Shoebridge, COO di Emirates Team New Zealand. Il nuovo AC75, il cui battesimo è in programma durante questa settimana, è il risultato del lavoro del team di progettazione guidato da Dan Bernasconi che conta 36 tecnici.
Ed ecco la splendente Luna Rossa per la prossima America’s Cup
Punta Ala 1999 – Cagliari 2025. A distanza di 25 anni dal varo di ITA45, il primo scafo a portata il nome di Luna Rossa e a tentare l’assalto all’America’s Cup, ecco il decimo scafo e il nuovo AC75 che Luna Rossa Prada Pirelli ha varato sabato 13 aprile nella sua base di Cagliari. Presenti tutti i protagonisti della sfida italiana a cominciare da Patrizio Bertelli, presidente del team e alla sua sesta avventura in America’s Cup. Accanto a lui la moglie Miuccia Prada da sempre madrina di Luna Rossa. E poi Marco Tronchetti Provera, vice presidente del team e co-sponsor della sfida, Max Sirena, skipper e team director, e Agostino Randazzo, presidente del Circolo della Vela Sicilia, che dà il proprio guidone a Luna Rossa. Tutti accanto a monsignor Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari, che ha benedetto la barca. Poi Miuccia Prada, ha battezzato la barca rompendo al primo colpo la bottiglia delle Cantine Ferrari sul bompresso della barca.
Metal K per Luna Rossa
Alla vigilia si era molto discusso su quale sarebbe stata la livrea della nuova Luna Rossa. E la scelta è stata quella di richiamarsi alla colorazione della barca della sfida del 2000, di Luna Rossa esordiente e finalista contro Emirates Team New Zealand. Così, appena Miuccia Prada ha infranto la bottiglia ed è calato il telone nero che copriva la barca, il nuovo AC75 si è mostrato in tutto la lucentezza della sua la livrea metallizzata Metal K. Una colorazione che, è stato sottolineato, è una specie di dichiarazione di intenti e riassume il lavoro di progettazione e ricerca sui materiali svolti in due anni sul prototipo LEQ12. Prua affilatissima, e decisamente profonda, forme ampie all’altezza degli arm con lo scafo che diventa quasi piatto verso poppa e una lunga chiglia che corre lungo tutto lo scafo, le principali (e visibili) caratteristiche. Le sezioni della prua, in previsione di un campo di regata difficile e con moto ondoso, hanno un certo volume, forse meno di quanto visto nell’AC75 neozelandese e sicuramente meno di quello visto su BoatOne di Alinghi Red Bull Racing.
Una coperta aerodinamica
La ricerca della minima resistenza e della massima prestazione della randa che scorre a filo di coperta, hanno portato a un disegno estremamente pulito del ponte della nuova Luna Rossa. Nessun elemento che interrompe una superficie perfettamente liscia e quattro pozzetti per lato per gli otto componenti dell’equipaggio. A bordo, su ogni lato a partire da poppa, e avendo disposizione un pozzetto dal quale controllare la barca, il timoniere e quindi il trimmer (gli unici che spunteranno con il loro caschetto dal piano di coperta). Davanti a loro in due pozzetti altrettanto profondi ma più piccoli (non è necessario che vedano fuori) i cyclor che durante la regata dovranno fornire tutto la potenza necessaria ad alimentare l’idraulica delle manovre.
L’obiettivo di Bertelli per l’America’s Cup
«Quello che scende in acqua oggi” ha dichiarato Patrizio Bertelli, presidente di Luna Rossa Prada Pirelli “è il decimo scafo di Coppa America che battezziamo con il nome Luna Rossa, un nome che ha scandito importanti tappe della mia vita e che si è imposto come icona della vela nel mondo. È una barca bella e radicale, che segna un passo in avanti dal punto di vista progettuale e tecnologico, frutto di un incredibile sforzo collettivo, per cui mi congratulo con il team a tutti i livelli per il risultato conseguito. In questi 25 anni ho raggiunto un traguardo che mi prefiggevo da tempo: formare un team di tecnici e velisti straordinari in grado di plasmare il futuro dello sport nel nostro Paese e di lasciare un’impronta per le generazioni future. Adesso, con questa Luna Rossa, spero di raggiungere anche il mio obiettivo sportivo, vincere l’America’s Cup».
70.000 ore di lavoro
L’AC75 Luna Rossa che parteciperà alla Louis Vuitton 37th America’s Cup è stata concepita dal design team di Luna Rossa Prada Pirelli guidato dal coordinatore Horacio Carabelli ed è stata costruita da Persico Marine, che con questo porta a sei gli scafi costruiti per il team italiano a partire da quelli della 32a America’s Cup disputata nel 2003 a Valencia.
La costruzione dell’AC75 Luna Rossa ha richiesta 70.000 ore di lavoro e l’impiego di 3.500 mq di fibra di carbonio pre-preg. Il programma di Luna Rossa Prada Pirelli prevede una prima sessione di verifica in mare con il nuovo AC75 al traino di un mezzo a motore e quindi i primi test a vela e la messa a punto. Non ancora reso noto il calendario del trasferimento della barca e del team a Barcellona in vista delle Preliminary Regattas di agosto a Barcellona.
Emilio Martinelli
