“U“Uno degli yacht più estremi che Baltic Yachts abbia mai costruito”. È Raven, il 111 piedi con foil varato lo scorso luglio dal cantiere finlandese e che ha completato i test mare confermando tutte le sue potenzialità. Quelle del primo “maxi cruiser racer con foil”. (Qui tutti i nostri post su Baltic).
Come un AC75 di Coppa America
Raven, firmato per exterior e interior design da Jarkko Jämsén e per l’architettura navale da Botin Partner, lo studio fondato nel 1995 da Marcelino Botin (oggi Head of design di Alinghi Red Bull Racing Team) e PURE Design, è lungo 34 metri ed è dotato due “ali” con appendici a T con correttori di assetto sul bordo di uscita del profilo. Il timone è a T rovesciata (il cosiddetto elevator) per il controllo durante l’uso dei foil che, in azione, sostengono il 60% del dislocamento della barca. Tutte le appendici sono molto simili a quelle degli AC75 che saranno protagonisti della 37a Americas’ Cup l’anno prossimo a Barcellona.
Baltic Raven: 34 metri di leggerezza
Raven è interamente in fibra di carbonio e Nomex e la ricerca della leggerezza è stata un costante in tutte le fasi della costruzione durata due anni. Il risultato è un 34 metri di sole 55 tonnellate che per ottenere la stabilità in navigazione “dislocante” è tuttavia dotato di una chiglia di 9 tonnellate con un pescaggio di 5 metri oltre che di water ballast per assicurare la stabilità.
Un piano velico potente
Alle particolari appendici Raven abbina un potente piano velico con albero Southern Spars e vele North Sails 3Di studiate per navigazioni che, viste la velocità che può raggiungere (nei test Raven ha navigato sempre a 20 nodi), saranno su angoli al vento simili a quelli di un multiscafo. Il piano velico è composto da randa con square top, fiocco, trinchetta e gennaker armato su un bompresso lungo 8 metri.
Baltic Raven: una coperta innovativa
Particolare il piano della coperta flush deck. Il pozzetto centrale destinato agli ospiti è stato definito per la sua forma concava “a nido d’uccello” ed ha la trama della struttura che lo realizza dotata di una serie di finestrature in perspex che danno luce agli interni. A poppa, nel pozzetto dell’equipaggio con le due timonerie molto arretrate, sono rinviate tutte le manovre così da lasciare libero il piano di coperta.
Interni minimal-ecologici
Su Raven Jarkko Jämsén ha puntato su interni minimalisti, ispirati in qualche modo a un’estetica industriale che si sviluppano in una serie di ambienti improntati alla massima ricerca formale.
Baltic Raven: carbonio e materiali naturali per il decoro
Sempre nella ricerca della massima leggerezza il designer finlandese ha lasciato a vista il carbonio dello scafo, delle strutture e dei tubi che reggono gli elementi e ha utilizzato il leggero rattan per le pannellature dei vari ambienti. “C’è un lato aggressivo, quasi brutale in alcuni elementi del design” ha spiegato Jämsén “come la struttura stessa in fibra di carbonio, i sistemi, il cablaggio e le tubazioni, con un sottile strato di lusso nel mezzo…”.
Una sfida per divertirsi
Gli interni di Raven sono essenziali, con il grande living a centro barca, le due doppie per gli ospiti verso prua e, a poppa, la cabina dell’armatore che, dicono dal cantiere, ha pensato a questa barca come suo puro divertimento e come sfida di realizzare qualcosa di mai fatto prima. Appunto Raven.
Emilio Martinelli