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Sea Eagle, il più grande yacht a vela in alluminio del mondo

Un anno per la progettazione. Quattro anni per la costruzione. Ė nato così Sea Eagle lo schooner di 81 metri varato da Royal Huisman nel 2020 e che, dopo aver navigato per 45.000 miglia, si concede una sosta per farsi ammirare e per svelare le tante particolarità che ne fanno uno dei dieci più grandi yacht a vela al mondo e il più grande in alluminio.  (Qui tutti i nostri post su Royal Huisman)

Sea Eagle
©TimMcKenna

Best Naval Architecture

Particolarità che non si fermano alle dimensioni e che, nel loro complesso, gli hanno meritato il titolo di «Best Naval Architecture» ai Design & Innovation Awards 2021. Quindi uno yacht unico sotto molti aspetti, voluto da un armatore che aveva una visione molto chiara maturata in anni di navigazione con il precedente Sea Eagle, uno sloop di 43 metri firmato da Germán Frers e Rhoades Young Design. E la sua visione era di uno yacht pratico, potente, sicuro e facile da gestire. 

Sea Eagle
©YachtingImage

Sea Eagle, by Dykstra Naval Architects e Mark Whiteley 

Da questo brief Dykstra Naval Architects e Mark Whiteley Design sono partiti per realizzare Sea Eagle. Il progetto ha preso il via con modelli virtuali testati con i più sofisticati programmi CFD e con un modello in scala provato in vasca navale.

Sea Eagle
SEA EAGLE 00009207

La particolarità, al di là delle linee d’acqua, è il rig a tre alberi Panamax con il più alto che raggiunge i 61 metri. Un armo che assicura a Sea Eagle ben 2580 metri quadrati di superficie velica nelle andature strette e 3552 mq nelle portanti. 

Sea Eagle
©TimMcKenna

Questo insieme di linee d’acqua raffinate e armo potente assicura, come sottolinea Erik Wassen di Dykstra Naval Architects: «Grande rigidità alla vela, maggiore stabilità e quindi migliore comfort a bordo. Inoltre, il piano velico, che può essere facilmente adattato alle diverse condizioni meteo, garantisce migliori prestazioni e quindi riduce l’impatto ambientale che viene dalla possibilità di adattare l’imbarcazione al variare dei regimi del vento».

Sea Eagle
©YachtingImage

Per realizzare questo raffinato armo hanno lavorato con il team di Dykstra tutti i big del settore: Rondal, che ha fornito i 34 winches (il più potente ha una capacità di tiro di 18 tonnellate) e gli avvolgitori del sistema elettro-idraulico integrato di gestione delle vele, Carbo-Link al quale si deve il sartiame in carbonio e Doyle Sails. Risultato: Sea Eagle nei sea trials con vento moderato ha raggiunto i 21.5 nodi. 

Sea Eagle
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Sea Eagle: concentrato di tecnologia

Sea Eagle è quindi un vero concentrato di tecnologia e di soluzioni tecniche che si abbinano a un profilo slanciato, con la sua axe bow, lo specchio di poppa quasi verticale e la lunga sovrastruttura segnata dalla finestratura che corre lungo tutta la tuga che è sormontata dal flybridge. E proprio questa lunga superficie vetrata è per Mark Whiteley di Mark Whiteley Design l’elemento centrale che racchiude il particolare fascino di Sea Eagle. 

Sea Eagle
©TimMcKenna

«Man mano che il design si sviluppava» spiega Whiteley, «ci siamo concentrati su un’impostazione delle superfici che aiutasse a dare a Sea Eagle una sua distintiva impronta moderna. Una impostazione che alleggerisse e smorzasse in generale tutti gli elementi che compongono questo volume. L’effetto complessivo dà alla sovrastruttura un andamento in qualche modo curvilineo che accompagna lo sguardo da prua a poppa. 

Sea Eagle
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Un andamento e uno sviluppo in altezza che derivano dallo stesso briefing dell’armatore», prosegue Whiteley: «le sue richieste erano per un unico piano di calpestio che, senza essere interrotto da alcun gradino, dalla sala da pranzo esterna, passando per il salone principale attrezzato con schermo multimediale e quindi la lobby, raggiungesse, a prua, la sala da pranzo interna nella quale, grazie alla grande vetrata, si ha un diretto contatto con l’ambiente naturale». 

Sea Eagle

E il medesimo sviluppo degli interni su unico livello che caratterizza il main deck lo si ritrova al ponte inferiore. Qui, oltre alla suite dell’armatore, si trovano sei suite per dodici ospiti e di queste una può essere trasformata in palestra. Una serie di ambienti che, anche nel décor giocato sul bianco e i legni chiari e nella scelta degli arredi, sono all’insegna di quella semplicità che, unita all’essere uno yacht funzionale e senza fronzoli, era nel briefing dell’armatore. Sea Eagle è uno yacht fatto per navigare. Soprattutto è frutto del lavoro di un cantiere che, come spiega Jean Timmerman, CEO di Royal Huisman, dopo Athena di 90 metri e Sea Eagle sta ora costruendo Project 410, che con i suoi 85 metri sarà lo sloop più grande al mondo.

Sea Eagle

Ma non solo. «Abbiamo alcuni concept mozzafiato» dice Timmerman. «Come APEX 850 di 85 metri e WING100, un innovativo ketch di 100 metri, che stanno suscitando un notevole interesse. Entrambi attendono solo un armatore visionario che trasformi in realtà un vero yacht a vela rivoluzionario».

Emilio Martinelli

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