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Nomos Glashütte: la profondità di un design dove la forma incontra la funzione

Nomos Glashütte: riuscire a portare un messaggio nuovo nel mondo dell’orologeria, mantenendo fede a una tradizione che va avanti da 175 anni. (Qui tutti i nostri post su Nomos Glashütte).

Nomos Glashütte
Club-Sport-neomatik

Tutto è iniziato 34 anni fa

Un’impresa tutt’altro che scontata. Bisogna partire da qui, proprio come ha fatto Roland Schwertner quando nel 1990 ha deciso di creare Nomos Glashütte. Il fondatore di quello che oggi è considerato uno tra i marchi più innovativi nell’industria delle lancette ha deciso di puntare tutto sull’unione di innovazione e tradizione. Dall’unione di questi due mondi è nato il successo di una realtà diventata una vera e propria case-history nel settore orologiero. 

Nomos Glashütte
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Nomos Glashütte: due identità in una

Sono queste le due facce della stessa medaglia, o sarebbe meglio dire di una filosofia che, nella parola Nomos, incarna una visione legata a un design e, a un’estetica, dallo stile ben definito; mentre nel nome Glashütte vuole rimarcare il legame e l’appartenenza a un’area geografica, e più nel dettaglio alla cittadina dei Monti Metalliferi orientali, dove la cultura orologiera ha radici molto profonde. In poche parole, la quintessenza di un made in Germany la cui reputazione Nomos Glashütte ha contribuito a consolidare in maniera definitiva. 

Nomos Glashütte
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Un nuovo modo di leggere il tempo

Sì, perché il merito del marchio sassone è stato quello di  aver saputo coniare un modo nuovo di leggere il tempo. In che maniera? Adottando un linguaggio estetico nel quale si colgono i codici tipici della Bauhaus e del Deutscher Werkbund un movimento, quest’ultimo, cui spetta il merito di aver gettato le basi di quello che oggi conosciamo con il nome di design industriale. 

Nomos Glashütte
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Entrambe hanno rappresentato e, tuttora rappresentano, una preziosa fonte d’ispirazione dalla quale ancora oggi prendono vita le collezioni della maison tedesca. Il perfetto equilibrio tra forma e funzione, una grafica minimalista ed essenziale fino al carattere tipografico utilizzato per le informazioni riportate sul quadrante: è questo il mix di ingredienti che, in poco più di 30 anni di attività, ha permesso a Nomos Glashütte di bruciare letteralmente le tappe e di conquistare l’attenzione e il polso di una platea sempre più ampia di appassionati di orologeria. 

Nomos Glashütte
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Nomos Glashütte: oltre 160 premi di design

Un successo che trova riscontro negli oltre 160 riconoscimenti nel campo del design ricevuti dalla casa sassone. E, a proposito di design, tra le 13 famiglie sulle quali poggia l’offerta di Nomos Glashütte spicca la linea Club Sport neomatik, la cui vocazione sportiva, che sposa un concetto di eleganza senza tempo, oggi trova una nuova chiave di lettura in due nuove referenze. Tratto distintivo è il diametro della cassa contenuto in soli 37mm in controtendenza rispetto alla regola che vuole gli orologi sportivi caratterizzati da una taglia extra-large. 

Club-Sport-neomatik

L’anima marina del Club Sport Neomatik Petrol e Polar trova riscontro nell’impermeabilità che, per entrambi i modelli, è garantita fino a 200 metri di profondità. Un legame, quello con il sesto continente, che si consolida attraverso le tonalità scelte per i quadranti le cui finiture soleil abbinate ai colori blu e verde creano sfumature che riportano alla memoria i colori del mare. Infine, il calibro di manifattura DUW 3001 neomatik che alimenta i due segnatempo, ha permesso di ridurre lo spessore della cassa esaltandone le doti di comfort e vestibilità al polso, anche sott’acqua. 

Nomos Glashütte
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È scoccata l’ora della Sassonia

Il made in Glashütte è il nuovo riferimento per il mondo dell’orologeria. Come per lo Swiss made rappresenta un valore aggiunto importante a tutela del valore e della qualità di quei segnatempo prodotti nella cittadina sassone. Una denominazione di origine che trova oggi riscontro giuridico in un’ordinanza che ne stabilisce in maniera chiara e inequivocabile i criteri. Un premio allo sforzo profuso in tutti questi anni da Nomos Glashütte che produce il 95% dei componenti dei propri calibri a Schlottwitz, quartiere della cittadina tedesca. Attualmente la casa orologiera impiega circa 200 persone, 180 delle quali presso la sede storica e le restanti nelle sedi di Berlino, Hong Kong, Shanghai, New York e Como. 

Nomos Glashütte

Il genio di Werner Aisslinger

Juli Chair. È il nome di una delle sue creazioni più celebri oggi esposta anche al MoMA di New York. Ma nell’orizzonte creativo di Werner Aisslinger c’è spazio anche per l’orologeria. Al celebre designer tedesco spetta il merito di aver progettato Autobhan, segnatempo diventato un pilastro dell’offerta Nomos Glashütte. Un orologio e una sedia hanno una forma ben definita e sposano una logica funzionale altrettanto chiara. 

Nomos Glashütte
Werner Aisslinger

E, allora, quanto spazio resta per le idee? “Il lato più affascinante del nostro mestiere” commenta Aisslinger “sta proprio nel liberare la creatività all’interno di un perimetro definito da vincoli ben precisi. È in questo ambito che si gioca la partita, ovvero riuscire a dare vita a qualcosa di nuovo e di diverso. Questa è la sfida o l’obiettivo a seconda di come lo si voglia intendere”.  

Matteo Zaccagnino

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